Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la casa editrice La nave di Teseo, oggi vi parlo di L'amica delle lucertole di Salvatore Niffoi.
l'amica delle lucertole di Salvatore Niffoi Editore: La nave di Teseo Pagine: 144 GENERE: Narrativa contemporanea Prezzo: 9,99€ - 17,00€ Formato: eBook - Cartaceo Data d'uscita: 2025 LINK D'ACQUISTO: ❤︎ VOTO: 🌟🌟🌟🌟
Trama:
Remedia, vent’anni, bella come una statua, intelligente e risoluta, torna dopo molti anni al paese natale in Sardegna, Corunas, “duemilacinquecento anime sparpagliate a caso dalla malasorte”. La ragazza vuole scoprire la verità sulle proprie origini: suo padre, in punto di morte, le ha confessato che la madre Celestina Bonosia è morta suicida e lei potrebbe essere figlia del pittore Menelau Lughentis, un anarchico spagnolo scappato dalla dittatura di Franco nell’entroterra sardo insieme alla moglie Teresa, la maestra di musica che ha portato la passione per la lirica in paese. A Corunas, Remedia ritrova anche Milzino, il figlio di Menelau con cui era cresciuta da bambina: ora finalmente potranno esplorare il legame fortissimo che da sempre li unisce. Nonostante il torpore che sembra accomunare il paese e i suoi abitanti, ciascuno di essi ha un conto in sospeso con il mistero della vita, nella loro memoria si agitano ombre oscure e pericolose che lo sguardo di Remedia è destinato a risvegliare. In una terra dimenticata dal tempo, popolata da maghi, reietti, fantasmi e peccati, Salvatore Niffoi firma un romanzo sul coraggio di inseguire fino in fondo l’amore, e sul dolore che questa libertà, inevitabilmente, porta con sé.
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RECENSIONE
L'amica delle lucertole di Salvatore Niffoi è un romanzo denso di fatti, belli e brutti e di emozioni che hanno la capacità di coinvolgerti fino a renderti parte viva delle vicende. Corunas, il villaggio protagonista della storia, è una creatura di pietra e silenzio, un labirinto di vicoli dove il passato non è sepolto, ma attende come un predatore.
In questo stagno di tempo immobile, il ritorno di Remedia Urriache è la pietra scagliata che increspa la superficie, destinata a scatenare un'onda di marea che travolgerà ogni omertà. La sua non è solo una ricerca delle origini, ma è un affronto alla paura, ai segreti e alle violenze celate nella vita di sua madre Celestina Bonosia.
Una verità che non riguarda solo il singolo ma un'intera comunità.
Una terra arcaica che parla, sussurra e tace mentre dipinge con l'egoismo di chi non chiede mai scusa, le vicende ancestrali a cui viene sottoposta Celestina, amante delle lucertole, spirito libero e passionale la cui esistenza è stata un atto di ribellione contro la soffocante ipocrisia di un mondo patriarcale.
Celestina è un personaggio tragico, uno di quelli così "strambi", assolutamente pazzeschi che ti sfidano fin dalla prima pagina, sì ad amarli o odiarli. Ma c'è qualcosa di puro in lei, di così autentico che il suo legame quasi pagano con la natura, la sua fame d'amore autentico in un matrimonio di convenienza, la trasformano in un bersaglio. È una creatura che non conosce mezze misure, un'anima pulita che, cercando la passione, finisce tra le spire di un amore tossico e possessivo. La sua fine non è un suicidio, ma qualcosa di molto più perverso e devastante, il sacrificio di una libertà femminile che la società non poteva tollerare né perdonare. La sua storia diventa un monito devastante sul prezzo della non conformità. "Celestina Bonosia si era sposata con Martine Urriache più per bisogno che per amore e si era sempre data a lui solo per carità. Lei, fin da bambina, si era abituata ad amare soprattutto le lucertole, ed era cresciuta senza pensare agli uomini e a quello che volevano da lei."
A farle da contrappunto sono gli uomini che hanno segnato il suo destino. Da un lato Martine Urriache, il padre putativo di Remedia, un uomo consumato dal dubbio e dal dolore, la cui devozione religiosa non è riuscita a salvarlo dalla disperazione. Dall'altro, il vero antagonista, Costantino Malupasu, il sindaco-farmacista. La sua figura è un abisso di viltà e narcisismo; non è un malvagio archetipico, ma un uomo mediocre corrotto dal potere, la cui brama per Celestina è solo desiderio di possesso, privo di qualsiasi amore. È un burattino nelle mani del suocero, Don Venanziu Lamentu, vero manovratore occulto, incarnazione di un potere arcaico che esige obbedienza e punisce con la morte. Questi personaggi svelano il tema centrale del romanzo: la violenza del potere che, per proteggere l'onore e la facciata, è disposto a distruggere vite, a falsificare la realtà, a seppellire la verità sotto una coltre di menzogne.
In questo mondo oscuro, l'amore tra Remedia e Milzino Lughentis è l'unica, flebile luce. Il loro legame, nato nell'infanzia e sopravvissuto a una lunga separazione, è un sentimento che dovrebbe restare integro e invece viene ferito continuamente. È un amore messo alla prova dal dubbio più terribile, quello dell'incesto, un'ombra che grava su ogni loro gesto, su ogni sguardo. La loro ricerca della verità è anche una disperata lotta per la legittimità del loro sentimento. Milzino, figlio degli anarchici spagnoli Menelau e Teresa – a loro volta figure di un'alterità artistica e libera in contrasto con la chiusura di Corunas – è un pilastro di forza silenziosa e lealtà. È una creatura che custodisce l'amore e che attende e protegge. "Non siamo più bambini e io devo dirti una cosa che tu già sai. [...] Io mi sono fatto uomo pensando a te, invecchierò pensando a te. Anche se tu non mi vorrai o sposerai un altro, io penserò sempre e solo a te." Insieme, Remedia e Milzino rappresentano una nuova generazione che rifiuta di ereditare le colpe e i silenzi dei padri, che ha il coraggio di guardare in faccia l'orrore per poter finalmente amare alla luce del sole.
L'amica delle lucertole è un'opera che parla senza sconti del peso della memoria e della necessità catartica della verità. L'autore scrive una tragedia sarda che assume contorni universali, esplorando temi come l'identità, la colpa e la redenzione. Il messaggio è potente e inequivocabile: non si può costruire un futuro su fondamenta di menzogne. I segreti, come veleno, corrodono l'anima di un'intera comunità. La liberazione arriva solo attraverso un atto di dolore emotivo.
Una storia che fa sorridere e riflettere, ben scritta, popolosa e popolata da uno stile carnale, fisico, ma pieno di meraviglia, di metafore e di figure retoriche che rendono il linguaggio una melodia lontana e incredibilmente vicina, capace di incantare.
Ma fate attenzione, ciò che è più bello, a volte fa anche tanto male. Più si entra nel vivo della storia, è più si soffre a contatto con i tanti personaggi e i loro vizi, segreti, malefatti. Una storia che parla di anime pure, che si sporcano, ma che sanno anche come rinascere e distaccarsi da un passato cupo e scuro, per conquistare una libertà tutta loro, una libertà vera, dicendo addio a un mondo di fantasmi e accendendo finalmente la luce sul futuro privo di menzogne.
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