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lunedì 26 agosto 2024

Recensione: FUGA D'AMORE di Tracy Rees

Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la casa editrice Neripozza, oggi vi parlo di Fuga d'amore di Tracy Rees.

fuga d'amore

di Tracy Rees
Editore: NeriPozza
Pagine: 463
GENERE: Romanzo storico
Prezzo: 9,99€ - 20,00
Formato: eBook - Cartaceo
Data d'uscita: 2024
LINK D'ACQUISTO: ❤︎
VOTO: 🌟🌟🌟🌟 

Trama:
Londra, 1897. È l’anno del Giubileo di Diamante e Rowena, ereditiera della ricchissima famiglia dei Blythe, si chiede cosa vuole davvero dalla vita. Sposarsi, come la sua migliore amica Verity, e concentrarsi su un futuro di balli e ricevimenti? Di certo non rimanere sola come Olive Westallen che, pur facoltosa come lei, ha adottato una bambina senza avere marito e si è anche messa a lavorare nella fondazione che porta il suo nome. Ma quando i genitori di Rowena commissionano un ritratto della figlia in grado di attrarre i pretendenti giusti, tutto cambia. Perché a posarsi sulla ragazza è lo sguardo del fascinoso Bartek: lo straniero, biondo e bohémien Bartek. Peccato che l’uomo altri non sia che l’assistente del famoso pittore ingaggiato per il ritratto. Bartek può prometterle una vita romantica, sì, ma poverissima. O forse Rowena in fondo vorrebbe solo smettere di annoiarsi e soffre della sindrome della gabbia dorata… Ormai da sette anni cameriera in casa Blythe, Pansy Tilney, al contrario di Bartek, disprezza Rowena sopra ogni cosa. La signorina Blythe è viziata e arrogante e dà per scontata ogni comodità della sua vita soave, che in realtà sono Pansy e quelle come lei a offrire ai padroni ogni giorno. Tutto sommato, Rowena si merita quello che le accade quando scappa con Bartek in una scandalosa fuga d’amore: ripudiata dalla famiglia, nessuno in società vorrà più accoglierla, nemmeno riconoscere la sua esistenza. Nessuno tranne la famigerata Olive Westallen. E, forse, proprio Pansy.

RECENSIONE

Fuga d'amore di Tracy Rees è un romanzo ambientato nell’epoca vittoriana, precisamente nel 1897 dove la protagonista femminile ci racconta una storia di resilienza, di solidarietà e di forza tutta concentrata sull’amicizia tra donne e sulla volontà di non piegarsi alle regole patriarcali dell’epoca e crearsi, al contrario, una propria esistenza basata sui propri desideri e aspettative. 

Ventiquattro anni. Bella, anzi bellissima, e assolutamente nubile. È così che si presenta ai nostri occhi Rowena Blyth, una giovane nobildonna che appartiene a una delle più ricche famiglie inglesi. Le sue giornate appaiono piuttosto tediose perché le passa incontrando i numerosi corteggiatori che ogni giorno si presentano da lei perché tutti desiderano sposarla e coronare così un sogno d’amore che ormai sembra più un incubo di plastica che qualcosa che abbia davvero a che vedere con la romanticheria, quella più vera e pura. 

Rowena non è felice di questa situazione. Non vuole sposare nessuno, ecco perché, pur andando contro i pareri dei suoi genitori, rifiuta qualsiasi proposta le venga fatta. Sembra sognare ancora, e ciò che sogna è un matrimonio d’amore, ma considerando l’epoca, questo desiderio potrebbe presto rivelarsi una grande delusione, soprattutto perché gli anni passano e la sua bellezza potrebbe all’improvviso sfiorire e le proposte di matrimonio diminuirebbero senza pietà. 

La decisione della madre di farle fare un ritratto da un artista polacco di nome Bertek, cambia le sorti della sua sua vita perché Rowena finalmente si innamorerà di quest’uomo e riconoscerà nella sua vita libera e bohémien, la possibilità di abbandonare diritti e doveri e di affacciarsi a nuove prospettive che possano finalmente renderla felice. Peccato che Bertek sia solo l'assistente povero, anzi molto povero, del ben più famoso pittore.

Dunque, non è così facile come sembra. Rowena ha un carattere difficile, è superficiale, ed è stata educata per essere una bella bambolina da mostrare in giro, senza alcun diritto di parlare o di opporsi. Il contrasto evidente con Pansy, la sua cameriera, un po’ più giovane, che odia vivere in quella casa, è meravigliosamente avvincente. 

Le due si oppongono perché appartengono a due estrazioni sociali differenti e tentano continuamente di entrare in contrasto per far prevalere le proprie ragioni sull’altra. Pansy è abbastanza istruita e non è per niente contenta di dover fare la cameriera per tutta la vita in una casa di ricconi che non hanno alcun rispetto per la servitù. Esempio lampante è il fatto che tutti i camerieri uomini vengano chiamati Henry per non scomodarsi a ricordare i loro nomi e la servitù non venga riconosciuta se non indossa la divisa. 

Insomma, alcuni atteggiamenti sono davvero portati all’estremo ma lo stile dell’autrice è fermo e convincente in un’analisi piuttosto mirata di una dimensione sociale che vedeva le donne come soprammobili, siano esse povere che ricche. Ed è proprio questo l’elemento interessante del romanzo: il fatto che sia Pansy che Rowena seppur si credano così diverse, si trovano nelle stessa condizione di impossibilità di scegliere, o meglio, di non avere nessuna alternativa. Nella ricchezza come nella povertà, una donna come Rowena non può aspirare ad altro che a un matrimonio per raggiungere l’apice della sua felicità, così come le suggerisce di fare l’amica Verity; Pansy, non vede altra alternativa se non fare la cameriera o al massimo la commessa in un negozio. 

Non c’è altro per le donne in un’epoca in cui il patriarcato è affermato in maniera denigratoria e disturbante. Fortunatamente ci sono Olivia e Mabs, due personaggi agli antipodi, ma anche due donne libere, forti e determinate che mostrano quale può essere la strada da percorrere sia a Rowena che a Pansy. 

La fuga d’amore di Rowena e Bartek, non avrà un bel finale, ma non è questo il punto del romanzo, piuttosto la volontà dell’autrice di raccontarci di un'epoca di cambiamenti e di contrasti e la possibilità di allietarci e commuoverci con un racconto di grande forza d’animo e di coraggio che scaturisce dalla solidarietà femminile, dal supporto che queste donne, così diverse, riescono a darsi per andare avanti e per lottare contro chi vuole sottometterle, come se la sottomissione forse un atto naturale, ma non è così. 

Una visione che pur fornendoci un finale positivo, ci mette in mostra quali sono le crepe durante il tragitto, i fossi e le cadute di questi personaggi che per essere davvero felici devono soffrire, crescere e maturare e soprattutto, devono scendere dal piedistallo su cui si sono messe da sole, se non altro per capire dove stavano sbagliando. 

Una lettura che intrattiene e fa riflettere, mescolando temi come l’amore, l’amicizia, il matrimonio, le regole sociali e i drammi interiori ed emozionali. Una lettura pregna della vita stessa che ti spiega come cadere e rialzarsi, più forti di prima.

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