Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la casa editrice Effetto, oggi vi parlo di Ossessione di Antonio Lidonnici.
OSSESSIONE di Antonio Lidonnici Editore: Effetto Pagine: 56 GENERE: Racconto Giallo Prezzo: 10,00€ Formato: Cartaceo Data d'uscita: 2023 LINK D'ACQUISTO: ❤︎ VOTO: 🌟🌟🌟🌟
Trama:
È un anonimo lunedì mattina quando, al primo piano di un anonimo palazzo del centro, viene ritrovato il corpo privo di vita di una giovane donna. Ma l’ordinario s’intreccia a oscuri tormenti e mostra senza censure una realtà malsana, intrisa di vizi e bramosia. Per risolvere questa indagine, l’ispettore Minuti dovrà fare i conti con il buio più ambiguo dei vicoli genovesi, i suoi profumi, le sue tentazioni. Perché le ossessioni, si sa, colpiscono tutti i sensi.
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RECENSIONE
Fin dalle prime righe, il racconto cala il lettore dentro una Genova che oscilla tra l’alta finanza che ignora le crepe della città ‒ la gente ricca che finge di chiudere gli occhi ‒ e l’inferno vero e proprio: droga, prostituzione, spaccio, immigrati senza arte né parte.
È un luogo senza Dio e senza gloria, una città sospesa fra degrado e bellezza, narrata da una voce fuori campo che ammalia, condanna e tenta persino l’impossibile. Questo contrasto potente tra luce e tenebra, tra nobiltà borghese e miseria umana, è il motore emotivo del racconto.
Parla un uomo che ha confessato un omicidio: ha ucciso una donna perché bugiarda.
C’è un sottile filo che lega ossessione e sentimento: un amore malato che sfocia in follia. La confessione iniziale fa emergere una verità potente, brutale, che è insieme rabbia, passione e giudizio morale. L’omicidio non è narrato come un mistero da risolvere, ma come l’epilogo inevitabile di una psiche sconvolta. Nessun colpevole apparente, solo ossessione e autodistruzione.
Lo stile non è minimalista, ma è denso: emozioni raccontate come organi pulsanti, percezioni fisiche che sembrano tangibili. C’è forza e concretezza, niente astrattezze: vedi, senti, tocchi la città e i suoi protagonisti.
I vicoli di Genova diventano un personaggio a sé: nei bar, nei palazzi anonimi del centro, nei sensi — profumo, suono e vista si mescolano. Il bar del padre e della figlia, avvicinati dall’ispettore Minuti, sin dall’inizio trasmette un senso di straniamento: il loro legame e l’inquietudine emergono con descrizioni mirate e precise.
In meno di 60 pagine, l'autore costruisce una trama avvincente con colpi di scena e ritmo serrato. L’ispettore Minuti, che indaga sul cadavere, esplora l’oscurità ambigua dei vicoli, cercando risposte in un labirinto di ossessioni, segreti e menzogne. Il lettore diventa detective, ma pagina dopo pagina capisce che nulla è come sembra.
I temi come il gioco d’azzardo e la ludopatia strutturano la vicenda: il colpevole sembra il vizio ma il bar nasconde un segreto più profondo: l’amore nella sua forma estrema, sentimentale e disperata. Anche la scelta di una prostituta cieca come simbolo è azzeccata: rimanda a una percezione alterata della realtà, a un vedere che è illusione o inganno. È un tocco realistico e drammatico allo stesso tempo.
Nonostante la brevità, il racconto ti coinvolge completamente. L’autore non spreca parole: lascia solo i dettagli essenziali, quelli che servono per sentire le emozioni come pulsazioni corporee. Il lettore viene trasportato dentro la Genova notturna e diurna, nei bar, nelle stanze dove giace il cadavere e dove si annidano i presunti colpevoli. In poche pagine costruisce un mondo palpabile, reale, doloroso.
Antonio Lidonnici dimostra una penna incisiva, capace di condensare in poche pagine atmosfere, personaggi e suspense. Il tessuto narrativo è ricco di ossessioni individuali e collettive, perfettamente incorniciate in una città sospesa tra decadenza e desiderio.
Una Genova che sembra un teatro di luci e ombre, personaggi disturbanti ma affascinanti, la tensione tra finzione e realtà, e soprattutto l’idea che l’amore malato possa giustificare l’irreparabile. La figura della prostituta cieca, l’ombra del bar, il mistero tra padre e figlia, ricreano un affresco umano potente.
In sintesi, Ossessione è un piccolo, ma ottimo esempio di come il giallo possa esplorare territorio emotivo, psicologico e urbano con estetica affilata e coinvolgente. Generoso nei dettagli, breve nell’esecuzione, ma lungo nell’impronta che lascia nel lettore.
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