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venerdì 9 maggio 2025

Recensione: FORGED BY MAGIC di Jenna Wolfhart

Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la casa editrice Neon Libri, oggi vi parlo di Forged by magic di Jenna Wolfheart.

forged by magic

di Jenna Wolfheart
Editore: Neon Libri
Pagine: 320
GENERE: Fantasy Romance
Prezzo: 9,99€ - 16,70
Formato: eBook - Cartaceo
Data d'uscita: 2025
LINK D'ACQUISTO: ❤︎
VOTO: 🌟🌟🌟🌟 

Trama:
Imprigionata in una torre dall’imperatore che ha conquistato la sua terra natia, Daella desidera disperatamente fuggire. Il suo destino prende una piega inaspettata quando l’imperatore le propone un accordo. Per guadagnarsi la libertà, Daella dovrà recarsi sulle misteriose Isole Leggendarie e rintracciare chi traffica con la magia proibita dei draghi. Per colpa di un naufragio, Daella finisce sull’isola sbagliata e si ritrova faccia a faccia con Rivelin, il fabbro del villaggio, un elfo, che si offre di ospitarla. Daella capisce subito che Rivelin nasconde un segreto – forse addirittura trattarsi quella stessa magia che le è stato ordinato di cercare, la chiave della sua tanto agognata libertà. Ma, tra un battibecco e l’altro, nel suo cuore si accende un sentimento mai provato prima… Daella si ritrova a un bivio: sceglierà la libertà dal malvagio imperatore o i desideri del suo cuore?

RECENSIONE

Forged by magic è un romanzo che ti rapisce con la promessa di una semplice avventura e ti lascia con le ossa rotte e il cuore pieno di speranza. Jenna Wolfhart firma una storia che è molto più di un enemies-to-lovers o di un “viaggio dell’eroina”: è una riflessione intima e ribelle sulla libertà, sull’identità, sull’amore come atto di coraggio e disobbedienza. 

Daella è tutto ciò che non ci si aspetta da un’eroina fantasy: è una mezz’orchessa, una sopravvissuta, un’ex assassina imperiale tenuta in vita da una scheggia di ghiaccio conficcata nel fianco. La sua voce narrante è sarcastica, tagliente, spesso autoironica, ma nasconde un dolore sordo, una fame antica di libertà e appartenenza. La sua evoluzione psicologica è autentica, profonda e lacerante: da arma dell’Imperatore a donna che rifiuta di uccidere, anche a costo della propria vita. Il suo percorso è un inno al libero arbitrio, un grido sottile contro ogni forma di dominio e controllo. 

Accanto a lei, Rivelin, il fabbro elfico con il cuore murato e il passato da Draugr, i discendenti della proibita magia dei draghi. Lungi dall’essere il tipico love interest oscuro e tormentato, Rivelin è intenso, razionale, feroce quando serve, ma anche sorprendentemente vulnerabile. Non salva Daella. La rispetta, la sfida, e infine sceglie di starle accanto. Il loro rapporto cresce con una lentezza credibile, fatta di sguardi ostili, battute affilate, momenti sospesi, in una danza narrativa che alterna attrito e affinità con sapiente equilibrio. 

L’asse portante del romanzo non è la guerra, né la conquista, né il trionfo del bene sul male. È la scelta di essere liberi, anche quando non si ha più niente. È il rifiuto della violenza, l’abbandono della vendetta in favore della giustizia. E questo è potente. Il lettore viene trascinato nel dilemma morale di Daella: tornare all’imperatore con i segreti scoperti e salvarsi, o proteggere ciò che ha imparato ad amare, rischiando tutto. 

Le Isole Leggendarie — o semplicemente “le Isole”, come le chiamano gli abitanti — non sono solo un’ambientazione, sono una visione alternativa di società: inclusiva, armonica, pacifica, viva. I villaggi immersi nei glicini, le locande piene di fiori, le forge che respirano magia elementale, tutto concorre a una dimensione visiva e sensoriale che parla di equilibrio con la natura e tra i popoli. Questo mondo rappresenta ciò che Fafnir non è più, ciò che forse nessuna società conquistata da Isveig potrà mai più essere: libera. 

L’autrice non scrive un semplice fantasy romantico. I temi che esplora sono complessi, politici, esistenziali. 
Identità e razza: Daella è l’emblema della marginalità razziale, della non appartenenza, della sopravvivenza silenziosa di chi è sempre “altro”. 
Trauma e resilienza: i personaggi agiscono spinti da cicatrici, non da cliché. Nessuna scelta è priva di peso. 
Magia e potere: la magia dei draghi diventa metafora della creatività incontrollabile, della paura dell’irrazionale e del bisogno umano di dominare ciò che non capisce. 
Amore come guarigione reciproca: l’amore tra Daella e Rivelin è tutto fuorché salvifico. È reale, lento, imperfetto. Si costruisce con il rispetto, non con l’idealizzazione. 
Utopia possibile: i Giochi del Solstizio, anziché essere uno strumento di morte, diventano una celebrazione della cooperazione. È un fantasy che immagina un futuro migliore, non solo una fuga nel passato. 

Lo stile di Jenna Wolfhart è scorrevole, moderno, tagliente e profondamente empatico. Alterna introspezione a dialoghi brillanti, mantiene alto il ritmo narrativo senza sacrificare l’intimità emotiva. La narrazione in prima persona (punto di vista alternato tra Daella e Rivelin) consente al lettore di entrare sotto la pelle dei protagonisti, di condividere dubbi, desideri, rabbia e senso di colpa. È uno stile che si adatta perfettamente al romantic fantasy contemporaneo: emotivo ma non patetico, sexy ma non gratuito, dolente ma non disperato. 

Forged by Magic è un perfetto esempio di Romantic Fantasy enemies-to-lovers con elementi low fantasy e soft political intrigue. 
Tra i tropes presenti: 
- Enemies to lovers. 
- Forced proximity (sottile ma presente). 
- Small town fantasy vibes (il villaggio di Wyndale è quasi un personaggio). 
- Found family. 
- Magical competition (i Giochi del Solstizio d’Estate). 
- Grumpy/sunshine invertito (lei è la grumpy, lui il sarcastico chiuso). 
- Trauma bonding. 
- “Touch her and die” energy. 
Ma, a differenza di molti romanzi simili, l’autrice non si limita a usarli: li scardina, li approfondisce, li riempie di conseguenze emotive reali. 

Forged by Magic è una lettura che accarezza e colpisce. È per chi cerca avventura, ma non vuole rinunciare alla verità delle emozioni. È per chi ama i mondi fantastici, ma pretende che siano costruiti con cura, coerenza e speranza. È un romanzo che parla di traumi e scelte, di confini e sconfinamenti, di amore e perdono. 
Daella e Rivelin rimarranno con voi. 
Non solo perché vi faranno sorridere, arrabbiare e sospirare, ma perché vi ricorderanno che la libertà è sempre una fiamma che si accende dentro. 
E chi osa proteggerla, è già un eroe.

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