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lunedì 24 luglio 2023

Recensione: CIELI IN FIAMME di Mattia Insolia

Buongiorno! Oggi vi parlo del romanzo di Mattia Insolia, dal titolo Cieli in fiamme, edito Mondadori.

cieli in fiamme

di Mattia Insolia
Editore: Mondadori
Pagine: 276
GENERE: Narrativa contemporanea
Prezzo: 9,99€ - 18,50
Formato: eBook - Cartaceo
Data d'uscita: 2023
LINK D'ACQUISTO: ❤︎
VOTO: 🌟🌟🌟🌟🌟 

Trama:
Chi è la persona che ogni mattina incontriamo allo specchio? Quanto ci riconosciamo nel nostro sguardo e quanto ci vorremmo diversi da come siamo? Nel 2019 Niccolò ha diciotto anni e una storia famigliare complicata, per lui è impossibile non scorgere sul proprio volto le tracce del passato dei genitori. L'arroganza e la crudeltà con cui agisce lo aiutano a sentirsi libero, ma forse non fanno che spingerlo sempre più in un destino già scritto: quello del padre, Riccardo. Riccardo ha trentasei anni ed è un uomo al capolinea che vorrebbe il perdono del figlio. In auto, i due andranno verso Sud, verso Camporotondo, dove tutto ha avuto inizio diciannove anni prima. Lungo la strada Niccolò cercherà il significato del proprio passato, Riccardo la redenzione. Estate 2000: Teresa è un'adolescente che vive male, soffocata tra una madre incattivita dall'infelicità, un padre depresso e coetanee alle quali crede di doversi uniformare pur sentendosi lontana dai loro interessi e desideri. Quando, in vacanza a Camporotondo coi genitori, incontra Riccardo, diciottenne bellissimo e feroce, capisce che lui sarà il suo salvatore e insieme il suo carnefice. Cieli in fiamme è un romanzo potente, in cui la generazione dei figli guarda i genitori e li scopre inadeguati, adolescenti loro stessi, una visione dura ma nient'affatto priva di pietas. Pur così giovane, Mattia Insolia ha una poetica, la determinazione di esplorare la confusione, le contraddizioni, il furore, la vitalità di due generazioni: genitori e figli. Nella sua scrittura convivono in maniera originale ed esplosiva un'essenza antica, un passo da tragedia, e una sensibilità totalmente contemporanea, vicina al miglior cinema di questi anni.

RECENSIONE

Cieli in fiamme è un romanzo che mi ha lasciato stupita, spaventata, disgustata ma anche profondamente ferita perché da certe letture non se ne esce e te le porti dietro a vita. 

Due famiglie e due momenti temporali diversi. 
Anno 2000: Teresa, giovane sedicenne che ha a che fare con una madre egoista e un padre depresso. 
Anno 2019: Niccolò, diciottenne, ribelle e sfrontato, che ha a che fare con una madre conservatrice e un padre fantasma che ritorna ogni tanto da lui e gli riempie la testa di chiacchiere. – "Ti lasci accadere, tu?"

Due viaggi. 
Uno nel passato in cui Teresa conosce Riccardo, e uno nel presente in cui Niccolò e il padre Riccardo fanno un viaggio proprio nel luogo in cui lui ha incontrato quella che diventerà la moglie Teresa. Un libro che abbraccia due generazioni e affronta diverse tematiche da quella genitoriale, a quella sentimentale. 
Teresa s’innamora di Riccardo, e nonostante lui sia un ragazzo che non ha valori, pensa solo alla droga e al divertimento, lei s’invaghisce a tal punto da lasciargli fare quello che vuole, anche superando il confine della decenza e abbrancando la violenza. 

Niccolò odia suo padre e non condivide il suo comportamento assenteista eppure decide di affrontare il viaggio con lui per conoscerlo un po’ meglio. Comprende infatti le ragioni del rapporto finito male tra lui e sua madre e scopre che cosa Riccardo ha fatto a Teresa proprio nell’anno 2000 quando tutto è crollato. 

Niccolò è odioso, ed è molto simile al padre Riccardo quando era giovane. Entrambi se ne fregano di chiunque, usano gli altri per i propri comodi e non credono nell’amore, sfruttando il sesso senza alcuna regola o morale per soddisfare le proprie esigenze non sempre accettabili. Il viaggio tra i due serve proprio a Niccolò per capire quanto egli somigli al padre. Anche Niccolò si lascia accadere, e non rispetta le regole che la società ci ha imposto, vivendo come un animale, senza avere rispetto di nulla. È quasi sempre fatto, ubriaco e non ha voglia di fare niente. – "Gli capitava spesso di sentirsi una conseguenza dei genitori. Così, lui aveva deciso di mandarli a cagare entrambi. Non era la conseguenza di nessuno. Semmai ne era la fine, lo scopo."

