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mercoledì 21 agosto 2024

Recensione: Threads that bind. Fili che legano di Kika Hatzopoulou

Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la casa editrice Giunti, oggi vi parlo di Threads that bind. Fili che legano di Kika Hatzopoulou.

threads that bind. fili che legano

di Kika Hatzopoulou.
Editore: Giunti
Pagine: 369
GENERE: Urban Fantasy/Young Adult/Mistery
Prezzo: 10,99€ - 18,00
Formato: eBook - Cartaceo
Data d'uscita: 2024
LINK D'ACQUISTO: ❤︎
VOTO: 🌟🌟🌟🌟 

Trama:
In un mondo in cui gli dèi sono morti da tempo, una discendente delle Moire greche deve risolvere una serie di omicidi impossibili per salvare le sue sorelle, la sua anima gemella e la sua città. Le discendenti delle Moire sono sempre tre: una per filare, una per tessere e una per tagliare i fili che collegano le persone a ciò che amano, alla vita stessa. Le sorelle Ora non fanno eccezione. Io, la più giovane, sfrutta le sue abilità di figlia del Fato come investigatrice privata nella Città Sommersa di Alante. Ma il suo ultimo lavoro la conduce a un’orribile scoperta: qualcuno rapisce le donne, recide i fili che le legano alla vita e libera i loro spettri per compiere dei delitti. Per trovare il colpevole, Io deve lavorare al fianco di Edei, il braccio destro della regina del crimine di Alante nonché il ragazzo con cui condivide un filo del destino, che li lega dalla nascita come anime gemelle. Tra i segreti che emergono dal passato delle tre sorelle e i sentimenti crescenti di Io nei confronti di Edei, Io deve seguire le piste che si snodano nei vicoli più oscuri della città e portare alla luce una cospirazione che coinvolge alcuni tra i personaggi più influenti di Alante, prima che siano loro a trovarla…

RECENSIONE

Threads that bind. Fili che legano di Kika Hatzopoulou.è un romanzo che avvolge trasportandoti in un mondo tra il fantasy e il misterioso, proponendosi come storia Young Adult, in cui la realtà mitologica è la base su cui si muovono tutti i personaggi e che conquista per la dovizia di particolari con cui è raccontata. 

Protagonisti i discendenti degli Dei che sono temuti ma spesso anche tenuti al margine perché ritenuti pericolosi, che poiché discendono da grandi divinità, godono di poteri straordinari. Spesso, però, il loro destino non è così clemente, e molti di essi invece di vivere nella fortuna, cadono nella più assoluta povertà. La città di Alante dove è ambientato il romanzo ha un atteggiamento ambivalente nei confronti di queste creature anche se dipende da loro per far sì che bene o male l’equilibrio sociale venga mantenuto. Lo stesso vale per i discendenti delle Muse e delle Furie, grazie ai quali si garantiscono ordine e controllo. Insomma, la scala sociale sembra molto ben definita e i personaggi principali lo dimostrano. 

C’è Thais e Ava e poi c’è Io, tre sorelle legate alle Parche dalle quali hanno ereditato i doni di filare, tessere e tagliare i fili del destino. La loro situazione familiare non è molto semplice da affrontare. Non hanno una vera e propria guida che le possa indirizzare nel loro cammino di crescita e di maturazione; quindi in pratica non hanno nessuno che gli insegni davvero cosa sia giusto e sbagliato e come affrontare i veri pericoli del mondo in cui vivono. Inoltre, la più grande è lontana e le due sorelle rimaste fanno a loro modo per sopravvivere. Ava canta in un club mentre Io fa l’investigatrice privata. 

La sua vita ha una svolta quando deve indagare su una serie di misteriosi omicidi compiuti da qualcuno che recide il filo della vita delle donne e poi usa i loro spettri per uccidere. L’idea mi è subito sembrata molto originale e intrigante e devo ammettere che l’atmosfera del libro è inquietante, oscura, e misteriosa. Anche se Io è molto brava in quello che fa, le viene affiancato un ragazzo, Edei, che è il braccio destro della persona che le ha dato l’incarico, e insieme devono indagare su questo mistero che via via si infittisce trasformandosi in un intrigo molto complesso, che nasconde pericoli dietro ogni angolo. Dopo gli iniziali dubbi, i due cominciano ad avere fiducia l’uno nell’altra anche perché sono legati dal filo del destino. 

Durante la loro indagine, attraversano Alante, dalle lussuose dimore alle strade fangose lungo l’oceano in tempesta, incontrando un cast variegato di personaggi, sia amici che nemici. Io deve affrontare i propri demoni interiori, superare la vergogna e il dolore legati alla separazione dalla sorella maggiore, e salvare Alante prima che altre vite vengano spezzate, o rischiare che le cupe profezie delle Muse si avverino. I personaggi sono complessi e sfaccettati, non sono semplici da decifrare ma sono umani. L’ambientazione di un urban fantasy rende la storia cupa e oscura e misteriosamente accessibile. La protagonista non può fidarsi di nessuno e porta sulle spalle il peso di una città divisa, di una famiglia a pezzi e dei propri errori, come una maledizione. Io è molto onesta, leale, e soffre quando non può proteggere chi ama. È una vera eroina, impossibile da non amare. 

Alcuni temi importanti sono l’amore, la lealtà, la giustizia, la lotta di classe, la disuguaglianza e le violenze perpetrate ai danni del diverso e del più debole. Critica forte nei confronti delle differenze sociali che sono tali perché nessuno è in grado di cancellarle. I protagonisti di questa storia sono umanamente imperfetti, pieni di sfumature e sentono il peso del caos del mondo, avvertendo la necessità di reagire per fare qualcosa. 

Questo romanzo è un retelling, l’ennesimo, sul mondo mitologico greco, ma l’elemento giallo non è sviluppato come avrebbe dovuto essere. Nonostante ciò è una lettura che intriga, e che presenta un mondo sorprendente, dove la politica, la società e le indagini sono gli elementi principali che mostrano una maturità dei personaggi capace di convincere. 

Il mondo è antico e futuristico insieme creando un mix perfetto che sconvolge e avvolge, molto vicino anche alla narrativa popolare. Lo stile è scorrevole, molto fluido, si legge senza intoppi anche se ho avuto la sensazione che alcune questioni non fossero ampiamente risolte. Il sequel è già disponibile in lingua, attendiamo solo l’arrivo in Italia!

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