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mercoledì 28 novembre 2018

✎ Recensione ➱ FEROCI PULSIONI di Bilkis Saba

Buon mercoledì! Grazie a Koipress, ho letto Feroci pulsioni, un romanzo inquietante, strisciante che rientra perfettamente nelle mie corde. Una storia all'apparenza quasi banale, ma che si risveglia all'improvviso come un accendino che s'infiamma. 

Feroci pulsioni
di Bilkis Saba

Editore: KoiPress
Pagine: 130
GENERE: Thriller
Prezzo: 9,90 € - 0,00 
Formato: Cartaceo - eBook
Data d'uscita: 2017
Link d'acquisto: ❤︎

Trama:
La scomparsa di una giovane ragazza dai capelli ramati coincide con l'arrivo in città di un'inquietante figura apparsa dal nulla e con in mano una cartellina color rosa. Un ragazzo vittima di bullismo si diverte a torturare piccoli animali e ad ascoltare musica heavy metal. Una ragazza taciturna vive di espedienti senza una fissa dimora nei sobborghi della città. Ciò che accomuna queste storie sono... feroci pulsioni. Un thriller psicologico incalzante e scritto magistralmente dalla stessa autrice dei due successi internazionali “Le sfumature della luna” e “Naoi”.

RECENSIONE

Feroci pulsioni è un viaggio sincopato tra un guizzo di anime e uno scontro di mostri. Una storia a scatti che a volte ti fa rendere conto di quello che leggi, e altre volte ti immerge in un incubo soffocante.
Pulsioni.
Feroci.

Niente di atroce o di crudele o di insopportabilmente violento. Semplicemente un filo sottile composto di suggestioni a cui basta la parola pulsione per mettere in moto nel cervello un turbine di impressioni che sono i mattoni portanti dell’intera trama.
Charlie e Curtis. Due viaggi, due personaggi, due interpretazioni della stessa visione della vita: pulsioni.
Charlie quando la osserva sente delle pulsioni. Non sa come si chiami. Non le ha mai rivolto la parola.
Il primo è un ragazzino giovane, rinchiuso in una vita fatta di abbandoni e di rinunce. Perde il fratello Pitt a cui era profondamente legato e sopravvive allo sconforto e all’indifferenza che aleggia nella casa che condivide con la madre e con il patrigno.
Charlie è inseguito dai bulli della scuola. Lo prendono di mira. Per loro non è bello, non è fico e non è etero.

MA CHARLIE HA UN SEGRETO: PULSIONI
MA CHARLIE NON HA PAURA DI NIENTE: FEROCI.

Curtis è più vecchio, è un uomo che vive rispettando delle regole che gli sono state imposte per tenere sotto controllo la sua indole problematica. Curtis cammina per la strada, ha un lavoro, prende un autobus e tutto è scandito dal numero di regole che legge sul suo quaderno.
Eppure sia Curtis che Charlie parlano una lingua aliena. È come se per tutta la durata del romanzo emerge la sensazione che loro due si muovano su un piano differente e comunichino al lettore cose che non possono essere dette, e lo fanno attraverso cosa? Le pulsioni.
Pulsioni. Movimenti interiori. Accensione. La lucertola sta impazzendo dal dolore.
Feroci. Perché? Perché si tratta di istinto, di rabbia, di ira, di violenza incontrollata, di emozioni già morte prima ancora di far battere il cuore. Nonostante la parola feroce trasmetta un senso di potenza e di inevitabile, i due protagonisti sembrano calmi nella loro consapevolezza studiata e refrigerata. Sembrano macchine che vivono e si muovono secondo uno schema e che poi esplodono senza preavviso. E anche in quell’esplosione che dovrebbe essere senza controllo, c’è un sottofondo di programmato, come se quei due non fossero altro che il prodotto inevitabile di ciò che li ha resi quello che sono.

Le loro vite si intrecciano, ma in un modo che si comprende soltanto alla fine.
La narrazione è veloce, ricca di sfumature che vengono colte attraverso un linguaggio sintetico, ma non per questo meno evocativo.
Scene a ripetizione di atti che si ripetono. Sensazioni che turbano e occhi che scrutano in silenzio.
Curtis e Charles sono malati. Hanno pulsioni che non possono frenare, ma cosa esattamente li accomuna?
Lo scoprirete solo alla fine, quando le anime avranno mostrato il loro vero volto e la realtà somiglierà più a un incubo che alla verità.


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