Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la casa editrice Fanucci, oggi vi parlo del graphic novel intitolato La caduta della casa degli Usher di Edgar Allan Poe con illustrazioni di Antonello Silverini. Un'opera che mette i brividi!
di Edgar Allan Poe e Antonello Silverini Editore: Fanucci Pagine: 96 GENERE: Graphic Novel Prezzo: 14,99€ - 22,00€ Formato: eBook - Cartaceo Data d'uscita: 2023 LINK D'ACQUISTO: ❤︎ VOTO: 🌟🌟🌟🌟🌟
Trama:
Le tenebre, l’orrore, il mistero di Edgar Allan Poe si uniscono all’arte di Antonello Silverini in questo racconto senza tempo, un classico del genere.
Il narratore riceve una lettera dal suo amico di infanzia Roderick Usher, in cui lo supplica di raggiungerlo nella sua dimora di famiglia, la Casa Usher. Viaggia per un giorno intero e appena scorge l’antico edificio, viene invaso da un intenso sentimento di tenebre. Non c’è niente lì che non sia terrificante: la dimora, gli alberi spogli, una profonda pozza d’acqua nera che riflette la casa e il paesaggio, entrambi cupi e minacciosi. L’uomo si persuade che quel luogo sia immerso in un’atmosfera particolare, senza un’affinità con l’aria del cielo, e dal quale si alza un vapore arcano e greve…
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RECENSIONE
La caduta della casa degli Usher di Edgar Allan Poe è uno dei racconti probabilmente più riusciti per quanto riguarda la capacità di sondare l’animo umano e di far emergere tutte le paure sia di chi vive la storia e, ahimè, di chi legge.
Perciò preparatevi a una lettura al di fuori dal comune.
Una lettura che probabilmente vi si insinuerà dentro e vi stringerà il petto facendovi credere di stare per perdere il vostro cuore.
Sì, paura.
È di quella che si tratta.
Lo scopo di Poe è questo: terrorizzare lentamente con una tale inquietudine che all’inizio sembra sospesa esattamente come le nubi che avvolgono la dimora degli Usher.
E, allora, entrate, in questo labirinto fatto di sogni e di incubi. Di speranze e di delusioni. – "In questo luogo di malinconia mi ero proposto di passare alcune settimane."
L’io narrante anonimo, forse lo stesso Poe, riceve una lettera da un suo vecchio amico d’infanzia, Roderick Usher. Va a casa sua e lo trova completamente cambiato. Scopre che vive con la sorella Melinda e che entrambi sono gli ultimi rimasti di una famiglia antichissima.
La bellezza di questa storia e dei disegni realizzati da Antonello Silverini, è l’introspezione psicologica che sta dietro a tutta l’impalcatura narrativa.
È una storia di interiorizzazioni e di sentimenti macabri e gotici che albergano nell’animo dei personaggi e che si manifestano attraverso una sorta di personificazione con la casa. – "Il pallore sepolcrale della sua pelle e il luccichio dell'occhio mi colpirono sopra ogni altra cosa e mi fecero paura."
La vera protagonista.
Proprio quella casa che nella nostra comprensione generale, significa il luogo più sicuro, quello in cui tornare, il luogo familiare e in cui sentirsi amati.
Beh, in questo racconto la casa diventa lo specchio di ciò che siamo dentro, o è il contrario?
La casa è fatiscente, distrutta, ingrigita, mette davvero i brividi, così come il luogo che la ospita, un bosco ombroso e senza fine.
Le sue atmosfere spettrali si confondono con gli animi dei personaggi che via via sembrano perdersi sempre di più. Le illustrazioni servono a questo scopo: rendono visibili i tumulti interiori delle anime messe in gioco.
La famiglia Usher è colpita da una maledizione e lentamente l’orrore prenderà sotto il proprio dominio qualsiasi pensiero o azione dei personaggi rendendo l’atmosfera morbosa e cupa e portando il climax a livelli difficilmente sopportabili.
È la casa che pensa e agisce. Sembra quasi che voglia riflettere e appropriarsi delle vite di chi ci abita rendendole morte anche se sono ancora in vita.
Questo è uno dei racconti più angoscianti che io abbia letto, sono onesta.
Non vengo qui a raccontarvi frottole.
Va letto se amate veramente certe atmosfere altrimenti non se ne esce.
È di una potenza suggestiva che intrappola e soffoca.
I disegni accentuano il clima orrorifico e rendono palpabili certi drammi interiori che scavano dentro fino a che non trovano quello che cercano: le vostre paure.
Le mettono a nudo e ci ridono sopra.
È talmente realistico che si è pensato persino che potesse ispirarsi a una storia vera.
In ogni caso è permeato di profonda malinconia, di tristezza, di abbandono e di distruzione. – "Capii che era uno schiavo che soggiaceva a una specie di terrore del tutto irragionevole."
Lo stile usato dall’autore è inteso proprio a far sì che la casa appaia come un essere senziente e le sue finestre siano come occhiaie vuote, riflesso diretto della malattia del suo padrone.
Molti riconoscono nell’io narrante lo stesso Poe che racconta la sua stessa malattia e la probabile follia.
Qualunque sia la verità, questo racconto resta uno dei più pazzeschi mai scritti a tal punto che nel 2022, il regista Micheal Flanaghan ha terminato di girare una serie TV per Netflix, intitolata proprio La caduta della casa degli Usher. Un omaggio ai racconti del grande maestro della letteratura fantastica e gotica di tutti i tempi.
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