Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la casa editrice Mondadori, oggi vi parlo di Crazy Stupid Bromance di Lyssa Kay Adams.
CRAZY STUPID BROMANCE di Lyssa Kay Adams Editore: Mondadori Pagine: 372 GENERE: Contemporary Romance Prezzo: 8,99€ - 16,00€ Formato: eBook - Cartaceo Data d'uscita: 2025 LINK D'ACQUISTO: ❤︎ VOTO: 🌟🌟🌟🌟
Trama:
Alexis Carlisle gestisce con successo un cat café e, quando una cliente le si avvicina, tutto si immagina tranne che la donna le riveli di essere sua sorella e di avere bisogno del suo aiuto. Che fare? Alexis chiede consiglio all’unica persona di cui si fidi, il suo migliore amico Noah Logan. Genio informatico, un passato da hacker che ora sfrutta lavorando come esperto di sicurezza, Noah in realtà è innamorato di Alexis, ma teme che dichiarandosi potrebbe compromettere per sempre il loro rapporto. In suo soccorso arrivano gli amici del Bromance Book Club, decisi a farlo uscire per sempre da quell’insidiosa friendzone.
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RECENSIONE
Crazy Stupid Bromance di Lyssa Kay Adams è un romance che ti fa sorridere, ma anche riflettere su cosa sia il vero amore, la vera amicizia, quella pazienza che oggi quasi nessuno ha più. Leggendo puoi osservare molteplici tipologie di relazioni e renderti conto di quali sono quelle sbagliate e dove, invece, dovresti dirigerti, se anche tu hai deciso di amare prima di tutto te stesso e poi dopo tutto il resto. Un libro che sembra divertente, guardate un po’ la copertina, e che per molti versi lo è, ma vi stupirò dicendovi che è anche tanto altro. È prima di tutto una storia che ti insegna come si guarisce. E come si ama.
Sì, so quello che state pensando. Un semplice romance può fare tutto questo? Può farlo, ve lo assicuro, e in più, può anche colorare la vostra giornata, aprire quella maledetta finestra che avete chiuso da tempo, e far entrare un po’ di luce. Una luce che filtra proprio laddove non vi aspettavate.
Perciò mettetevi comodi e ascoltatemi.
Alexis Carlisle è una protagonista diversa da tutte. Non una ragazza da salvare, ma una donna che ha già scelto di salvarsi da sola, un pezzo alla volta. Sopravvissuta alle molestie di un potente chef, ha trasformato il suo cat café in un santuario per altre donne ferite, senza mai voler diventare un simbolo, ma finendo per esserlo lo stesso.
Alexis è fragile, sì. Ma non nel senso tradizionale: è fragile come lo sono i sopravvissuti, quelli che continuano a sorridere anche se ogni passo brucia. E il lettore, con lei, impara quanto coraggio ci voglia non solo a denunciare, ma a continuare a esistere in un mondo che ti vuole zitta, piccola, e grata. La sua è una ferita che non la definisce, ma la forma.
Alexis è una sopravvissuta. Non solo agli abusi subiti da parte del noto chef Royce Preston, ma anche all’abbandono paterno, all’insicurezza, e alla solitudine emotiva. Ha imparato a indossare una corazza che si spaccia per forza, ma che in realtà cela un’enorme vulnerabilità. È generosa, empatica, si prende cura delle altre donne come se potesse salvarle dal dolore che lei stessa ha provato.
Il suo legame con Noah è l’unico spazio in cui riesce a respirare con fiducia. Ma l’amore, per lei, è una zona a rischio, e se la tiene a distanza.
“Camminare a testa alta era più facile a dirsi che a farsi, quando la tua faccia era stata sulle prime pagine di tutto il Paese.”
Noah Logan è l’antieroe perfetto: ex hacker, genio introverso, cuore gentile, e innamorato da sempre di Alexis. Ma non le impone nulla. La ama in silenzio, come si ama una persona che ha imparato a difendersi anche da ciò che desidera. Il loro rapporto, tenero, quotidiano, fatto di taco vegetariani, Lego e documentari, è una bellissima dichiarazione d’amore. Perché non urla. Non bussa. Resta. E attende. Naoh è l’uomo che ama senza pretendere.
La loro relazione nasce nel momento più vulnerabile della vita di Alexis: appena dopo la denuncia delle molestie. Noah è lì, silenzioso, rispettoso. È il primo uomo da cui lei non deve difendersi. Questo crea un legame intimo, fatto di fiducia, stima e presenza quotidiana. Eppure, resta un amore inespresso.
