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lunedì 2 ottobre 2023

Recensione: LA DECISIONE di Karine Tuil

Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la casa editrice La nave di Teseo che mi ha proposto questa lettura, oggi vi parlo di La decisione di Karine Tuil, un'autrice che avevo già letto e che ho adorato.

la decisione

di Karine Tuil
Editore: La nave di Teseo
Pagine: 257
GENERE: Narrativa contemporanea
Prezzo: 11,99€ - 20,00
Formato: eBook - Cartaceo
Data d'uscita: 2023
LINK D'ACQUISTO: ❤︎
VOTO: 🌟🌟🌟🌟🌟 

Trama:
Parigi, maggio 2016. In un’ala blindata del Palazzo di giustizia, il giudice Alma Revel deve pronunciarsi sulla sorte di un giovane sospettato di essersi unito allo stato islamico in Siria. Abdeljalil Kacem è nato in Francia da genitori algerini, ha vent’anni, si è sposato con Sonia, una ragazza di origini portoghesi convertitasi all’islam, e con lei è andato in Siria. Pochi mesi dopo tornano in Francia dove vengono arrestati. Entrambi ammettono di aver sbagliato e giurano che sono scappati dopo essersi resi conto della brutalità dello stato islamico e perché lì, per loro e per il figlio che stava per nascere, non c’era posto. Chiedono solo di poter ricominciare la loro vita insieme. Tocca ad Alma, e al suo collega François Vasseur, decidere se Kacem dice il vero e può uscire di prigione o se, invece, li sta manipolando. A questo dilemma professionale se ne aggiunge un altro, più intimo: sposata da oltre vent’anni con uno scrittore di successo ormai finito nel dimenticatoio, Alma da pochi mesi intrattiene una relazione con l’avvocato che rappresenta l’imputato. Tra ragione, diritto, dubbi e sentimento, le sue scelte rischiano di sconvolgere la sua vita e quella della Francia. Karine Tuil ci porta, passando per le battaglie della giustizia contro il terrorismo, nel cuore dell’animo umano, nei suoi recessi più oscuri, nelle sue indecisioni e contraddizioni, consegnandoci un’acuta quanto avvincente analisi della nostra contemporaneità e mettendoci di fronte alla violenza di cui è capace l’essere umano, ma anche alla bellezza e alla speranza per le quali sa mettersi in gioco.

RECENSIONE

La decisione è un romanzo che pone i riflettori su una situazione tragica e attuale: il terrorismo. 
La protagonista è Alma, un giudice antiterrorismo che deve occuparsi di un caso davvero difficile: quello di una coppia di ragazzi che decide di lasciare la Francia e di andare nella Siria islamica. La coppia viene accusata di essersi arruolata nell’Isis e di voler aderire ai loro precetti. Viene arrestata ma ci sono solo sospetti a loro carico, messaggi, conversazioni, e nessuna prova definitiva che li possa davvero incriminare. – "È brutto essere puniti, ma è inglorioso punire."

Il titolo del libro rispecchia il tema principale, ossia prendere una decisione importante per tutte le persone coinvolte, per la Francia stessa e per il mondo che guarda. Un tema attualissimo che si unisce a un altro elemento fondamentale: la vita privata di Alma. Sposata da tanti anni con uno scrittore che ormai non ha più successo come una volta, madre di tre figli, da tempo intrattiene una relazione con un avvocato. Un uomo pieno di sé, dal quale sa benissimo che dovrebbe stare lontano, eppure è innamorata e non riesce a prendere le distanze. La situazione si complica quando il suo amante diventa il difensore della coppia accusata. 

La storia mette in luce diversi aspetti della vita di una donna che sull’orlo dei cinquant’anni comincia a rivedere tutta la sua vita e a farsi tante domande sia su ciò che succede intorno a lei che nella sua vita privata. La narrazione è strutturata attraverso il racconto in prima persona della vita di Alma e la presenza di capitoli dedicati agli interrogatori della coppia accusata e di chi la circonda. 

