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mercoledì 8 gennaio 2025

Recensione: L'ULTIMA ORA TRA I MONDI di Melissa Caruso

Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la casa editrice Fazi, oggi vi parlo di L'ultima ora tra i mondi di Melissa Caruso.

l'ultima ora tra i mondi

di Melissa Caruso
Editore: Fazi
Pagine: 471
GENERE: Fantasy Romance
Prezzo: 9,99€ - 19,00
Formato: eBook - Cartaceo
Data d'uscita: 2024
LINK D'ACQUISTO: ❤︎
VOTO: 🌟🌟🌟🌟 

Trama:
È la vigilia del nuovo anno e, dopo settimane passate in casa con la figlia appena nata, Kembral Thorne, membro in congedo della gilda dei Segugi, si prende una serata libera per andare a uno sfarzoso ballo, a cui parteciperanno tutte le personalità più in vista della città di Acantis. Nonostante la stanchezza per le notti insonni, Kem tenta di godersi la festa e di ignorare la presenza di Rika, attraente spia dagli occhi grigi e penetranti e sua acerrima nemica. Quando però gli invitati iniziano a morire e i rintocchi di un antico orologio a pendolo fanno precipitare la realtà Alfa in una serie di dimensioni parallele sconosciute e pericolose, Kem sarà costretta a prendere in mano la situazione. E per salvare la città dall’imminente catastrofe e sconfiggere lo spaventoso cavaliere dagli occhi d’argento dovrà contare proprio sull’aiuto di Rika. Con il ritmo incalzante di una spy story, in L’ultima ora tra i mondi Melissa Caruso ci trascina tra inquietanti mondi paralleli e sontuosi balli dalle atmosfere vittoriane, costruendo un meccanismo diabolico e misterioso che terrà il lettore incollato fino all’ultima pagina.

RECENSIONE

La protagonista di L'ultima ora tra i mondi di Melissa Caruso è Kembral Thorne, una donna che incarna il dilemma moderno: il bilanciamento tra lavoro e famiglia. Ma questa non è solo la storia di una madre che cerca di tornare in azione; è il racconto di una persona che cerca di riconciliarsi con se stessa in un mondo che richiede sempre di essere qualcun altro. 

La maternità di Kem non è un elemento narrativo superfluo o sentimentale, ma un motore emotivo che amplifica ogni scelta e ogni rischio. Ogni passo falso potrebbe costarle non solo la vita, ma il futuro della sua bambina. La sua fragilità, nascosta sotto un’apparente forza, rende la sua lotta profondamente umana, mentre il conflitto con Rika, sua nemica, donna ambigua e magnetica, offre una sottotrama di contrasti emotivi e morali che tengono il lettore con il fiato sospeso. 

Gli Echoes, questi riflessi frammentati e contorti della realtà, non sono solo una trovata narrativa, ma fungono da specchio tematico della storia: così come i mondi si sovrappongono e si spezzano, anche i personaggi vivono in fratture interiori. Kem è divisa tra dovere e desiderio, Rika tra onestà e inganno, la stessa Acantis tra la stabilità politica e il caos imminente. L’autrice costruisce un mondo che affascina e inquieta in egual misura. Le descrizioni degli Echoes, così vivide e surreali, catturano l’immaginazione, rendendo credibile un’idea che altrimenti potrebbe sembrare astratta. 

L’orologio antico con le sue lancette minacciose e il veleno proveniente dagli Echoes sono simboli potenti di una realtà che non è mai del tutto sotto controllo. La festa, teatro degli eventi principali, è un microcosmo che rappresenta tutto: ambizione, inganno, vulnerabilità e lotta per il potere. La narrazione si sviluppa in tempo quasi reale, con una tensione che cresce a ogni pagina. Il veleno che si diffonde tra gli invitati non è solo una minaccia fisica, ma un’incarnazione del disordine che permea il mondo di Acantis. 

Il contesto sociale e politico è centrale nella narrazione. La città in cui si svolge la storia, è un luogo vibrante ma diviso: ci sono le élite politiche, i mercanti, e le gilde, che operano in un delicato equilibrio di potere. Questo scenario riflette una società complessa, dove ogni azione ha ripercussioni su scala maggiore. La tensione tra le gilde (ad esempio, gli Hounds e i Cats) e le autorità cittadine sottolinea il tema del controllo: chi realmente governa? Le persone che detengono il potere politico o le gilde, che controllano i segreti della magia e degli Echoes? 

E qui Melissa Caruso dimostra la sua maestria narrativa: non c’è mai un momento di tregua. Anche i dialoghi più leggeri sono impregnati di sottotesti e conflitti latenti. La tempistica è serrata ma mai affrettata, e ogni scena si intreccia perfettamente con la successiva, come un orologio che segna il tempo prima della catastrofe. 

La scrittura è un’arma a doppio taglio: sa essere poetica e brutale, delicata e devastante. La scelta della prima persona attraverso Kem dà al lettore un accesso diretto al suo mondo interiore, amplificando la tensione e l’empatia. Ma è nei dialoghi che l’autrice brilla davvero: sono taglienti, ironici e pieni di carattere, rivelando quanto i personaggi siano vivi e complessi. Le descrizioni degli ambienti sono altrettanto efficaci: non eccessive, ma abbastanza evocative da far immergere il lettore. Che si tratti di un’antica sala da ballo o di un Echo surreale, ogni dettaglio è scelto con cura. 

L’ultima ora tra i mondi non è solo un fantasy avvincente; è una riflessione sul nostro rapporto con il potere, le responsabilità e le scelte che ci definiscono. Attraverso gli occhi di Kem, il lettore è invitato a porsi domande: cosa siamo disposti a sacrificare per le persone che amiamo? Fino a che punto possiamo spingerci per proteggere ciò che ci è caro? E, soprattutto, come possiamo rimanere fedeli a noi stessi in un mondo che ci spinge a frammentarci? 

È un romanzo che combina intrighi politici, worldbuilding mozzafiato e personaggi fin troppo umani. Non solo intrattiene, ma lascia un segno, spingendo il lettore a riflettere e a desiderare di più. Con un inizio così potente, Melissa Caruso ha posto le basi per una serie che promette di essere indimenticabile. Un romanzo per chi ama il fantasy intelligente, pieno di cuore e significato. Se amate le storie che vi tengono svegli la notte, a domandarvi cosa accadrà dopo, questo è il libro che fa per voi.

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