Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la casa editrice Night+Day Feltrinelli, oggi vi parlo di Un'imperdonabile distrazione di Daniela Volontè.
un'imperdonabile distrazione di Daniela Volontè Editore: Night+Day Feltrinelli Pagine: 314 GENERE: Contemporary Romance Prezzo: 5,99€ - 14,90€ Formato: eBook - Cartaceo Data d'uscita: 2025 LINK D'ACQUISTO: ❤︎ VOTO: 🌟🌟🌟 ½
Trama:
Nicholas Parker ama solo se stesso e la Parker & Cox, casa editrice di successo internazionale con sede a New York. Ma la sua reputazione di donnaiolo sta facendo fuggire diverse autrici di romance, che non vogliono vedere il proprio nome associato a una casa editrice maschilista. Dopo un incidente domestico, che appare come un tentato suicidio, a Nicholas non resta che prendere una decisione drastica: impegnarsi in una finta relazione per far credere a tutti di aver messo la testa a posto.
Lily Morgan viene da un piccolo paese dello stato di Washington e il suo sogno è lavorare come editor in una grande casa editrice, ma nell’attesa sbarca il lunario e lavora come addetta alle pulizie. É così che entra ogni sera alla Parker & Cox, e, per una serie di motivi, sarà lei a trovare Nicholas a seguito del presunto “incidente”. E sarà a lei che Nicholas proporrà di mettere in scena una finta relazione per salvare la sua reputazione e quella della sua milionaria impresa di famiglia.
Tra battibecchi, fraintendimenti, misteri, confidenze e complicità, i protagonisti capiranno che forse quella relazione non era poi tanto finta.
Una storia d’amore e passione nell’ambiente elettrico dell’editoria della Grande Mela. Un romanzo sul mondo dei libri e l’imprevedibilità della vita, da leggere d’un fiato.
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RECENSIONE
Un'imperdonabile distrazione di Daniela Volontè è un romance caratterizzato dal trope del fake dating ossia del matrimonio combinato e per gli amanti dei libri è una vera chicca perché è ambientato in una casa editrice e il protagonista è il CEO della Parker&Cox, con una certa fama da donnaiolo.
Nicholas incarna l'archetipo del miliardario arrogante e donnaiolo. La sua vita è un susseguirsi di contratti, riunioni e conquiste facili, uno stile di vita che funge da scudo contro un dolore profondo e irrisolto: il suicidio del padre, avvenuto quattro anni prima. Questo trauma lo tormenta, instillandogli la paura di avere lo stesso gene e di fare la stessa fine. La sua facciata di sicurezza e cinismo nasconde una profonda vulnerabilità e un'incapacità di fidarsi degli altri e di se stesso. L'incontro con Lily diventa la sua "imperdonabile distrazione", l'elemento imprevisto che scardina le sue difese e lo costringe a confrontarsi con il suo passato. Il suo percorso è una lenta e difficile risalita da un buco nero, un viaggio verso la fiducia, l'accettazione della propria fragilità e, infine, l'amore.
Lily è l'opposto di Nicholas. Nonostante le difficoltà economiche che la costringono a lavorare come addetta alle pulizie, è una giovane donna colta, con una laurea in Lettere e un master in Editoria, e un amore viscerale per i libri. È determinata, piena di principi e non si lascia intimidire dal potere o dalla ricchezza di Nicholas, affrontandolo a testa alta fin dal loro primo vero incontro. Non è una damigella in pericolo, ma una figura forte che agisce per realizzare i suoi sogni, come quando lascia appunti anonimi per migliorare un manoscritto. Per Nicholas, Lily diventa una figura salvifica: lo salva letteralmente dalla vasca da bagno, ma soprattutto lo salva da se stesso, offrendogli una fiducia incondizionata e mostrandogli che è possibile superare il dolore. La sua evoluzione consiste nel trovare la sua voce professionale e nel navigare le complessità di una relazione con un uomo profondamente ferito.
L'inizio del romanzo si basa molto sul concetto di apparenza VS realtà. Nicholas appare come un playboy superficiale, ma in realtà è un uomo tormentato dal lutto. Lily sembra solo un'addetta alle pulizie, ma possiede l'acume e la competenza di un'ottima editor. La stessa crisi della Parker & Cox è basata su una percezione esterna (una casa editrice "maschilista") che non corrisponde alla qualità del suo lavoro. Il romanzo invita costantemente il lettore a guardare oltre la superficie. Le immagini dei protagonisti nei primi capitoli sono falsate e vengono poi via via sostituite da ciò che sono in realtà: figure complesse, profondamente umane che vivono i loro drammi e hanno bisogno di confrontarsi con qualcuno e di accettare il loro passato o presente, semplicemente riconoscendolo come tale.