Un ritmo incalzante che parte lentamente, ma che diventa via via più intenso, quando le varie decisioni che devono essere prese si avvicinano al punto di non ritorno. Alma è un po’ tutte noi. Una donna, una madre, una moglie, un giudice, ed è facile rivedersi in lei, nelle sue speranze, nei suoi desideri e nei suoi dubbi. È un essere umano, non è infallibile. Spesso la notte non dorme perchè ciò che vede, che sente, la turba a tal punto da non farle trovare riposo. Su di lei grava uno stress terribile perchè avere a che fare con fatti così tragici è devastante. Soprattutto quando devi spiegare le tue ragioni alle famiglie di tutte quelle persone che hanno perso la vita per atti terroristici che apparentemente non hanno ragione di esistere. 
– "La nostra angoscia era di non aver arrestato qualcuno che era passato all'atto."

Uno stile che cattura fin dalle prime pagine, inquieto, tagliente, pieno di intensità, che è anche un mix tra un racconto dettagliato degli eventi e uno sprofondare nella psiche umana e in quel gioco maledetto tra menzogna e verità. 
Gli accusati sono davvero colpevoli? Alma non lo sa, come può saperlo? Eppure è obbligata a prendere una decisione che va oltre le sue stesse capacità di giudizio. Non è una donna che sta vivendo un momento facile. Sta decidendo anche della sua vita, del suo matrimonio, dei suoi figli. 

Leggere questo libro significa rimanere con il fiato sospeso fino alla fine. Significa chiedersi se è davvero giusto tutto quello che viene fatto e fino a che punto si possa sopportare un tale compito e una così delirante tensione. I nervi di Alma sono costantemente messi alla prova e sembra che per lei non ci sia via d’uscita perchè a un certo punto, quella situazione sembrerà soffocarla fino a non farla respirare più. Alma è comunque una donna che non si tira indietro davanti alle difficoltà, altrimenti non avrebbe mai potuto fare un lavoro del genere. Che poi smette di essere un lavoro nel momento in cui la tua moralità prende il sopravvento. Ma come gestire entrambe le cose? Come fare a non perdere la lucidità? Le emozioni, spesso, diventano un fiume in piena, e ti fanno deragliare, strappandoti via quel controllo che cerchi di mantenere con tanta fatica. 

Un viaggio dentro la mente umana attraverso i fatti più attuali e più tragici che abbiamo vissuto negli ultimi anni. Un viaggio che ti cambia e ti lascia con un po’ di amaro in bocca. Perchè capisci che il mondo di oggi è definito da troppa violenza e da poco amore. Per se stessi, per il mondo, per gli altri. Menzogne su menzogne ci conducono spesso a un bivio oltre il quale non è sempre facile andare. 

L’autrice dimostra di essere molto brava a coinvolgere il lettore, a farlo empatizzare. La sua scrittura non lascia mai indifferenti, ti fa battere qualcosa dentro, ti agita, ti inquieta, ti fa disperare e ti apre gli occhi perchè riesci a guardare oltre quello che conosci e a farti un’idea tua. La morte che Alma vive ogni giorno sulla pelle la deforma, la strazia, la trasforma, la sua identità sociale cambia ogni volta sempre di più, perché davanti a eventi come questo non sarai la stessa, mai più.  – "Fare il giudice vi immerge negli abissi della natura umana."

La decisione è un romanzo che lascia il segno, che ti mette alla prova e che ti fa gareggiare con la tua stessa coscienza. Alla chiusura del libro ti chiedi se tu avresti quegli stessi sensi colpa, se avresti la forza di portare avanti una missione così importante. Domande significative che un libro dovrebbe scaturire dentro di te quando la lettura ti porta a confrontarti con il resto e a fare un passo in avanti verso quella maturazione che ti conduce a una visione più completa della vita e della sua doppia faccia: bella o brutta che sia. 

Consigliato a chi non ha paura di fronteggiare – anche e soprattutto – quello che non puoi cambiare, comprendere fino in fondo, o accettare. 
Stomaco forte, nervi saldi, e tanto amore. 
Per la giustizia, per la tua patria, per te stessa. 
E per quel mondo che vuoi difendere a tutti i costi.
"Nella vita non c'è nulla da temere, tutto è da capire. Ma talvolta non si capisce nulla."
Touchè.

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