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giovedì 22 agosto 2024

Recensione: LE LETTERE A NORA di James Joyce a cura di Andrea Carloni

Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la casa editrice AlterEgo, oggi vi parlo di Le lettere a Nora a cura di Andrea Carloni.

le lettere a nora

di Andrea Carloni
Editore: AlterEgo
Pagine: 176
GENERE: Epistolario
Prezzo: 17,00
Formato: Cartaceo
Data d'uscita: 2024
LINK D'ACQUISTO: ❤︎
VOTO: 🌟🌟🌟🌟 

Trama:
La relazione tra James Joyce e Nora Barnacle iniziò il 16 giugno del 1904, giorno del loro primo appuntamento: una data che oggi coincide con il "Bloomsday", la festività istituita in onore dell'autore irlandese. L'appassionato legame con Nora, destinata a diventare amante, musa e moglie, fu fonte di ispirazione per innumerevoli dettagli descritti nelle opere dello scrittore dublinese. In questo volume viene riportata una selezione della loro corrispondenza; attraverso le missive è possibile ripercorrere alcune tappe di un rapporto intenso e senza tabù. Piccole e grandi gelosie, frammenti di vita condivisa, nostalgie e attese; e l'amore, naturalmente, declinato nelle prospettive che oscillano tra la dimensione eterea e l'erotismo spinto.

RECENSIONE

Le lettere a Nora di James Joyce sono raccolte in questo volume di Andrea Carloni che gestisce un materiale molto potente e pieno di sfaccettature mentre assistiamo, con la lettura, alla caratterizzazione approfondita e intima di due personaggi certamente dalle personalità fluenti e intense, due ribelli, per così dire, un uomo e una donna uniti da una grande passione sia sentimentale che artistica. James e Nora si incontrarono nel 1904, la loro relazione è subito molto concreta, anche se sono costretti alla distanza. 

La corrispondenza epistolare assume le fattezza di una salvezza, perché Nora diventa una vera e propria musa ispiratrice per le opere dell’autore e poi anche un’amica e un’amante appassionata. Attraverso le lettere, scopriamo che tipo di relazione intercorre tra i due; una sorta di mappa attraverso cui è possibile capire come e quando Nora ha influenzato la scrittura del marito, e quanto sia stata davvero importante nella scelta dello stile e delle argomentazioni. 

La vita dello scrittore non è stata per niente facile; ha dovuto affrontare problemi finanziari e la stessa scelta di rapportarsi a Nora ancor prima del matrimonio, intessendo una relazione che ai più appariva scandalosa, è la testimonianza del suo carattere coraggioso e sfrontato. La stessa relazione diventa simbolo della fusione dell’animo di Joyce e di Nora, un uomo e una donna che all’apparenza sembrano molto diversi, in realtà lei è espressione di un modo di amare liberatorio e di un atteggiamento aperto e fresco nei confronti del mondo. 

Un modo di comportarsi assolutamente al di sopra delle convenzioni dell’epoca in quanto donna che non escludono che si mostri radicalmente moderna e senza inibizioni, proprio come Joyce la descrive in queste lettere. La sua figura incarna l’opposizione nemmeno tanto velata nei confronti delle regole sociali dell’epoca così antiche e conformiste, ed è un modo per lo scrittore di criticare la società, la sua oppressione e il suo qualunquismo. Nora è una donna che rimane impressa nella mente perché è tutto ciò che è diverso dalle donne dell’epoca, non ha timore di apparire sbagliata e non condanna la sua relazione come vergognosa solo perché gli altri la considerano tale. 

È interessante leggere di come Joyce la descrive o si rivolge a lei parlandole in termini potenti e descrivendola come una figura di carne e sangue che suscita in lui emozioni non proprio candide, anzi fameliche e carnali. 

Questo libro ci permette di conoscere lo scrittore nel profondo, fornendoci un quadro intimo che non solo parla di amore ma usa questo sentimento per parlare di qualcosa di ancora più universale e complesso: l’arte. 

È un omaggio da parte di Carloni a Joyce che è stato uno scrittore fondamentale per l’epoca e per tutto ciò che è venuto dopo grazie soprattutto a quella sete di libertà che lo ha sempre contraddistinto. 
Le lettere a Nora sono un sorta di specchio attraverso cui possiamo intravedere tutto ciò che passava per la testa a Joyce e come quei dialoghi scritti, spesso passionali e cruenti, dotati di una magia erotica senza tempo, gli siano serviti per plasmare se stesso, e la propria volontà artistica. 
Un viaggio interessante per capire cosa significa fare letteratura senza la letteratura ufficiale.

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