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mercoledì 3 marzo 2021

Recensione: LADY CHEVY di John Woods

Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la casa editrice NNEditore, oggi vi parlo di un romanzo che mi è rimasto in testa a lungo, la cui storia non è per tutti, ma vale davvero la pena di essere letta. Lady Chevy di John Woods, non delude chi è pronto a tutto.

LADY CHEVY
di John Woods

Editore: NNEditore
Pagine: 384
GENERE: Romanzo
Prezzo: 8,99€ - 18,00
Formato: eBook - Cartaceo
Data d'uscita: 2021
LINK D'ACQUISTO: ❤︎
VOTO: 🌟🌟🌟🌟🌟

Trama:
Amy Wirkner ha diciotto anni e tutta la vita davanti: intelligente e determinata, vuole andare al college e diventare una veterinaria, per lasciarsi alle spalle i bulli, che la chiamano Lady Chevy per il suo fondoschiena massiccio come una Chevrolet, e i suoi genitori, eredi di un retaggio culturale razzista e responsabili di pessime scelte. Come molti altri cittadini di Barnesville, Ohio, i Wirkner hanno infatti venduto i diritti di estrazione mineraria delle proprie terre alla Demont, che sta avvelenando l’acqua e gli abitanti, incluso il fratellino di Amy. Una notte, alla porta di Lady Chevy bussa Paul, il ragazzo di cui lei è innamorata, che vuole far saltare in aria una cisterna della Demont. Amy si lascia coinvolgere e dovrà fare i conti con un omicidio spietato, un assillante senso di colpa, e con l’enigmatico agente Hastings. Intrecciando toni noir e atmosfere di horror quotidiano, John Woods racconta un’America violenta e maltrattata, devastata da irrimediabili ambiguità morali. E ci regala Lady Chevy, una protagonista indimenticabile, che non ha paura del mostro nascosto nella sua anima ed è pronta a liberarlo pur di conquistare il cielo aperto del futuro. Questo libro è per chi da piccolo inseguiva il bagliore delle lucciole nei boschi, per chi ha intravisto l’abisso nelle pagine di Cuore di tenebra, per chi cambia le parole delle canzoni trasformandole in incantesimi, e per chi sa che andarsene non significa soltanto fuggire da qualcosa, ma anche correre incontro a ciò che da sempre sappiamo di meritare.

RECENSIONE

Lady Chevy è un romanzo che ho voluto leggere fortemente, una storia che mi ha rapito sin dalle prime parole della sinossi. Ho sentito, per istinto, che mi sarei addentrata in un mondo avvolto da una magia impolverata e sporca, capace di conquistarmi nonostante quella realtà sia così lontana dalla mia. 

È l’opera di esordio di John Woods ed è un romanzo che non è per tutti. Una storia che parla di mancanze, di assenze, di dolori e di malattie, di inferno quotidiano e di lotta per la sopravvivenza. La protagonista è una ragazza, il cui vero nome è Amy, ma per tutti non è altro che Lady Chevy, perchè ha il sedere grosso quanto una Chevrolet. È presa di mira dai bulletti della scuola e da chiunque voglia divertirsi sfottendo il suo aspetto fisico o il suo carattere. In questa bolgia di battute poco felici e di atti poco piacevoli ai danni di una ragazza che non ha fatto male a nessuno, c’è un’isola serena rappresentata dai suoi due migliori amici, Sadie e Paul. 

La prima è una ragazza che incarna l’opposto di Amy; è bella, ricercata, e soprattutto vive le sue esperienze sessuali molto liberamente, tanto da essere conosciuta in termini di intimità dalla maggior parte dei ragazzini. Paul, invece, è un discorso a parte. Amy è innamorata di lui, da sempre, ma il ragazzo non prende mai in considerazione la possibilità di mettersi insieme a quella che considera una delle sue amiche più strette. Non si capisce bene il perchè. Forse perchè Amy è troppo grassa? Non gli piace? O c’è dell’altro? Difficile comprenderlo all’inizio, quando sarà proprio lui a chiedere alla protagonista un sacrificio immenso che gli costerà tutto, o quasi. 

 
Non ti ho cresciuta perchè ti comportassi da stupida.

Un elemento fondamentale è la famiglia di Lady Chevy. Madre e padre sono due figure dai tratti ben definiti e alquanto anormali, se vogliamo. Dico questo, perchè mentre lui sembra serbare un affetto incondizionato per la figlia, la madre, invece, si comporta in modo contraddittorio e mostra un carattere e un modo di vivere altamente distruttivo. Pensate soltanto al fatto che la donna esce spesso di sera e va a letto con chi desidera, e poi torna a casa come se nulla fosse e viene accolta dal marito come se non fosse mai accaduto. Inoltre, elemento ancora più inquietante, i suoi incontri clandestini non sono mica normali, ma tendono sempre a essere connaturati da atti di violenza gratuita, come se il sesso fosse un escamotage per dimenticare il resto, usando il corpo come barriera pronta anche a crollare a terra pur di adempiere alla sua funzione di sparti acque tra la vita reale e quella che si desidera e non si può avere. 

Amy ha anche un fratello, Stonewall, un piccolo essere nato con una malformazione che lo rende inaccettabile agli occhi del mondo. Lei lo ama molto ma la sua presenza è il ricordo costante che qualcosa non va e va cambiata. Quello che non va è l’attività di estrazione del petrolio che una società sta portando avanti proprio a Barnesville, in Ohio, dove vive Amy e che, probabilmente, sta provocando malattie genetiche nei suoi abitanti. 

