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martedì 14 agosto 2018

✎ Recensione ➱ La casa dei sogni di Trisha Ashley

Buongiorno! Oggi vi propongo la recensione di Maria Paola, che ci racconta il suo punto di vista su La casa dei sogni di Trisha Ashley, edito Newton Compton. Una storia molto particolare, che la nostra Maria Paola ci racconta con puntualità e precisione, mettendo in evidenza i pregi e i difetti di questo romanzo dal titolo magico. Pronti? Leggete!

La casa dei sogni
di Trisha Ashley

Editore: Newton Compton
Pagine: 480
GENERE: Romanzo
Prezzo: 9,90 € - 2,99 
Formato: Cartaceo - eBook
Data d'uscita: 2018
Link d'acquisto: ❤︎

Trama:
Quando Carey Revell riceve in eredità la grande casa di famiglia, non ne è proprio entusiasta... La casa è enorme ma in condizioni fatiscenti e, come se non bastasse, ci vivono un paio di lontani parenti che non hanno alcuna intenzione di andarsene. Ma lui al momento è senza un lavoro, ha rotto con la sua ragazza e quella vecchia casa, in fondo, potrebbe essere un’occasione per ripartire. Deve solo trovare qualcuno che lo aiuti a riparare le vetrate… Angel Arrowsmith è un’artista e ha trascorso gli ultimi dieci anni condividendo la vita, la casa e il lavoro con il suo mentore e fidanzato perfetto. Ma un giorno, all’improvviso, ha perso tutto e si è ritrovata sola e con il cuore spezzato. La situazione sarebbe stata disperata, se il suo vecchio amico Carey non le avesse proposto di aiutarlo a sistemare la proprietà appena ricevuta in eredità. Angel e Carey si trasferiscono dunque pieni di speranze. Ma quella vecchia dimora – scopriranno presto – custodisce dei segreti. Svelarli insieme potrebbe far nascere un inaspettato legame…

RECENSIONE


L'autrice del best seller “12 giorni a Natale”, che ha venduto oltre 700.000 copie, è tornata con una storia ironica e originale ma, a mio avviso, davvero poco romantica.

Quando Carey Revell, avvenente presentatore televisivo che sta attraversando un momento difficile, riceve in eredità la grande casa di famiglia, pensa subito di coinvolgere la sua più grande amica Angel Arrowsmith.
Infatti Mossby, la proprietà ereditata, non solo è poco più di un enorme rudere, e necessita quindi di ristrutturazione immediata, ma è anche decorata con alcune vetrate in stile “Arts & Craft” di notevole valore e l’amica d’infanzia Angel è una, quasi nota, artista del vetro.
Nel frattempo Angel sta perdendo tutto: l’amore, la casa ed il lavoro degli ultimi 10 anni vanno in fumo da un giorno all’altro. Per questo non ci pensa 2 volte e si trasferisce subito nella casa di famiglia dell’amico di sempre.

Ma Carey è davvero solo un amico?  
Non potevo negare che lui sarebbe sempre stato speciale per me, come quando il cuore mi era balzato nel petto al suono della sua voce.

Mentre i 2 protagonisti si dedicano anima e corpo alla pulizia dell’ala più recente della casa (risalente ai primi del ‘900) e alla messa in funzione di una fucina del vetro annessa, in cui Angel potrà riaprire il suo laboratorio, partono anche all’esplorazione dell’ala antica risalente al XVI secolo e, si dice, infestata da un fantasma.

La narrazione del libro sovrappone con originalità la ristrutturazione della casa con la storia di un’antenata vissuta nella stessa casa e già nota ai protagonisti per essere tra le artigiane pionere nel mondo delle vetrate artistiche. Si intreccia, inoltre, anche con la vita di Lady Anne, nobildonna di Mossby nel XVI secolo ed autrice di una famosa vetrata.

L’escamotage di sovrapporre più storie collegate da un filo conduttore che si dipana solo alla fine del libro è sicuramente interessante ma, purtroppo, la maggior parte dei colpi di scena è ampiamente prevedibile.
Ciononostante durante i lavori di ristrutturazione della proprietà, possiamo seguire anche una sorta di caccia al tesoro che affonda le sue radici nel XVI secolo.

Il libro è molto lungo ma l’amore e le situazioni romantiche trovano davvero poco spazio al punto che il tutto, alla fine, si risolve in 2 battute (e SOLO 2 baci).

L’autrice, invece, ha dato notevolmente più spazio all’arte della lavorazione del vetro che è una passione che definisce la protagonista più di qualsiasi descrizione. Angel Arrowsmith è un’artista del vetro e ci racconta il suo lavoro nei minimi particolari.
Mi sono appassionata a tal punto che non ho potuto fare a meno di approfondire lo stile Arts & Crafts e soprattutto l’impiego di queste vetrate artistiche.

Alla fine posso dire che, nonostante alcune descrizioni siano davvero ripetitive e superflue, Mossby e le tre donne che l’hanno abitata rimangono nel cuore grazie alla loro intensità e al mistero che le circonda.

La mia eredità vive nel mio lavoro, che è la conquista di cui vado più orgogliosa. Dio mi ha dato il dono di disegnare con la luce, e spero di averlo usato al meglio.

MARIA PAOLA

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