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giovedì 9 giugno 2022

Recensione: GRIDA IL MIO NOME di Chiara Cavini Benedetti

Buongiorno! Oggi vi parlo di un romanzo pubblicato in Selfpublishing, dal titolo Grida il mio nome di Chiara Cavini Benedetti. Una storia che mi è piaciuta molto, ma verso la fine un po' meno.

grida il mio nome

di Chiara Cavini Benedetti
Editore: Selfpublishing
Pagine: 320
GENERE: Young Adult
Prezzo: 2,99€ - 13,42
Formato: eBook - Cartaceo
Data d'uscita: 2020
LINK D'ACQUISTO: ❤︎
VOTO: 🌟🌟🌟🌟 

Trama:
Sono molte le cose che Noah Davis nasconde. Il suo passato. I suoi demoni. Le sue cicatrici. Cicatrici così estese che si sono insinuate sotto la sua pelle, nel tentativo di marchiargli l’anima. Sono molte le cose che Amber Riley nasconde. I suoi incubi. Le sue paure. La sua voce. Una voce che non usa da mesi, e che l’ha imprigionata nel silenzio. Tutto cambia quando Amber si trasferisce alla Liberty High, una prestigiosa scuola privata nella piccola cittadina di Glenwood. È lì che Amber conosce Noah, il ragazzo dal viso pieno di lividi e dagli occhi cupi come la notte. Amber dovrebbe stargli alla larga. Lui è pericoloso. È oscuro. Sembra un angelo caduto che porta i segni dell’inferno sulla pelle. Avvicinarsi a Noah sarebbe come giocare con il fuoco, e Amber non può rischiare di bruciarsi, non di nuovo. Ma quando Noah impara a sentire il silenzio di Amber, all’improvviso l’inferno perde di importanza. Fino a quando non minaccia di distruggerli entrambi.

RECENSIONE

Grida il mio nome è un romanzo pubblicato in self che narra una storia non semplice dal punto di vista umano. 
La protagonista, Amber, non parla da diverso tempo. Ovviamente il suo è un blocco psicologico dovuto a un evento alquanto tragico: la morte della madre, avvenuta sotto i suoi occhi. 
Un episodio che lei rivive ogni notte, svegliandosi poi, gridando a squarciagola. Ecco, quelli sono gli unici momenti in cui riesce ancora a sentire il suono della sua voce. Urla che testimoniano il suo immenso dolore racchiuso nel suo cuore e incapace di essere cacciato via. 

Amber vive con il padre con cui ha un rapporto stretto, ma non a tal punto da aiutarla a superare questa situazione che, evidentemente, le sta distruggendo la vita. Non è una ragazza come tutte le altre, e anche quando frequenterà una scuola con nuove persone da conoscere, si troverà a confrontarsi con gente che non capisce qual è il suo vero problema. 

Amber non è così per una scelta, o per una sua volontà, purtroppo ci sono traumi che ci fanno perdere il controllo di noi stessi, e uscirne non è così semplice, sembra addirittura impossibile. La sua solitudine, fatta principalmente di silenzio, incontrerà quella di Noah, un ragazzo che sembra apparentemente un violento e con un comportamento pieno di rabbia repressa. 

Noah è attratto subito dalla diversità di Amber e, a suo modo, tenta di avvicinarla. Lei non si fida di lui, anche perchè il ragazzo ha spesso il volto pieno di lividi e di ferite. Nessuno sa esattamente cosa faccia e perchè qualcosa o qualcuno lo riduca in quello stato. 

Non ci troviamo di fronte a una trama che spicca per originalità. 
Abbiamo il classico “apparente” cattivo ragazzo, che si contrappone a una protagonista fragile, diversa dalle altre, ma con un grande carattere. Amber non ha bisogno di essere difesa da nessuno, anche se può sembrare il contrario. È determinata, sa cosa vuole, e quando comincia a conoscere meglio Noah, scopre un lato di lui che credeva non esistere: la dolcezza e il senso di protezione che lui vuole donarle fin dal loro primo incontro. 

I loro scambi di battute sono ironici, si punzecchiano a vicenda perchè è chiara la chimica che corre tra i loro corpi, e stuzzicarsi di continuo diventa un modo per conoscersi, per diventare sempre più intimi, ancor prima di un bacio o di una carezza. 
Sono due ragazzi che hanno esperienze traumatiche alle spalle. E Noah vive anche un presente abbastanza difficile che lo rende distaccato e guardingo nei confronti degli altri. Non si lascia andare facilmente, però, quando comprende che Amber è proprio come lui, non riesce a starle lontano perchè il suo primo istinto è quello di difenderla. 

Gli argomenti trattati dall’autrice sono seri e meritano considerazione. L’assenza della voce da parte di Amber come rifiuto a vivere o come punizione per essere sopravvissuta a sua madre e per non essere stata in grado di aiutarla, sono un argomento toccante e profondo. Tutto trattato con rispetto. Non ho notato superficialità o assenza di emotività, anzi. 

La prima parte del libro è stata la migliore. Mi sono appassionata alla loro storia, mi sono sentita davvero coinvolta. Ho preso subito a cuore la situazione di Amber perchè volevo capirne di più, volevo entrare nella sua testa e nella sua anima. Anche per Noah è stato lo stesso. Volevo vedere come l’autrice avrebbe sviluppato la loro relazione, come sarebbe cresciuto il loro rapporto. Come due anime distrutte si sarebbe avvicinate fino a fondersi. 

Devo ammettere che l’inizio mi è piaciuto molto di più della fine. Dalla metà del libro in poi, c’è stato un forte rallentamento. I pensieri della protagonista, a volte, sempre gli stessi, hanno occupato gran parte delle pagine, diventando ripetitivi e inutili ai fini della storia. Anche Noah ha perso un po’ del suo fascino, nonostante rimanga un bellissimo personaggio maschile, ovviamente, lo dico riferendomi a questo genere di storia. 

Così, verso la fine della lettura, ho perso gran parte del mio entusiasmo. Probabilmente sono io a essere troppo esigente perchè ho notato un banalizzarsi della storia, che ha cominciato a muoversi versi lidi più scontati e meno inaspettati. Parliamo sempre di un romance, quindi il finale è perfettamente in linea con le esigenze di questo genere. In ogni caso è una lettura che consiglio a tutti. Bella, profonda, che non manca di riflessioni, e con un lieto fine auspicabile.

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