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venerdì 28 ottobre 2016

Come dire ti amo ad alta voce di Karole Cozzo Recensione

Buongiorno e buon venerdì cari lettori! In questi giorni ho letto due romanzi riguardanti l'autismo, dopo che avevo un po' perso l'abitudine di leggere certe storie che per me sono sempre molto interessanti e capaci di importanti spunti di riflessione. Ecco perchè voglio parlarvi di Come dire ti amo ad alta voce di Karole Cozzo, di cui ringrazio Sperling&Kupfer per la copia. Una storia che all'apparenza può sembrare fanciullesca e romantica ma che invece affronta un tema di cui proprio qualche giorno fa vi ho già parlato e a cui tengo molto: l'autismo. Questa volta non leggiamo la storia dal punto di vista di un padre ma di una sorella e della sua voglia di vivere la propria vita senza dover essere continuamente condizionata dalla presenza di quel fratello, sì speciale, ma che ai suoi occhi appare spesso come "scomodo".



Titolo: Come dire ti amo ad alta voce
Autore: Karole Cozzo
Editore: Sperling&Kupfer
Genere: Romanzo di formazione
Pagine: 252
Prezzo: 17,90 eBook 9,90
Uscita: Settembre 2016



Jordyn preferisce stare al di sotto dei radar. Odia la sensazione di avere gli sguardi degli altri addosso, l'ha sempre odiata. Ne ha avuti troppi nel corso degli anni, anche se non erano su di lei, per essere precisi. Perché Jordyn Michaelson ha sedici anni, grandi occhi color nocciola e un segreto di nome Phillip, suo fratello. Quando la sua famiglia si è trasferita in Pennsylvania, le è sembrata l'occasione perfetta per ricominciare da zero: una nuova città, un nuovo quartiere, una nuova scuola. Una nuova vita. Da allora Jordyn ha tenuto tutti a distanza costruendo, giorno dopo giorno, un inespugnabile castello di bugie, per far sì che nessuno potesse scoprire la verità sulla sua famiglia. Né i suoi nuovi amici né tantomeno Alex, il ragazzo che ha baciato la scorsa estate e che non ha mai smesso di sognare. Ma è più facile a dirsi che a farsi, e le cose sono inevitabilmente destinate a complicarsi non appena il fratello inizia a frequentare la sua stessa scuola. Jordyn imparerà presto che le bugie hanno un costo, a volte decisamente molto alto. Saprà trovare il coraggio di dire la verità prima di perdere tutto, per sempre?

Come dire ti amo ad alta voce è un romanzo rivolto ad un pubblico giovanile ma che non è assolutamente privo di importanti riflessioni che esulano dalla solita storia d’amore di turno. Pur essendoci romanticismo e dolcezza e pur essendo la protagonista una giovane adolescente, il tema principale resta sicuramente la crescita, che configura questa storia come un romanzo di formazione.

Jordyn vive un’esistenza piuttosto solitaria dopo aver subito isolamento e qualche ingiustizia di troppo dai suoi vecchi amici che l’hanno allontanata a causa di una situazione un po’ particolare che vive in famiglia.
Quando si trasferisce in una nuova città, frequentando una nuova scuola e conoscendo nuove persone, decide di mentire a se stessa e agli altri mantenendo segreto quel particolare che in passato le ha fatto perdere tutte le sue amicizie.
Sono così sola, tutto il tempo, anche quando sono circondata da persone.

A volte divento così stanca dei muri che mi circondano che vorrei avere abbastanza forza da abbatterli.
Quel particolare ha un nome ed è fatto di carne ed ossa: Philip.
Di pochi anni più piccolo di lei, è il fratello che Jordyn non avrebbe mai voluto avere. E’ autistico. Ma non solo, il problema è la comunicazione che non intercorre tra i due fratelli e rende la protagonista ancora più piena di rabbia e di risentimento verso di lui. Inoltre fin da quando Philip è nato tutte le attenzioni dei genitori sono state per lui e a lei non è mai sembrato di poter vivere una vita che fosse realmente la sua, senza che venisse continuamente condizionata da quel fratello piuttosto scomodo e a volte persimno irritante perchè troppo lontano e distante.

