Buongiorno! Dopo qualche anno di attesa, Anya M. Silver ha finalmente pubblicato il seguito di Innaturale, dal titolo Crudele. Il romanzo conclusivo che racconta la storia tra Iago e Sveva, due fratelli uniti dall'odio e dall'amore. Ma sarà veramente così?
di Anya M. Silver Editore: Selfpublishing Pagine: 221 GENERE: Dark Romance Prezzo: 2,99 € Formato: eBook Data d'uscita: 2020 LINK D'ACQUISTO: ❤︎ VOTO: 🌟🌟🌟🌟
Trama:
Ho qualcosa di spento e marcio dentro di me.
Non ricordo quando ho permesso all’oscurità di avvolgermi nel suo abbraccio oscuro, ma da allora il mio unico desiderio è stato quello di possedere tutto, e a qualsiasi costo.
Gli oggetti erano relativamente facili da ottenere, ma le persone rappresentavano una sfida dalla quale non potevo tirarmi indietro.
Persino la mia famiglia non ha avuto scampo.
Mi apparteneva.
Non poteva sfuggirmi.
Mio fratello c’ha provato e l’ho fermato.
Sveva ha cercato di spezzare i tentacoli con cui la tenevo legata a me, eppure… anche lei è fuggita via, spegnendo quel debole luccichio di umanità a cui tentavo di aggrapparmi con tutta la mia forza.
L’ho lasciata andare, anche se la sua scelta ha frantumato il mio cuore maledetto.
Ho liberato Sveva, condannando me stesso a vivere in questo mondo sporco e corrotto senza alcuna possibilità di redenzione.
Ora le cose sono cambiate.
La mia fame di lei non si attenua e diventa sempre più forte, incontenibile e insaziabile.
Non riesco a sopprimerla.
Ma l’amore e il desiderio che nutro per lei non hanno cancellato il suo crimine.
Si pentirà di avermi ucciso.
Le porterò via tutto.
L’amerò fino a soffocarla, e la odierò fino a distruggerla.
Sono Iago Cesar Vinci, e sono ritornato per reclamare ciò che mi spetta.
|
RECENSIONE
Crudele è il secondo e ultimo romanzo dedicato alla storia di Sveva e Jago, due fratelli che si amano e si odiano. Un romanzo molto controverso, una di quelle storie che non puoi percepire come blanda, pacata, tranquilla, bensì, struggente, tormentata, crudele, sanguinaria, insomma incapace per sua natura di lasciarti indifferente.
E se lo fa, vuol dire che non hai sentimenti, non hai emozioni, non hai vita dentro di te.
Perchè poi se ne possono dire tante su storie del genere, ma la realtà è che, proprio per la loro natura contrastante e contraddittoria, a volte disturbante e nevrotica, o si amano o si odiano, tutto in modo totalizzante.
Io sono una di quelle che ha amato questo romanzo come ha amato il precedente, di cui vi ho parlato anni fa, dal titolo Innaturale.
Perchè innaturale? Perchè la storia d’amore tra un fratello e una sorella lo è, innaturale. È sbagliato, perverso e in questo caso, persino macabro. Perché Iago è un personaggio assolutamente al di sopra delle righe, un alieno se vogliamo, capace di una disumanità impressionante, eppure, l’unico appiglio che lo tiene legato al suo cuore, è l’amore che prova per la sorella Sveva.
Nel primo romanzo, conosciamo la loro storia sin da quando sono piccoli, impariamo a conoscere la loro famiglia, apparentemente impeccabile e i rapporti che intrattengono con i genitori e con l’altro fratello, Alessandro.
Rapporti contrastanti, perchè Iago ha un carattere molto forte, è di natura arrogante, prepotente e soprattutto, lasciatemelo dire, malvagio come pochi.
Poteva definirsi forte solo perchè mi credeva morto e sepolto.
Ha passato diversi anni in prigione e quando torna a casa, ritrova Sveva cresciuta, non è più la ragazzina che ha lasciato, e scopre che quel sentimento che prova per lei non è semplice affetto, bensì è alterato da un’attrazione che lo divora. Torna non più un ragazzo gentile e premuroso, dolce e affabile bensì un uomo duro, quasi inanimato, dagli occhi di ghiaccio fuso, i capelli lunghi e lo sguardo di pietra. Iago è un personaggio molto interessante. Una figura complessa e complicata. Un ragazzo che ha subito trasformazioni troppo grandi per reggere una vita che inevitabilmente lo ha cambiato e lo ha plasmato a sua immagine e somiglianza. Iago è una macchina da guerra. E’ senza scrupoli, è cattivo, impassibile, è prepotente ed orgoglioso ma è anche terribilmente innamorato.
E Sveva?
La protagonista è attratta dal fratello, ma non riesce ad accettare questo sentimento malsano che la spinge inesorabilmente verso di lui.
A complicare le cose, c’è il carattere di Iago, sempre pronto a mettersi nei guai e la sua natura pericolosa e criminale che lo mette in contatto con personaggi poco raccomandabili, tra cui il miglior amico fidato, di nome Roberto.
Un altro personaggio tanto affascinante quanto inquietante, a cui è stato dato un epilogo troppo sbrigativo.
Insomma, non voglio dilungarmi troppo sul primo libro perchè già ne ho parlato a suo tempo, ma per forza di cose, devo fare un po’ di spoiler riguardo al finale che poi è stato ripreso nel secondo romanzo.
