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mercoledì 23 marzo 2016

Lo strano caso dell'orso ucciso nel bosco di Franco Matteucci Recensione

Buon mercoledì! Grazie alla Newton Compton, ho letto Lo strano caso dell'orso ucciso nel bosco, romanzo thriller scritto da Franco Matteucci e pubblicato il 17 Marzo. Un giallo ben scritto e dalle molteplici sorprese.



Titolo: Lo strano caso dell'orso ucciso nel bosco
Autore: Franco Matteucci
Editore: Newton Compton
Pagine: 256
Genere: Thriller
Prezzo: € 9,90
Uscita: Marzo 2016

TRAMA


Un corpo senza vita giace sulla neve nell’apparente tranquillità del bosco. Accanto al cadavere, sul tronco di un albero, è stato inciso un cuore con all’interno il nome della vittima e una lettera greca. L’assassino ha lasciato la sua firma, un segno destinato a ripetersi e a seminare il panico tra i vicoli del paesino di montagna. L’ispettore Santoni, però, non riesce a indagare con la sua solita lucidità. Qualcosa – qualcuno – offusca la sua mente investigativa. E intanto il crimine continua a spandersi come una macchia di sangue, lentamente ma inesorabilmente. Gli abitanti di Valdiluce hanno paura: la loro cittadina, che una volta era un posto tranquillo e rilassante, rischia di trasformarsi nella tana di un pericoloso serial killer. Il tempo stringe per Marzio Santoni: stavolta in gioco c’è la vita di tutta la valle…


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Lo strano caso dell'orso ucciso nel bosco è un thriller che non ti aspetti di leggere. Il titolo, ad essere sincera, non mi aveva prospettato nulla di speciale, in altre parole, non mi aveva attratto. Eppure, già dalle prime pagine, ho notato uno stile che colpisce, un modo di raccontare lineare, realistico, puntato sicuramente sull'aspetto verosimile del racconto ma non per questo privo di armonia e di una sorta di capacità visionaria, importante per elevare anche il più comune dei racconti in qualcosa di nettamente superiore. 
Il primo personaggio che incontriamo sul nostro cammino è un'orsa. Ed è qualcosa che almeno nel mio caso, di certo non mi aspettavo, nonostante il titolo. 
Un'orsa che sta per morire. 
Questo è l'elemento principale dell'intreccio che dà avvio alla sequenza narrativa portando alla luce tutta una serie di elementi fondamentali per l'evolversi della vicenda principale: un serial killer che sta uccidendo i simboli principali del paesino di Valdiluce. 
Il nome non vi sembra particolare? Beh... per me lo è, come anche tutti gli altri nomi presenti nel romanzo. L'orsa Bruna, uno dei simboli del piccolo paese di montagna viene brutalmente assassinata ed il suo cadavere viene trovato accanto ad un albero dove l'animale ha passato gli ultimi momenti prima di morire in assoluta agonia e sfinimento. Uccisi anche i suoi tre cuccioli quasi a non voler lasciare nessuna testimonianza di sopravvivenza per lei e per ciò che rappresenta. 
Il Commissario Santoni che si occupa del caso, è soprannominato Lupo Bianco, per il suo olfatto al di fuori del comune e per il suo amore sconfinato per tutto ciò che è natura e dunque anche libertà. La sua caratterizzazione è ben riuscita, immediatamente si riesce ad entrare in sintonia con lui e ad apprezzare il senso di rispetto e di cura che egli dimostra per l'animale ucciso e per tutto ciò che riguarda la natura di quelle montagne. 
Da lassù il paese appariva ordinato con le sue strade pulite, le piste da sci battute con cura, gli impianti di risalita in funzione. Tutto pettinato a modo. Un cosmo tranquillo e placido, come quello delle favole. 
La neve è un altro elemento centrale nel racconto. La neve ed il sangue. Inoltre il freddo sembra essere onnipresente e con molte probabilità lo è, fungendo da ulteriore personaggio all'interno di una storia che pullula di caratterizzazioni e di scene tipiche di questo genere letterario senza però mai cadere in banalità o stereotipizzazioni fastidiose che possano incrinare la curiosità della lettura. 
Su tutto alleggia un'atmosfera di malevolenza, di qualcosa di cattivo e di maledetto. 
Ogni odore ha una sua capacità evocativa, può rammentare un volto, un'emozione, un suono. Il più delle volte la memoria produceva solo nostalgia. 
Leggendo le prime pagine, l'agonia e la fuga dalla morte dell'orsa Bruna vengono raccontate come se a vivere quella tragedia fosse un essere umano e solo dopo qualche pagina il lettore può rendersi conto che si tratta di un animale, ma questa scoperta non cambia molto le cose. L'orsa è umana per come la intendono e la amano tutti gli abitanti di Valdiluce e persino lo stesso Lupo Bianco che cercherà in tutti i modi di scovare un assassino che sembra non temere nulla a tal punto da mettere più volte a rischio il proprio operato. La gente purtroppo non collabora mettendo in luce un'omertà dilaniante che sembra non essere scrollata da nulla, nemmeno da tante morti immotivate. Lupo Bianco dunque, barcolla nel buio. Ha in possesso soltanto pochi indizi che nonostante l'aiuto dei suoi collaboratori, non lo porteranno molto lontano. 

Dai nomi fino alle scene, ho trovato tutto simbolico e altrimenti detto. Come se l'autore volesse dare una lettura diretta della storia e una nascosta, da interpretare in modo assolutamente personale. L'intento descrittivo avvantaggia la caratterizzazione dei personaggi perfettamente visibili e osservabili. 
L'intrigo è ben costruito, lo stile accattivante e l'ambientazione uno degli elementi fondamentali per l'apprezzamento di questa storia. Dettagli come pezzi sparsi, strappati, che si portano addosso l'alone dei libri horror. L'aria soprannaturale che volteggia attraverso i respiri dei personaggi che ignari ingoiano morte.

11 commenti:

  1. Ciao
    Io sono una divoratrice di libri. Ho letto la trama e sembra davvero molto avvincente.
    Da leggere, se lo trovo lo compro.
    Grazie
    Bacione
    La Fra

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  2. Non ho più parole per dirti cosa riesci a trasmettere con le tue recensioni, Antonietta, dico davvero.
    Idem per i teaser.
    Sei il numero uno. <3 <3 <3

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  3. Io ho trovato inceve il titolo molto accattivante, ciò che mi ha fermata è l'omicidio dell'orsa e dei cuccioli nella neve, è arrivata la primavera e ho voglia di letture legate a questa stagione, ma appunto il titolo e lo tengo pronto per dicembre!

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    1. Ti capisco, si forse non è la lettura ideale come clima di questo periodo, poichè io ho avvertito davvero forte il senso del freddo e della neve. Potrai leggerlo più avanti! :-)

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  4. ho letto la trama ed è proprio il genere di libri che piace a me.... ottimo consiglio grazie!

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  5. Adoro i thriller...lo crecherò sicuramente...è un genere che leggo con grande piacere!

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