 
Il passato è solo una storia condivisa da tutti. La verità è in quello che ci raccontiamo.

La famiglia Wirkner è arrabbiata e vorrebbe combattere contro questa invasione che sta distruggendo palesemente il territorio, ma c’è poco da fare. Bisogna subire, costringersi a tacere, aspettare qualcosa che non arriverà mai. O forse sì? 
Una notte Paul si presenta a casa di Amy e le chiede un favore. Deve seguirlo, portando il fucile e aiutarlo a far saltare in aria una cisterna di petrolio. Il padre di Paul è malato gravemente proprio a causa di quella maledetta società e lui vuole vendicarsi. 
Amy si rifiuta. Sa che è estremamente rischioso. Amy ci mette tutta se stessa per non lasciarsi coinvolgere dal suo amico, ma come si fa a rifiutarsi di aiutare il ragazzo che ami? E così, cede. Lo accompagna e proprio quando tutto sembra filare liscio, Paul viene colpito e un uomo muore. 
Amy ha sparato. 
Amy è colpevole. 
Amy ha difeso quello che ama. 
E non scappa. 

Mentre Paul vivrà i giorni seguenti e le indagini con un senso di colpa schiacciante, Amy si costruirà una maschera impenetrabile, grazie anche all’aiuto della madre, con la quale porterà avanti la sua teoria di essere assolutamente innocente e di non aver mai aiutato Paul. 
Ma poi succede qualcosa di inaspettato. Qualcosa che distrugge fino all’osso anche quel piccolo granello di umanità e di compassione che si nascondeva nel suo cuore. Amy deve reagire ancora una volta per salvare se stessa e il proprio futuro. 
Cosa sei disposto a fare per salvaguardare la tua vita e i tuoi progetti? Persino uccidere? 
Amy non lo sapeva e adesso lo sa. Lo sa perchè la vita l’ha messa di fronte a una scelta e lei non si è tirata indietro. Lo sa perchè è pronta a fare qualsiasi cosa per non restare in quel posto maledetto e per non farsi rovinare la vita. 

 
La mia vita non finirà per questo. 
Noi abbiamo un futuro.

Lady Chevy è una protagonista che mi ha messo i brividi. Una ragazza all’apparenza innocua, ma con un grande cervello e una irrefrenabile capacità di azione e di decidere anche nelle situazioni più difficili. È proprio lì, esattamente come la madre, che riesce a dare il meglio di se stessa. Davanti al pericolo, alla morte, quando chiunque scapperebbe, Amy sa quale scelta prendere e, ancor di più, è brava a non tornare indietro. 
Ho letto centellinando le pagine e ci ho messo più del previsto perché volevo assaporare pagina dopo pagina. Lo stile è scorrevole, i periodi sono brevi, i dialoghi serrati e che vanno subito al punto, senza perdersi in considerazioni che sviano dallo scopo finale del romanzo. Quello di fornire al lettore l’immagine di una situazione reale come quella del fracking, che comporta una serie di problemi sociali, sanitari, morali, davanti ai quali subiamo o reagiamo, a volte in modo anche violento e spropositato. 

Amy mi ha stravolto. Io lo sapevo, immaginavo fosse una creatura distinta e distante da tutte le altre, e la sua freddezza, spesso mi ha fatto paura, ma è stata anche la fautrice di un viaggio senza precedenti, dove tutto può accadere solo se ci credi talmente tanto da farlo realizzare, sporcandoti o sporcando tutto quello che ti circonda. Molti storceranno il naso davanti a un personaggio femminile simile, e forse sorvoleranno sul suo background, sulla sua famiglia, sulle lezioni impartitele dalla vita e dalle persone a cui vuole bene, sulla sua personale e silenziosa lotta per sopravvivere al bullismo, all’amore mancato, alla sofferenza di vivere in un mondo che se sei diverso, ti distrugge e la cosa più terribile è che lo fa senza un VERO motivo. 

Sotto la superficie tu odi tutto e tutti.

Ma Amy non è Lady Chevy, non è il culo grande quanto una Chevrolet. Amy è Amy e basta e lo dimostra anche a costo di giocarsi la pelle. 
È amorale? Può darsi. È spaventosa? Perchè no. È spietatamente affascinante? Amen. 
Amy Wickner è quel mondo sporco di petrolio che sta uccidendo la gente. La sua lungimiranza e il suo coraggio consistono nel riconoscere il pericolo che si annida dietro quella vita a cui sarebbe costretta se non spiccasse il volo: morire soffocata da quel sistema che se non lo uccidi, ti uccide. 

Lady Chevy è un romanzo che ti rimane in testa per molti giorni. Così, le parole lette lavorano sotto mentite spoglie dentro la tua testa e mentre tu nemmeno te ne accorgi, i pensieri si formano e si modellano in virtù di quello che hai letto, così come dovrebbe essere per ogni libro che ci apre la mente.
Se avete paura del buio, allora restate nel buio. Lady Chevy non fa per voi. 
Ma se impazzite per le storie che sovvertono la realtà e la stravolgono, così come nei nostri incubi peggiori, o migliori – dipende dai punti di vista, leggete questo romanzo e capirete che molto spesso le nostre azioni non sono sempre colpa nostra, ma scaturiscono dalla concomitanza del nostro istinto e di quello che ci circonda, rendendoci paurosi e sottomessi, o ribelli e senza paura. 
Tu da che parte stai?

2 commenti:

  1. Questa recensione mi ha totalmente trascinato! Adesso DEVO recuperarlo o_o

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    1. Grazie, ne sono felice! Fammi sapere cosa ne pensi quando lo leggi! :)

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