Buongiorno! Oggi vi parlo di Cole di Ashley Jade, secondo volume della serie Royal Hearts Academy pubblicato da Hope Edizioni. Mi è piaciuto più del primo volume!
Editore: Hope Edizioni Pagine: 647 GENERE: Sport Romance/Bully Prezzo: 3,99€ - 12,25€ Formato: eBook - Cartaceo Data d'uscita: 2022 LINK D'ACQUISTO: ❤︎ VOTO: 🌟🌟🌟🌟
Trama:
Cole Covington è il rubacuori più popolare della scuola.
I ragazzi vorrebbero essere lui e le ragazze vorrebbero portarselo a letto.
Tutte, tranne me.
La sua spavalderia, il suo bell’aspetto e i suoi sorrisi civettuoli non mi incantano più. E nemmeno le sue prodezze come quarterback della squadra del liceo.
Perché so cosa si cela sotto la scintillante armatura del “fortunato numero sette”. O, almeno, pensavo di saperlo.
A volte, chi sembra avere tutto nasconde dentro di sé le più tragiche verità.
E, a volte, l’unico modo per salvare qualcuno è camminare al suo fianco, anche se sta attraversando l’inferno.
Sawyer Church è la “secchiona Bibbiagirl” della Royal Hearts Academy.
Le ragazze la prendono in giro e i ragazzi sembrano non notarla.
Tutti, tranne me.
Dolce, formosa e sarcastica, è impossibile da ignorare e non importa quanto mi sforzi di farlo.
A scuola l’hanno etichettata come bigotta e cicciona, ma, a differenza degli altri studenti, Sawyer è vera e non finge mai di essere qualcuno che non è... fino a quando non le chiedo di mentire per me.
A volte, le anime più belle nascondono dentro di sé il più grande dei dolori.
E, a volte, l’unico modo per salvarle è combattere per loro, soprattutto quando nessun altro lo fa.
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RECENSIONE
Cole è il secondo libro della serie scritta da Ashley Jade ambientata alla Royal Hearts Academy e che ha come protagonisti un gruppo di ragazzi e ragazze uniti da legami familiari o di amicizia.
Cole è un giocatore di football molto famoso nel suo liceo. È bello e ha sempre la battuta pronta. Non è un santo, ma nemmeno un cattivo ragazzo, insomma non è facile da definire, perché i suoi comportamenti non sono sempre moralmente accettabili.
Vive una vita piuttosto incasinata a causa della morte prematura del suo gemello, di nome Liam. Pare che i suoi genitori ritengano Cole meno importante dei suoi fratelli, Jace e Bianca, e lui ha sempre sofferto molto il fatto che quando Liam era ancora vivo, avesse dei problemi psicologici e fosse coccolato da tutta la famiglia. Al contrario, lui, essendo il gemello più forte, veniva sempre dopo e nessuno sembrava preoccuparsi del suo stato d’animo.
Liam si uccide e Cole si considera colpevole della sua morte. Nonostante ciò, lo odia per quello che gli ha fatto passare durante la loro infanzia e adolescenza.
Con questo bagaglio poco confortevole sulle spalle, Cole è un personaggio abbastanza complicato. Mi ha colpito perché è descritto molto bene a livello psicologico, ed è facile provare empatia per lui, nonostante faccia scelte alquanto discutibili e il suo carattere sia ossessionato dalla rabbia repressa.
Sembra un tipo che ce l’ha con il mondo intero, incapace di legarsi sentimentalmente a qualcuno. Eppure prova un’attrazione molto forte per Sawyer, la nerd del liceo. Una ragazza che ha qualche chilo in più e che tutti bullizzano per il suo fisico e per il suo carattere asociale e schivo.
I due protagonisti sono agli antipodi. È interessante leggere come l’autrice descrive le loro prime interazioni, fatte principalmente di battute al vetriolo e di una chimica innegabile, che da un lato mette in crisi la ragazza, mentre Cole sembra essere alquanto tranquillo.
Sawyer è ovviamente spaventata dall’interesse di Cole perché per lei è impossibile che un ragazzo con quella fama e successo, possa interessarsi a una ragazza grassa e che tutti odiano.
Cole, dal canto suo, è un personaggio forte, che non le manda a dire, e che non si fa nessun tipo di problema ad andare contro tutto e tutti per ottenere quello che vuole.
Quindi il punto centrale della storia è la fiducia.
Sawyer si fiderà mai di Cole?
Questo non posso rivelarlo, dovrete leggere il libro per scoprirlo.
Ci sono però argomenti che vale la pena citare. Primo, il rapporto con la famiglia e il problema dell’accettazione di sé, soprattutto relativa al senso di colpa e al perdono.
Cole pensa di non aver fatto abbastanza per salvare il fratello, e si colpevolizza punendosi, usando le relazioni affettive come valvola di sfogo. Crede che imponendosi di odiare Liam perché gli ha sottratto l’affetto e la fiducia delle persone che amava, egli riuscirà ad accettarne la morte.
Anche Sawyer è in lotta con una serie di problemi. La sua forma fisica è motivo di bullismo. E, pur di dimagrire, arriverà a prendere delle pillole che la porteranno a un passo dalla morte.
Mi è piaciuto molto il finale.
Ha il sapore del perdono, del riscatto, e di una cosa che molti sottovalutano, ma credo sia l’aspetto più importante della vita di ognuno di noi: l’accettazione di se stessi. Unica pecca di questo libro è la lunghezza, poteva essere sfoltito.
C’è una canzone di Robbie Williams, Love my life, che io adoro perché è un inno alla vita. Ma non alla vita in generale, che sarebbe, forse, fin troppo banale, ma alla PROPRIA vita, alla propria bellezza, al proprio essere.
MAI credere di non essere abbastanza, perché questo porta a distruggerti.
MAI pensare che ciò che credono gli altri di noi, sia un giudizio definitivo, è solo un’opinione. Noi siamo sempre noi, al di là di ciò che il tizio di turno possa dirci. E sapete perché? Perché nessuno può conoscerci per davvero, quindi, nessuno può pensare di giudicarci in modo infallibile.
E la notizia importante è che nemmeno noi stessi possiamo giudicarci. Molto spesso siamo i giudici più severi.
Beh, è sbagliato.
Accettiamoci, basta.
Perché il tempo passa, e buttarlo perché qualcuno ha detto che non valiamo, è l’errore più grande che possiamo compiere.
Il primo passo è perdonare se stessi perché abbiamo creduto di non essere abbastanza.
I love my life
I am powerful
I am beautiful
I am free
I love my life
I am wonderful
I am magical
I am me
I love my life
Robbie Williams. Love my life.
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