Inizialmente Jordyn nasconderà a tutti l’esistenza di Philip, soprattutto ad Alex, un ragazzo fantastico e molto popolare che l’estate prima l’ha baciata in modo meraviglioso, e cogliendola assolutamente di sorpresa.
Purtroppo le bugie hanno le gambe corte e il castello di sabbia che si è costruita cade rovinosamente quando Philip, per cause esterne, è costretto ad abbandonare la sua scuola per autistici e frequentare quella della sorella.
A quel punto Jordyn entra in crisi ed emergono in modo semplice e sostanzialmente schietto tutti quegli aspetti che non vanno tra lei e Philip.

Il ragazzo è certamente chiuso, ha un modo di approcciarsi alla realtà che è difficile decifrare ma ciò che fa soffrire maggiormente lei è l’incapacità di poter parlare con il fratello, condividere le cose più semplici come il linguaggio. Sa benissimo che se dice al fratello di volergli bene, non otterrà la risposta che si aspetta e che vorrebbe, anzi, probabilmente non otterrebbe nessuna risposta. Nessuna che possa essere percepita in maniera convenzionale. Questo rapporto mancato e fatto di mancanza e dannazione, incupisce l’aria del romanzo che solo a tratti si colora di spensieratezza e allegria, ma per il resto è molto concentrato sulla maturazione di Jordyn in relazione proprio a ciò che la circonda.
Vediamo ogni persona di questo mondo attraverso una lente. Con ogni informazione che acquisiamo su di lei, la lente viene corretta, appena appena, sfocando, colorando, modificando il modo in cui la vediamo.
Inizialmente il suo personaggio può risultare antipatico. La sua incapacità di comprendere Philip e di pensare solo a se stessa, può dare fastidio ma poi ci si rende conto che non è facile rapportarsi con un ragazzo così speciale e che si soffre in prima persona quando si è fratelli e non si ha la possibilità di condividere quell’affetto.

Karole Cozzo esordisce con una storia adolescenziale che supera i limiti stessi del genere narrativo per avviarsi verso una narrazione più complessa e articolata portata avanti però, non in modo pesante ma scorrevole e godibile nella sua leggerezza.

I valori familiari, quelli sociali, l’amicizia e l’amore sono i temi principali vissuti attraverso il rapporto molto forte che s’instaura tra Jordyn e Alex, un ragazzo all’apparenza troppo bello per essere vero e che invece si rivelerà di grande aiuto per la protagonista.
Stasera, con un microfono e un pubblico davanti a me, voglio usare la mia facoltà di parola per dire queste parole ad alta voce. Ti voglio bene, Phillip, e sono fiera di te. Sei dieci volte più forte di quanto io potrò mai essere. Non sei strano, pazzo, ritardato o psicopatico. Sei forte, coraggioso, simpatico e resiliente. Vorrei essere forte e coraggiosa come te, e oggi ho fatto il mio primo passo.
Un sostegno per lei e anche un compagno in quella maturazione che si avverte sempre più necessaria, man mano che il romano avanza.

Non lasciatevi ingannare dal titolo estremamente giovanile o dalla copertina, perché questa storia è molto profonda e significativa. Come dire ti amo ad alta voce ha un senso ben preciso che si relazione alla volontà di comunicare e di trovare finalmente un modo per parlare e per dire ad alta voce, tutto quello che si sente e soprattutto si prova. I sentimenti e le emozioni, dunque, sono gli aspetti principali che emergono lentamente e con parsimonia grazie alla delicatezza e alla tenerezza, spesso, di certi momenti e certe scene che non lasciano indifferenti.

L’autismo è una disabilità molto particolare, e in questa storia è vissuta da chi la subisce in qualche modo e da chi la vive. Una duplice visione che rende maggiormente apprezzabile la storia grazie al riconoscimento chiaro ed espositivo dell’impegno dell’autrice e della sua volontà di regalare una narrazione matura e indicativa.

