Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la casa editrice Fox&Sparrows, oggi vi parlo di Giornotempo nei notticampi di Targiom Aiogi.
giornotempo nei notticampi di Targiom Aiogi Editore: Fox&Sparrows Pagine: 472 GENERE: Dark Fantasy Prezzo: 22,00€ Formato: eBook - Cartaceo Data d'uscita: 2025 LINK D'ACQUISTO: ❤︎ VOTO: 🌟🌟🌟🌟
Trama:
Mr. Pampin sorride, affabile e imperscrutabile. Ma di una cosa è certo: mai restare nei Notticampi quando arriva l’alba. Licia, Maddy e Nat hanno trovato chiavi che non dovrebbero esistere. Hanno aperto porte che nessuno vede. Ora sono dentro un parco divertimenti che brilla come un sogno ma inquieta come un incubo. Pampin, gentiluomo dalla testa a lecca-lecca, li guida tra giostre infinite, leccornie incredibili e strade impossibili. Ma c’è qualcosa che non dice. Qualcosa che si nasconde sotto la vernice luccicante del divertimento notturno degli adulti. Le chiavi sono sparite. Le regole stanno cambiando. E nei Notticampi perdere significa restare. Gira la chiave. Ma ricordati la strada per tornare.
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RECENSIONE
Questa è una di quelle letture che ti restano addosso, come lo zucchero filato appiccicato alle dita, ma con un retrogusto amaro, quasi metallico. Se cercate una favola confortante, Giornotempo nei notticampi di Targiom Aiogi non fa per voi.
Se cercate un libro che vi afferri e vi trascini in un incubo meraviglioso e scintillante, allora benvenuti.
Sapevo che questo libro mi avrebbe inquietata fin dalla premessa, ma non ero pronta a quanto profondamente mi avrebbe colpita. Targiom Aiogi ha costruito un'architettura onirica che è, al tempo stesso, un sogno d'infanzia e un'allegoria adulta spaventosamente lucida.
Il vero protagonista del libro non sono (solo) i ragazzi: è il Notticampo.
Questo non è il solito "mondo magico". È un parco divertimenti che esiste solo nel buio, un luogo di tentazioni infinite, giostre che sfidano la gravità e dolciumi incredibili. L'autore lo descrive con uno stile sensoriale: quasi senti l'odore stucchevole dei popcorn, vedi le luci al neon che pulsano come vene, e percepisci il brivido sbagliato nell'aria.
È un'atmosfera che omaggia palesemente Ray Bradbury (Il popolo dell'autunno), ma con un'iniezione di weird moderno alla Neil Gaiman. È un luogo che "brilla come un sogno ma inquieta come un incubo", e questa dualità è gestita molto bene. È la sensazione di essere a una festa bellissima sapendo che, da un momento all'altro, le maschere cadranno rivelando l'orrore.
La trama è un meccanismo a orologeria perfetto. Tre ragazzi, Licia, Maddy e Nat, trovano chiavi che non dovrebbero esistere. La curiosità, quel motore potentissimo dell'infanzia, li spinge ad aprire porte che nessuno vede.
Ciò che colpisce è che l'ingresso nel Notticampo non è un incidente; è una scelta. Una scelta che, come lettori, facciamo insieme a loro.
Il conflitto è chiaro fin da subito, inciso nella natura stessa del luogo: mai restare nei Notticampi quando arriva l'alba. La tensione non deriva da un mostro che li insegue (non solo, almeno), ma dalla clessidra che scorre. Il Notticampo è una trappola di melassa: più ti diverti, più affondi. Le chiavi spariscono, le regole cambiano e l'ansia cresce pagina dopo pagina. I tre protagonisti rappresentano sfaccettature diverse della curiosità e della vulnerabilità. Sono credibili nella loro voglia di fuggire dalla noia del "Giornotempo" per la meraviglia del "Notticampo". Sono i nostri occhi, e la loro paura crescente diventa la nostra.
Ma parliamo di Pampin.
Che personaggio meraviglioso e terrificante. Il "gentiluomo dalla testa a lecca-lecca" è il Caronte di questo inferno scintillante. È affabile, è la guida perfetta, è l'incarnazione della promessa del parco. Ma sotto i suoi modi impeccabili, si sente il vuoto. Pampin non è semplicemente "cattivo"; è peggio. È l'inganno reso cortese. È la voce suadente che ti dice "ancora un giro, cosa vuoi che succeda?"
Qui il libro smette di essere "per ragazzi" e diventa una riflessione potente per tutti.
Giornotempo nei Notticampi è, a mio avviso, una potentissima metafora della dipendenza e della fuga dalla realtà.
Il Notticampo è il "divertimento notturno degli adulti" menzionato nella sinossi. È l'illusione che la notte possa risolvere i problemi del giorno. È la ricerca dello sballo facile, della meraviglia artificiale, che però chiede un prezzo altissimo: la tua stessa essenza.
"Perdere significa restare" non è solo una regola del gioco, è il messaggio centrale del libro. Perdersi nel Notticampo significa dimenticare chi eri nel "Giornotempo", finché l'alba (la realtà) non può più toccarti, e tu diventi parte dell'attrazione, vuoto e scintillante. È un monito durissimo contro il fascino delle illusioni facili.
Lo stile è immersivo, visivo (non a caso l'autore sviluppa videogiochi) e capace di creare un'ansia sottile, strisciante.
Giornotempo nei Notticampi è un libro che ti culla con la promessa di un sogno e poi, lentamente, stringe la presa. È un dark fantasy davvero intrigante, che usa gli stilemi del fantastico per raccontare la fragilità umana di fronte alla tentazione.
Se amate le atmosfere di Coraline, le stranezze di Alice nel Paese delle Meraviglie e l'inquietudine di Something Wicked This Way Comes, questo romanzo è una lettura obbligata.

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