Il padre, che sembra essere sull’orlo di una crisi di coscienza, cerca di instaurare, di punto in bianco, un rapporto con lui, parlandogli della propria vita e cercando di insegnargli quello che ha imparato nella sua esistenza disastrosa. Cerca di metterlo in guardia dai ruoli prestabiliti che non fanno altro che ingabbiarci, e gli consiglia di vivere liberamente senza lasciarsi toccare da ciò che lo circonda. – "Dico soltanto che tutti hanno la fissa per i ruoli e appena uno esce da queste gabbie maledette lo pensano un pazzo, e invece è oltre."

Niccolò non comprende a pieno quello che Riccardo vuole dirgli, e lo assiste nelle sue scelte durante il viaggio, piuttosto discutibili, come quella di picchiare a morte il proprietario della casa dove padre e figlio si sono rifugiati per passare la notte. Quella è l’occasione in cui Niccolò si rende conto della totale sconsideratezza di suo padre, della sua incapacità di vivere nei limiti e della sua assoluta assenza di controllo. È una bestia. Senza Dio e senz’anima. Non prova il minimo rimorso per quello che ha fatto, eppure suo figlio lo copre, e lo difende a modo suo, ma da quel momento catartico, niente sarà più lo stesso.  "Non era l'arma a spaventarlo, da sola non poteva fare male a nessuno. Serviva un folle o un coglione per adempiere ai suoi doveri. E suo padre era entrambe le cose."

Il viaggio tra padre e figlio si concluderà avvicinandosi sempre di più al baratro proponendo un finale che secca la bocca e fa tremare le ginocchia per la sua assoluta assenza di moralità e di sentimento. 

Anche la conoscenza di Teresa adolescente ci permette di capire il modo in cui questa donna è cresciuta, con una madre fanatica e un padre che pensa solo a se stesso. Incapace di accettare il proprio corpo grasso e in crescita, si rifugia nel desiderio di essere ammirata dagli altri, in particolare da Riccardo da giovane, perché è l’unico modo per sentirsi bella e per esistere per qualcuno, poiché la madre la odia e il padre praticamente è come se fosse morto. 

Due storie che si intrecciano e che sorprendono per il modo in cui l’autore decide di raccontarle, con uno stile che spiazza, una grammatica che ha regole tutte sue, e con espressioni al limite del linguaggio giovanile, che ti lasciano spesso a chiederti cosa si celi dietro a tanta rabbia, incongruenza e paura. 

Cieli in fiamme è un romanzo che parla di emozioni, ma non le racconta come fanno tutti gli altri, te le sbatte in faccia e ti marchia proprio come fa il fuoco quando incendia tutto ciò che tocca. Le fiamme sì, di due cieli diversi, di due momenti diversi nella vita di questi personaggi che sono persone, descritti talmente bene con le viscere di fuori, che stenti a credere che possano rimanere incastrati in una pagina di carta. 

L’autore ti spezza il cuore, ma prima ti spezza le ossa, ogni volta che ti dà uno schiaffo o un pugno quando racconta un pezzo dell’anima dei protagonisti. È tutto brutale, violento, anche nel linguaggio, persino nei dialoghi, è un fuoco continuo che brucia l’anima senza mai saziarsi. 

Ci sono esseri come i protagonisti di questo libro, che sono nati cattivi oppure lo sono diventati, non importa, e sono vivi per portare dolore nella vita degli altri. È questo quello che fa Riccardo e che sta per fare anche Niccolò. L'autore lo dice con una tale chiarezza, te lo esemplifica con naturalezza, come se fosse la cosa più semplice del mondo. Le azioni dei cattivi di questo libro sono facili come bere un bicchiere d'acqua. 

Questo è il tipico esempio di come un libro possa non lasciarti indifferente. Come possa una semplice lettura sporcarti fin dentro le pieghe più nascoste del tuo cuore puro. Secondo me l’autore si è divertito tanto, a parte l’essersi dannato perché avere a che fare con gente come questa non è facile, ma sono convinta che abbia anche goduto nel sapere che le sue parole spaccheranno in due l’innocenza di chiunque abbia il coraggio di posare gli occhi su quelle pagine. 

Se volete leggere qualcosa che vi rimanga incollato addosso come una seconda pelle, bruciata, annerita, consumata dalle emozioni più cruente e impietose, prendete questo libro in mano e lasciatevi divorare dal fuoco. 
E sono certa che anche il vostro cielo, pallido e terso, d’improvviso, si colorerà di fiamme.

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