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giovedì 14 dicembre 2023

Recensione: DIVINI RIVALI di Rebecca Ross

Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la casa editrice Fazi, oggi vi parlo di Divini Rivali di Rebecca Ross. 

divini rivali

di Rebecca Ross
Editore: Fazi
Pagine: 468
GENERE: Fantasy Romance
Prezzo: 9,99€ - 18,50
Formato: eBook - Cartaceo
Data d'uscita: 2023
LINK D'ACQUISTO: ❤︎
VOTO: 🌟🌟🌟🌟 

Trama:
Mentre una sanguinosa guerra tra divinità infuria nel paese, la diciottenne Iris Winnow cerca di rimettere insieme i pezzi della sua vita. Il fratello è partito per la guerra e non dà notizie di sé, la madre annega i dispiaceri nell’alcol, il lavoro da giornalista non le dà soddisfazioni. Sogna un futuro in cui la sua scrittura farà la differenza grazie alla promozione a editorialista, ma per ottenerla deve competere con l’affascinante e scontroso Roman Kitt. L’unica valvola di sfogo, per Iris, è la sua macchina da scrivere, dono dell’amata nonna, con cui spera di mettersi in contatto con il fratello scomparso, ma le lettere che infila sotto al guardaroba finiscono proprio nelle mani di Roman, che decide di risponderle anonimamente avviando così un rapporto epistolare. Questo legame speciale e inaspettato farà nascere tra i due complicità e attrazione, trascinandoli nel vivo di un conflitto che deciderà le sorti non solo del loro paese ma anche del loro amore. Due giornalisti rivali uniti da un legame magico intrecceranno per sempre i loro destini attraverso l’inferno della guerra e l’incanto della passione. Si dice che l’amore vinca su tutto, ma può trionfare anche in uno scontro tra divinità?

RECENSIONE

Divini Rivali è un romanzo fantasy che ha una buona dose (forse troppa?) di amore e di angst. Iris è una donna che vuole avere una promozione nel lavoro dell’editoria e che soffre per la perdita del fratello in guerra. Ha una madre alcolizzata e si sente sperduta e delusa dalla vita in balìa di sensazioni contrastanti che non la lasciano libera di essere se stessa. 

In atto c’è una guerra tra le divinità Dacre ed Enva, molto sanguinosa e cruenta. Iris riesce a trovare un po’ di sollievo soltanto usando la sua macchina da scrivere e scrivendo lettere a suo fratello sperando che le legga. Riesce a inviargliele usando la soglia di una porta. Non sa, però, che dall’altra parte, le riceve Roman, il suo rivale, colui che vuole ottenere, esattamente come lei, quella promozione in campo editoriale. 

La storia del romanzo si sviluppa su due fronti: quello amoroso che vede la relazione tra Iris e Roman partire con il piede sbagliato, perchè i due sono rivali e si odiano contendendosi lo stesso posto di lavoro, ma poi, con l’avanzare della conoscenza, scoprono di piacersi. Ciò che non mi è piaciuto è il fatto che nonostante ci sia un iniziale odio tra i due, non mi è mai parso vero e ampiamente motivato, perchè sin dai primi incontri, Iris chiarisce che è attratta fortemente da Roman, e lui, d’altro canto, prova quasi immediatamente sensazioni molto profonde per lei. 

Preferisco di gran lunga lo slow burn, ossia quando i protagonisti per avvicinarsi fanno davvero penare il lettore e sono una fan sfegata dell’angst duro e crudo. Quindi i protagonisti devono arrivare a odiarsi profondamente prima di lasciarsi andare. Questo è quello che piace a me, e che non sempre riesco a trovare nei libri. Mi piace soffrire, è risaputo, e non mi piacciono le cose facili, quindi non sono facile da soddisfare da questo punto di vista e in questa storia, nonostante le premesse c’erano tutte, è venuta a mancare un po’ di suspense. 

Iris e Roman, quindi, non sono stati una sorpresa. È chiaro che si piacciono e non fanno molto per nasconderlo. Purtroppo però, sono costretti, dalle circostanze e dalla stessa guerra, a tenersi lontano e a pensare a loro stessi e al loro futuro. 

D’altra parte, il tema della guerra è sviluppato molto poco nella prima parte del libro che è concentrato sulla storia d’amore dei due personaggi. La guerra fa solo da sfondo e soltanto verso la fine, entra in gioco lo scontro tra le divinità che viene però lasciato in sospeso perchè continuerà nel secondo libro. 

Lo stile dell’autrice è molto piacevole da leggere, è scorrevole, a tratti evocativo, insomma è caratterizzato da quel giusto mix di elementi che rendono questa storia fruibile e godibile senza però percepire grossi scossoni. 
Insomma, a me è sembrata figlia di tutti i romanzi fantasy pubblicati negli ultimi anni, dove si tende a dare un’importanza quasi spropositata alla storia d’amore, lasciando un po’ appeso tutto il resto. 

Non sono una fan di questo genere di storie, ma questo romanzo mi incuriosiva molto e devo ammettere che la curiosità è aumentata, non certo diminuita, quando ho chiuso l’ultima pagina. 
Cosa accadrà? Lo scopriremo presto.

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