Nicholas non è come lo dipingono tutti; non è menefreghista, non è uno che pensa solo alle donne perché è superficiale o perché non ha un'anima, anzi, il suo modo di comportarsi è solo uno dei tanti modi che ha trovato per difendersi dal profondo dolore e paura che prova per la morte di suo padre. È ossessionato dall'idea di poter essere debole come lui e di essere destinato a fare la stessa fine. La narrazione esplora l'impatto devastante che il suicidio di un genitore può avere su chi resta, generando sensi di colpa, paura e rabbia. Il percorso di Nicholas è un cammino verso il perdono: perdonare il padre per averlo abbandonato e, cosa ancora più difficile, perdonare se stesso per non essere riuscito a salvarlo.
La sfiducia è la prigione di Nicholas. Ha perso fiducia nel padre e, di conseguenza, in chiunque altro. La relazione con Lily è costruita, passo dopo passo, sulla fiducia. Lei si fida di lui nonostante la sua reputazione, e lui, lentamente, impara a fidarsi di lei, trovando in questo legame la chiave per la propria guarigione.
La storia utilizza il trope del ricco CEO e della ragazza umile per evidenziare come le barriere sociali siano insignificanti di fronte a un legame autentico. Il contrasto tra l'attico di lusso di Nicholas sulla Cinquantasettesima Strada e il seminterrato di Lily nel Queens è netto, ma viene superato dalla connessione emotiva e intellettuale tra i due.
Daniela Volonté adotta uno stile di scrittura fluido e moderno, caratterizzato da un ritmo incalzante e dialoghi efficaci. Il doppio POV con capitoli alternati narrati in prima persona permette al lettore di accedere ai pensieri più intimi e alle vulnerabilità nascoste di Nicholas, creando empatia per un personaggio che altrimenti potrebbe risultare solo arrogante. Rivela le ambizioni e le insicurezze di Lily, rendendola un personaggio tridimensionale e non una semplice eroina passiva. Crea una tensione drammatica, poiché il lettore è spesso a conoscenza di sentimenti o verità che i due protagonisti si nascondono a vicenda.
Il titolo, Un'imperdonabile distrazione, è un'ottima metafora per tutta la storia. All'inizio, per Nicholas, qualsiasi legame emotivo è una distrazione dal lavoro e dalla sua vita vuota e controllata. Lily è "imperdonabile" perché lo distrae dalle sue difese, lo costringe a sentire di nuovo e a confrontarsi con il dolore. Paradossalmente, è proprio questa distrazione a salvarlo. Il vero errore "imperdonabile" del passato è stata la distrazione della sua famiglia, che non ha colto i segnali della depressione del padre, un errore che Nicholas teme inconsciamente di ripetere.
Il romanzo è un racconto di salvezza e redenzione. Lily salva Nicholas non solo fisicamente, ma spiritualmente, offrendogli una via d'uscita dal suo isolamento emotivo. Nicholas, a sua volta, permette a Lily di realizzare il suo sogno professionale, creando un equilibrio di reciproco sostegno.
Avevo già letto l'autrice in passato e, a onor del vero, devo ammettere che mi era piaciuta di più. Non ho trovato molta intensità nella scrittura di questo romanzo, uno stile che si è semplificato forse nel tempo e che non mi ha sempre trovata coinvolta in modo appassionato dalle vicende. Avrei reso la trama più corposa e meno prevedibile e avrei cercato più spunti di originalità, considerato che il trope del fake dating è uno di quelli più usati nei romance contemporanei. Inoltre, mi è mancato il "wow" da pronunciare a fine lettura, il che non è un valore troppo negativo, ma comunque lo devo considerare.
Un'imperdonabile distrazione suggerisce che non è mai troppo tardi per affrontare i propri demoni e che la vulnerabilità non è una debolezza, ma il primo passo verso la guarigione. Insegna che l'amore può nascere nelle circostanze più improbabili e che la vera forza risiede nella capacità di fidarsi di un'altra persona abbastanza da permetterle di vedere le nostre ferite. È un inno alla speranza e alla capacità trasformativa di un legame autentico, capace di trasformare anche la più dolorosa delle esperienze in un'opportunità di rinascita.
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