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lunedì 14 ottobre 2024

Recensione: L'ALBERO CHE VOLÒ SULLA LUNA di Thao Thai

Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la casa editrice HarperCollins, oggi vi parlo di L'albero che volò sulla luna di Thao Thai.

l'albero che volÒ sulla luna

di Thao Thai
Editore: HarperCollins
Pagine: 432
GENERE: Narrativa contemporanea
Prezzo: 8,99€ - 18,90
Formato: eBook - Cartaceo
Data d'uscita: 2024
LINK D'ACQUISTO: ❤︎
VOTO: 🌟🌟🌟🌟 

Trama:
Vietnam, anni '60. Un'antica leggenda vietnamita racconta la storia di un uomo che, seguendo una tigre e i suoi cuccioli, si imbatte in un albero magico, un baniano, che cambierà per sempre la sua esistenza, portandolo fino in cielo. Minh ha sempre amato ascoltare questo racconto fin da bambina ed è per questo che, dopo il suo trasferimento dal Vietnam in America, cura un po' della sua nostalgia ammirando l'albero di baniano che sovrasta la nuova casa. Florida, giorni nostri. Quando riceve la telefonata che le comunica che l'amatissima nonna, Minh, è morta, Ann è a un bivio. Ha costruito una vita che sembra perfetta, con una bella casa sul lago, un fidanzato affascinante e inviti a feste eleganti, ma tutto si è sgretolato di fronte a un'inaspettata gravidanza. Con le idee ancora confuse, Ann torna in Florida, dove deve affrontare una madre risentita e addolorata, e soprattutto tornare nella casa della sua infanzia, Banyan House, una dimora fatiscente ma colma di ricordi e segreti. Segreti che Minh ha nascosto per decenni, da quando era un'adolescente innamorata all'ombra della guerra del Vietnam, per poi diventare una giovane madre determinata che emigra in cerca di una vita migliore per i figli. Segreti che Ann ritrova nella soffitta di Banyan House, come se fossero da sempre in attesa… Attraversando decenni e continenti, dal Vietnam degli anni Sessanta alle paludi selvagge della costa della Florida.

RECENSIONE

In L'albero che volò sulla luna, di Thao Thai, ci conduce in un viaggio struggente e intimo attraverso tre generazioni di donne vietnamite-americane, incastrate tra passato e presente, tra l’eredità di sofferenze e l'arduo tentativo di ritrovare se stesse. 

Questa saga familiare, a metà strada tra il reale e il soprannaturale, ci svela un mondo fatto di perdite, segreti, e quella dolente nostalgia che si annida nel cuore di chi è costretto a lasciare la propria terra e la propria storia alle spalle. 

I personaggi di Minh, Huong e Ann sono intrecciati da un legame profondo e spesso doloroso, legati da un filo invisibile che attraversa il tempo e le distanze. Minh, la matriarca della famiglia, incarna il peso di una vita segnata dalla guerra e dall’esilio. Huong, sua figlia, porta le cicatrici di una madre assente, mentre Ann, la più giovane, si dibatte tra il tentativo di fuggire dalle radici e il richiamo irresistibile di quelle stesse origini. Le loro voci si alternano in una danza delicata e tormentata, ognuna carica del proprio bagaglio di colpa, amore e desiderio di redenzione. 

Uno degli elementi più potenti di questo romanzo è l'ambientazione: Banyan House, la casa decadente della Florida che diventa non solo il fulcro materiale della storia, ma un personaggio a sé stante, un'entità che soffoca e protegge, che conserva i segreti di queste donne come un albero banyan intricato nelle sue stesse radici. È una casa viva, che riflette la complessità delle sue abitanti, con ogni scricchiolio, ogni ombra che si allunga come i fantasmi del passato. 

La relazione tra Huong e Ann è il cuore pulsante del romanzo: madre e figlia, separate da anni di silenzi e incomprensioni, si ritrovano costrette a convivere sotto lo stesso tetto dopo la morte di Minh. È qui che Thao Thai dimostra la sua capacità straordinaria di esplorare le dinamiche familiari, la tensione tra ciò che si desidera dimenticare e ciò che non si può fare a meno di ricordare. L'amore tra queste donne è tangibile, ma è un amore che ha dovuto sopravvivere a troppe ferite e troppo poco tempo insieme. La paura di non essere mai abbastanza per l’altra, la speranza di un perdono che sembra sempre troppo lontano: questi sono i temi che si muovono in ogni parola, in ogni sguardo. 

Il personaggio di Minh, nonostante la sua morte fisica, continua a vivere come un fantasma che osserva e guida la narrazione, rivelandoci frammenti del suo passato in Vietnam e delle scelte dolorose che ha dovuto fare. La sua presenza eterea è come un'ombra che aleggia sopra la casa, una forza che, sebbene non più fisicamente presente, continua a modellare le vite di Huong e Ann. Minh rappresenta la resilienza delle donne, ma anche il prezzo che questa resilienza richiede. 

La scrittura di Thao Thai è intensa, poetica, capace di evocare immagini vivide e sentimenti profondi. Le sue descrizioni della vita quotidiana, dei piccoli gesti carichi di significato, rendono tangibile il mondo interiore di queste donne. Ogni capitolo è una finestra sulla loro anima, su ciò che è stato e su ciò che potrebbe essere. Eppure, in tutta questa poesia, il romanzo non manca di mettere in evidenza anche le ombre: le difficoltà di trovare il proprio posto nel mondo, la solitudine che accompagna l’emigrazione, e quel senso di mancanza che attraversa ogni pagina. 

Questa è un’opera che si fa strada dentro di te, che ti avvolge con le sue atmosfere malinconiche e ti lascia con la sensazione che, come le protagoniste, anche tu stia cercando di trovare il tuo posto tra le rovine di ciò che è stato e la promessa di ciò che sarà. Un romanzo da leggere con il cuore aperto, pronto a essere spezzato e ricomposto dalle storie di queste donne straordinarie.

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