Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la Casa Editrice Multiplayer vi parlo del primo romanzo di una serie dedicata alla magia dei fulmini. I figli dei fulmini di Corry L. Lee è un romanzo che mi è piaciuto, ma con qualche piccola perplessità.
di Corry L. Lee Editore: Multiplayer Pagine: 468 GENERE: Fantasy Young Adult Prezzo: 7,99€ - 21,90€ Formato: eBook - Cartaceo Data d'uscita: 2021 LINK D'ACQUISTO: ❤︎ VOTO: 🌟🌟🌟🌟
Trama:
Impero. Rivoluzione. Magia. Gerrit è il figlio del Generale Supremo della Bourshkanya. Nonostante la sua forte affinità con la tempesta e il miglior addestramento di stato, non riesce a controllare i suoi poteri. Per sfuggire alle brutali conseguenze che lo attendono, decide di fuggire. Celka è una nomade circense, che tiene nascosti agli occhi indiscreti della polizia segreta sia i suoi collegamenti con la resistenza che la sua affinità con la tempesta. Ma l'arrivo di Gerrit mette a rischio ogni cosa: la sua magia, la sua famiglia, e la gente che sta proteggendo. La tempesta è tornata e tutto sta per cambiare.
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RECENSIONE
I figli del fulmine è un romanzo Fantasy Young Adult che mi ha lasciato qualche perplessità. Innanzitutto è doveroso dire che si tratta del primo libro di una serie, e poi ci sono alcuni aspetti che sono stati soltanto accennati e che credo avranno più spiegazione nel volume successivo.
La storia è incentrata sul mondo magico delle tempeste e sul potere che deriva da esse.
Il mondo immaginato è confortevole, anche se inizia in modo piuttosto frettoloso. Nel senso che fin dalla prima pagina, il lettore è letteralmente gettato all’interno di questa dimensione fantastica e fa un po’ fatica a trovare le coordinate da solo, anche perchè, una pecca del romanzo, è quella di non spiegare in modo esaustivo come funziona la magia, la quale, tra le altre cose, è definita con termini che sembrerebbero russi e che lasciano un po’ all’oscuro del loro significato.
In ogni caso, come avrete notato anche dalla copertina, tra l’altro meravigliosa, l’atmosfera richiama il contesto russo e non solo. Girando il libro, vi troverete di fronte un biglietto per il circo, e qui arriviamo alla presentazione dei due protagonisti di questa storia.
Gerrit e Celka.
Due ragazzi estremamente potenti che appartengono a due mondi diversi.
Lui è il figlio del Comandante del regime fascista, lei appartiene al mondo del circo.
Attenzione, però.
Non pensate al circo normale.
La descrizione di questo ambiente è fatta davvero molto bene, condita di magia e per nulla usuale.
Presto lei sarebbe stata in grado di usare il dono della tempesta per aiutare la resistenza.
Celka è una ragazza molto intelligente, bella, capace di fronteggiare qualsiasi situazione, e sicuramente coraggiosa.
Il modo in cui lei e Gerrit si incontrano mette in luce tutte le loro zone d’ombra, i loro punti deboli, ma essendo due personaggi destinati a stare insieme e a scontrarsi per volontà di un destino che li vede appartenere a due fazioni diverse, saranno anche altrettanto bravi ad avvicinarsi, a sfiorarsi senza mai cedere del tutto.
C’è quindi anche una buona dose di romance, condita e misurata nel modo giusto, senza mai apparire fuori luogo.
Ciò che è importante sottolineare è la natura di lei: appartiene alla fazione rivoluzionaria, e per tanto, è un nemico per Gerrit che deve ottemperare alle proprie responsabilità.
Tra le quali l’uso della magia che vedrà entrambi addestrarsi servendosi l’uno della presenza dell’altro.
Hai dentro il fuoco… e l’acciaio.
Ciò che ho apprezzato di più, anche se a volte mi è sfuggita qualche spiegazione, è l’ambientazione che credo sia uno degli elementi fondamentali di un Fantasy.
Inoltre lo stile di scrittura è immediato, fluido, mai pesante. Le scene sono quasi tutte d’impatto, non ci sono punti morti, nonostante sia un primo libro e abbia, come si conviene, un finale aperto.
È una storia per un pubblico giovanile, ma non del tutto.
C’è un uso sapiente nel presentare questo mondo magico che, spero, sarà più caratterizzato successivamente.
Inoltre non mancano i terreni di scontro tra regime e rivoluzionari e tra governo e ribelli.
La storia è chiaramente ispirata al mondo russo, ma riserva un punto di vista assolutamente ottimistico e positivo dove la magia è fonte di speranza e di potere in senso buono.
In altre parole, la magia per costruire un mondo migliore. Un concetto semplice, ma basilare.
Inoltre è chiaro che la magia non è fine a se stessa ma è correlata allo stato emotivo dei suoi protagonisti, alla loro maturazione, presa di coscienza e allo sviluppo delle loro possibilità.
La magia è l’occasione di adempiere al proprio destino.
Ho amato davvero tanto il contrasto tra Gerrit e Celka, le loro famiglie così diverse. Lei figlia di funamboli, lui ereditario del regime.
Il silenzio non mi proteggerà per sempre.
Inoltre il concetto dei fulmini ti conquista, è così potente, disinibito, rivoluzionario. È un po’ come la sua protagonista, Celka, nettamente superiore, secondo me, come carattere e come attrattiva rispetto a Gerrit. È lei la colonna portante del romanzo. Lei così audace, tenace, combattiva. È lei che racchiude l’imprevedibile, al contrario di Gerrit che per certi versi è banale, piuttosto pignolo, quasi come se procedesse con i paraocchi.
Del resto è stato cresciuto nel regime fascista, addestrato in un’accademia di maghi militari, perfettamente cosciente del proprio diritto di nascita e del potere. In fondo, però, è un ragazzo dal cuore d’oro che lotta continuamente tra ciò che il padre vuole che sia e ciò che egli desidera diventare.
I figli del fulmine è un romanzo interessante, non esplosivo, ma con delle buone premesse, che spero andranno sviluppate coscientemente nel prossimo volume.
Perfetto per chi crede che per avere un mondo migliore, ci voglia più magia.
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