Noah è innamorato, ma si autocondanna al silenzio per paura di perdere Alexis. Lei, da parte sua, prova qualcosa ma ha troppa paura di essere ferita di nuovo. Entrambi si proteggono… e nel farlo si negano.
Questa tensione li consuma e ti consuma mentre leggi: l’attesa eterna di un “e se...” che non viene mai pronunciato.
È solo quando la vita li mette davanti a un bivio che l’amore deve finalmente dichiararsi. La loro relazione è un percorso emotivo di guarigione reciproca, ma anche una danza costante tra desiderio e paura.
Noah rappresenta l’amore che aspetta. Alexis la fiducia che ha bisogno di essere ricostruita.
Ma Crazy Stupid Bromance è anche una storia di scelte morali. Quando una sconosciuta le rivela di essere sua sorellastra, Alexis si ritrova faccia a faccia con un passato che non ha mai conosciuto: un padre biologico assente, ora malato, che ha bisogno di un rene per vivere.
E allora il romanzo si intensifica: è giusto aiutare chi ti ha abbandonata? È dovere morale o sacrificio inutile? E cosa rende davvero qualcuno famiglia?
La risposta non è facile, e l’autrice non la impone. La costruisce nel dialogo, nel silenzio, nella rabbia e nella delicatezza dei piccoli gesti. In Candi, la sorella, non c’è solo una richiesta, ma un’altra forma di vulnerabilità, diversa, ma altrettanto autentica. E questo rende il loro rapporto ancora più intenso, reale, necessario.
“Abbiamo gli stessi occhi. L’ho notato subito. È stato allora che ho capito che era vero.”
Alexis ha un cat cafè, dove organizza incontri di yoga per sopravvissute, offre tè e conforto, crea uno spazio di libertà. Le donne che la circondano non sono comparse, ma voci, corpi, esperienze che si intrecciano e si sollevano a vicenda. Il café non è solo un bar con gatti: è un posto dove le donne possono raccontarsi, ascoltarsi, esistere senza vergogna. Le relazioni tra le donne sono realistiche: ci sono conflitti, silenzi, gesti piccoli ma profondissimi. Non è femminismo da cartolina, ma resistenza quotidiana. Alexis diventa una figura materna, sorella, amica, leader e testimone.
“Stasera mi riapproprio della mia energia… del mio corpo… della mia forza.”
In un mondo che spesso racconta le donne in competizione, Crazy Stupid Bromance mostra la potenza silenziosa della cura condivisa. Qui, il trauma non viene spettacolarizzato: viene accolto. Riconosciuto. Riparato.
Dove ci si guarisce insieme senza chiedere permesso a nessuno.
Il Bromance Book Club – gruppo di uomini che leggono romance per migliorare le proprie relazioni – è più di un espediente narrativo. È una dichiarazione di poetica. L’autrice ci dice: se vuoi imparare ad amare davvero, ascolta le storie delle donne. Impara dai loro desideri, dalle loro paure, dai loro bisogni.
Noah non è un principe azzurro. È un uomo che studia, riflette, sbaglia e poi riprova. E la sua educazione sentimentale passa dai libri. Così come dovrebbe passare anche per noi lettori.
Gli amici di Noah lo incalzano, lo pungolano, lo prendono in giro, ma sono anche la sua guida morale. Il Book Club è una rivoluzione silenziosa: un gruppo di uomini che si rifiuta di aderire agli stereotipi tossici. Leggono romance per capire le donne. Discutono dei loro sentimenti. Si abbracciano, si confrontano, si rispettano.
Il loro sostegno a Noah è un esempio di come la mascolinità possa essere tenera, profonda, eppure virile. È un’amicizia vera, che sa essere buffa e commovente, spinta da un’idea forte: l’amore si impara, e i libri possono insegnarlo.
Lo stile di Lyssa Kay Adams è una carezza che pizzica. Sa essere divertente e struggente nella stessa pagina, sa raccontare un trauma senza renderlo esagerato, sa farti ridere mentre ti spezza il cuore. Il ritmo è incalzante, i dialoghi brillanti, i personaggi secondari non te li scordi.
Crazy Stupid Bromance ci insegna che la forza non è assenza di paura, ma la scelta consapevole di affrontarla ogni giorno.
Che l’amore vero non invade, ma accoglie.
Che le relazioni più belle sono quelle che rispettano il tempo dell’altro.
È un romanzo che abbraccia, che consola, che fa sorridere ma anche riflettere sul valore di ciò che teniamo nascosto sotto la superficie.
Una storia che insegna a restare quando tutto spinge ad andarsene.
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