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giovedì 4 gennaio 2024

Recensione: IL RE DELLE VOLPI di Fiore Manni

Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la casa editrice Rizzoli, oggi vi parlo dell'ultimo libro di Fiore Manni, dal titolo Il re delle volpi.

il re delle volpi

di Fiore Manni
Editore: Rizzoli
Pagine: 492
GENERE: Fantasy/Young Adult
Prezzo: 7,99€ - 17,50
Formato: eBook - Cartaceo
Data d'uscita: 2023
LINK D'ACQUISTO: ❤︎
VOTO: 🌟🌟🌟🌟 

Trama:
Il giorno del suo diciottesimo compleanno, Marian ha ben poco da festeggiare: la madre l'ha promessa in sposa al detestabile Carl Lawrence, e a lei non resta che ubbidire. È proprio nella residenza di campagna del futuro marito che la ragazza incontra una volpe nascosta in un cespuglio. Incredibile ma vero, la volpe le parla. Si chiama Macbeth, e la fa una promessa: se Marian lo aiuterà a tornare a Faerie, il Re delle Volpi in cambio esaudirà qualsiasi suo desiderio. Marian, che per tutta la vita non ha fatto altro che subire le decisioni altrui, non ha dubbi. Questa è l'occasione che ha sempre sognato per rivendicare la sua libertà! Appena varcato il passaggio tra l'Altrove e il mondo di Faerie, però, scopre di essersi cacciata in un mare di guai e che Aleister, il Re delle Volpi, non è esattamente come se lo era immaginato. In compagnia del viziatissimo (ma affascinante) re, Marian dovrà sfuggire a fate vendicative, introdursi nel labirinto sotterraneo dei nani, difendersi da frotte di goblin e da mostri feroci. Ma soprattutto, per la prima volta, dovrà imparare a far sentire la propria voce. Una storia di magia, amore e crescita personale, che ci riporta alle atmosfere dei romanzi di Jane Austen e di Diana Wynne Jones.

RECENSIONE

Il re delle volpi è un fantasy dalla copertina che ti colpisce subito. Adoro i toni autunnali e come non potevo innamorarmi all’istante di questa copertina così bella? Ma non c’è solo quella. 

Abbiamo una protagonista, Marian, che il giorno del suo diciottesimo compleanno, scopre che i genitori vogliono farle sposare un uomo che non ama. Lei non ci sta e quando nel bosco incontra Macbeth, una piccola volpe parlante, le cose cambiano di punto in bianco. 

Macbeth le propone un patto: se lo aiuterà a tornare nel suo regno, il re delle volpi esaudirà ogni suo desiderio. Marian decide subito di buttarsi in quella nuova avventura. Per troppo tempo ha fatto solo quello che le suggerivano gli altri, senza mai far sentire la propria voce, quindi, vede questa occasione come una possibilità per crescere e per imporre il proprio volere, fregandosene di tutto il resto. 

Quando giunge nel nuovo regno, niente è come si aspettava. Il re delle volpi, Aleister, è un sovrano che pratica la magia, ma il suo peggior difetto non è la sua alterigia, bensì la miriade di vizi che lo contraddistinguono e una mania di protagonismo senza pari. All’apparenza, questa storia potrebbe sembrare adatta a un popolo di fanciulli di tenera età, ma la sorpresa, invece, è che è gradevolissimo leggerlo perchè la caratteristica che lo contraddistingue è sicuramente la capacità di coinvolgere fin dalle prime pagine. 

Si entra subito in empatia con Marian. È una ragazza giovane, a volte emerge anche troppo la sua ingenuità, ma ciò che salta all’occhio è la sua voglia di migliorare, di crescere, di superare i propri limiti e di mostrare una voce propria, anche in un mondo che non è pronto ad ascoltarla. L’ambientazione è ben delineata e sapete quanto questo sia importante in un fantasy di tutto rispetto, e ci sono notevoli riferimenti alle opere di Jane Austen e di Diana Wynne Jones. 

Non mancano le lotte, i sotterfugi, le discussioni e sopratutto le creature fantastiche e mostruose che popolano questo mondo nel quale Marian deve affermare se stessa e difendere la propria identità. Certo, non è facile farlo con un personaggio come Alesteir che sembra metterle continuamente i bastoni tra le ruote. Non a caso, per buona parte della storia, Marian lo odierà per poi finire a innamorarsene. Un classico? Può darsi, ma non è tutto. 

L’autrice, con uno stile semplice ma evocativo e pregnante, riesce a far breccia nel cuore di chi legge raccontando una storia piena di mistero, di personaggi che lasciano il segno e di crescita personale che riguarda un po’ tutti. Ci sono molti aspetti di Aleister o di altri protagonisti che ricordano inevitabilmente altri personaggi di altre storie ben più famose, ma è chiaro che l’autrice ha letto quelle storie e ha preso spunto da quei mondi per creare il suo. In alcuni momenti è stato come tornare a casa, con un’atmosfera familiare e calorosa, in altre, come durante gli scontri o i momenti più bui del racconto, mi è sembrato di vivere una realtà alternativa dove tutto era inaspettato e per questo sempre più struggente. 

Un romanzo poetico e delicato, una storia che seppur non completamente originale, colpisce per la sua sincera perseveranza nel narrare una vicenda non comune ma dai risvolti eccezionalmente umani. Il cattivo della situazione, Negromante, rimarrà cattivo fino alla fine, proprio come piace a me, avvalorando la sensazione che questa storia abbia molto da dire, in relazione a chi la legge e la fa sua. 

Una storia che si apre a mille prospettive e ad altrettante interpretazioni, che sembra essere stata scritta per tormentarti con magie oscure, mostri che tentano di rubarti l’anima, creature che vogliono ucciderti con spade di tenebra, ma che al contempo, sembra volerti anche donare una carezza e cullarti in un mondo che dell’oscurità non si fa vanto, ma punto di partenza per un futuro radioso e raggiungibile. 

Insomma, una storia che ha vibes di fiabe antiche e che ti conduce su un sentiero che ti sembra di conoscere ma che potrebbe lasciarti a bocca aperta. 
Dai.
Entra nel bosco. 
E scopri cosa Macbeth ha in serbo per te.

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