Sveva è convinta di aver ucciso Iago, porta in grembo suo figlio e ha tentato in tutti i modi di rifarsi una vita.
Ma non è così.
Eravamo due bugiardi. Due manipolatori. Due assassini.
Iago è ancora vivo, nel frattempo è diventato ancora più potente e la tiene sotto controllo, seppur da lontano, monitorando ogni suo movimento e quello di suo figlio.
Il loro rapporto è sempre stato contrastante, pieno di dubbi, di desideri e di rinunce. Sveva lo ha sempre amato, molto di più di come si ama un fratello, ma ha sempre sentito un forte senso di colpa dentro di sé derivato non solo dalla natura deviata di questo sentimento, ma anche dall’animo oscuro e sporco di Iago che è sotto ogni punto di vista un personaggio cattivo, crudele, un vero e proprio criminale.
Impossibile, però, non restare affascinati dalla sua indole potente e determinata, dal suo aspetto fisico così particolare e intimidatorio, dalla passione irruente e feroce che brucia dentro di lui e che lo porta a vivere qualsiasi cosa della sua vita come fosse egli stesso l’artefice di un terremoto che non salva nessuno, nemmeno lui stesso.
Ama in modo viscerale Sveva, ma la odia anche, perchè lei ha tentato di ucciderlo.
Quindi, nonostante la desideri più di ogni altra cosa al mondo, è pronto a vendicarsi di lei con l’aiuto dell’amico Roberto. Costruisce un piano perfetto che lo condurrà direttamente di fronte all’amata sorella che scoprirà che è ancora vivo.
Non hai la sua pazzia, non hai la sua freddezza e non sei spietata come lui.
Sveva si ritroverà il fantasma del fratello, all’improvviso, in carne e ossa, davanti ai suoi occhi e le sembrerà incredibile che l’uomo che ha tentato di uccidere sia ancora vivo.
È perfettamente cosciente che lui vuole vendicarsi e che la ucciderà, nonostante questo, ciò che sentiranno entrambi non sarà il senso di vendetta e l’odio, la rabbia e l’astio, bensì quella potente e inesauribile fonte di desiderio che li porterà di nuovo l’uno tra le braccia dell’altra.
Un unico incontro che spezzerà di nuovo i piani, le sofferenze, le vendette e qualsiasi cosa possa mettersi in mezzo tra di loro. Si troveranno ad affrontare la cruda verità: si desiderano ancora e sembra quasi impossibile fingere che questo sentimento non esista.
Certo, Iago è propenso a viversi tutto senza sensi di colpa, in fondo, l’unica cosa che lui ha sempre voluto è Sveva.
Lei, invece, da sempre carica di sensi di colpa, lo respinge, come ha sempre fatto, finché può, perchè la carne è debole.
Un colpo di scena cambierà totalmente le carte in tavola.
Qualcosa che sinceramente non mi aspettavo e che non mi ha fatto ovviamente piacere. Un escamotage utilizzato per rendere il loro legame finalmente accettabile.
Permettetemi di dissentire su questa scelta. Io ho letto il primo romanzo ed è stato criticato da più parti, ma al contempo profondamente amato come è giusto che sia per tutte le storie forti, controverse, che vanno contro il gusto comune e commerciale.
Una storia particolare, decisamente diversa, un po’ folle, che non si adatta al facile guadagno.
Beh, io l’ho trovata straordinaria, sia per questo, ma soprattutto per lo stile dell’autrice, profondo, viscerale, tormentato, struggente, malinconico, capace di rendere una trama difficile in qualcosa che ti entra dentro e che alla fine riesci persino a condividere.
E proprio per questo, sono rimasta delusa dalla scelta di trovare una sorta di rimedio a questo amore così precario e devastante per renderlo in qualche modo naturale.
L'amerò fino a soffocarla, e la odierò fino a distruggerla.
Purtroppo la storia è troppo breve, ho avuto la sensazione, soprattutto nel finale, che l’autrice abbia voluto affrettare un po’ le cose. Insomma, dopo diversi anni di attesa, si poteva scrivere qualcosa di più quadrato, ampio e dare un senso più completo a tutto.
So bene però, che la storia di Sveva e Iago era nata per essere raccontata in un unico libro, quindi il secondo è una sorta di dono per le numerose lettrici che desideravano di scoprire come sarebbe finita tra i due.
A parte i miei dubbi, Sveva e Iago sono due protagonisti magnetici e lo saranno sempre. Uno di quelli che segui con passione, a cui ti appassioni e che ti permettono di amare incondizionatamente una storia.
Ecco, incondizionatamente.
Non c’è alcun dubbio che il primo libro sia qualcosa di unico e di irripetibile. Straziante, così potente da lasciarti senza fiato. Impossibile trovare una lettura che sia a quel livello, ce ne sono poche che raggiungono picchi così alti di bellezza e di orrore.
Indi, inevitabilmente, il secondo non può e forse non deve nemmeno, essere a livello del primo, sarebbe impossibile.
E quindi seppur sia rimasta un po’ delusa, non posso non adorare anche questo secondo romanzo, perché ormai il danno era già stato fatto.
Del resto, come si dice? Quando un libro ti strappa qualcosa dentro, quel qualcosa lo hai perso per sempre.
Nessun commento:
Posta un commento