8 commenti:

  1. Ciao Antonietta :-* Anche questa storia che proponi fa riflettere molto e come sempre affronti questi temi con assoluta delicatezza, facendomi emozionare. Convivere con una persona speciale non è sempre facile, ma con amore e pazienza si possono superare limiti che sembrano invalicabili.
    Sono molto interessata a questo tipo di storie, ad esempio Mio fratello rincorre i dinosauri mi è rimasta nel cuore e sicuramente cercherò di dare spazio nelle mie letture anche a questo che sembra un romanzo molto profondo!
    Un bacione grande :-**

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    1. Ciao cara Maria. In pochi giorni ho letto due libri che affrontano in modo totalmente diverso questo argomento. Padre e sorella che si rapportano ad un ragazzo così speciale. Penso che senza delicatezza non ci si possa proprio avvicinare ad una condizione simile che tra le altre cose, mi ha sempre affascinato molto, come mi affascina tutto ciò che è legato alla mente umana.
      Un abbraccio! <3<3<3

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  2. Ti dico la verità, vedendo questo romanzo in giro pensavo che parlasse di tutto meno di questo! In effetti, come dici tu, appare molto fanciullesco e invece nasconde una tematica molto importante.
    Ti dico la verità, di primo impatto mi viene più da capire che non da biasimare Jordyn. Dopotutto è molto giovane e il mondo le ha fatto pesare qualcosa che ha cominciato a percepire come una vergogna, perchè così gliel'hanno fatta sentire! La sua forza - almeno da come ne hai parlato - sta nel crescere e nel prendere gradualmente consapevolezza che non è una colpa, non è una vergogna. Un libro piuttosto impegnativo, mi sembra!

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    1. Cara Virginia, anche io ho avuto la tua stessa impressione. La cover è molto giovanile e romantica e anche il titolo di certo non fa pensare che all'interno ci possa essere un argomento così particolare.
      Jordyn è una ragazza sì molto giovane ed in effetti risente di ciò che pensa la nostra società e il nostro mondo di fronte ad una condizione così speciale che però purtroppo viene ancora lasciata a se stessa.
      Il libro riesce in ogni caso a bilanciare bene le difficoltà di una situazione particolare al contesto adolescenziale e più leggero come può essere quello dei valori come l'amicizia e l'amore. :-)

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  3. A me invece non è piaciuto molto, ho avuto l'impressione che alla fine sia stato scelto l'autismo giusto per creare una difficoltà alla protagonista, per renderla speciale in qualche modo :/

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    1. Cara Jess, ci può stare. Nel senso capisco la tua sensazione proprio perchè come ho detto anche nella recensione, il libro sembra costruito, almeno apparentemente, per essere più allegro, divertente, quasi superficiale. Però poi si rimane anche un po' sorpresi leggendo che all'interno c'è una situazione così intensa come quella dell'autismo. E allora può anche venire il dubbio che questa condizione sia stata inserita giusto per rendere la protagonista particolare e diversa dalle altre. Io invece credo sia voluto dall'autrice proprio perchè aiuta il concetto fondamentale del romanzo: parlare delle emozioni, esprimere i propri sentimenti, ad alta voce. In altre parole imparare a comunicare e non c'è creatura più distante dalla nostra comunicazione "normale" di un bambino autistico.

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  4. Gemellina eccomi da te! Il tema è davvero profondo e tu lo hai affrontato come sempre scrivendo con il cuore piuttosto che con la penna - o la tastiera in questo caso ;) ❤️ Non ho letto questo libro ma approfondire il punto di vista della sorella anch'essa adolescente è un bel punto di partenza. prima o poi magari riuscirò a recuperare questa lettura e tornerò qui a dirti che emozioni mi avrà trasmesso ❤️ Un abbraccio grande di cuore, buon weekend gemellina... finalmente venerdì;) smackkkkk

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    1. Ciao dolce Ely, grazie di cuore per le tue parole! E' un tema che a me piace molto affrontare e ritrovare nei libri e infatti ultimamente ne ho letti due a riguardo :-))))
      Spero che possa leggerlo anche tu perchè sono certa che con la tua sensibilità coglierai quello che ho colto io e molto di più! <3<3<3
      Un abbraccio forte forte e buona domenica! :****

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