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martedì 23 giugno 2020

Recensione: IN CARNE E CUORE di Rosa Montero

Buongiorno! Oggi vi parlo di un romanzo di un'autrice spagnola, Rosa Montero, dal titolo In carne e cuore. Una storia scritta in modo accattivante e che ci conduce in un viaggio nella psiche umana dove niente è come sembra.

In carne e cuore
di Rosa Montero

Editore: Salani
Pagine: 224
GENERE: Romanzo 
Prezzo: 9,99€ - 16,80 
Formato: eBook - Cartaceo
Data d'uscita: 2017 
LINK D'ACQUISTO: ❤︎
VOTO: 🌟🌟🌟🌟

Trama:
Non è facile accettare la propria età quando non sei più una giovane donna, hai superato i cinquanta, vivi da sola e il tuo amante ti lascia perché aspetta un figlio dalla moglie. Così, quando Soledad scopre che all’opera incontrerà il suo ex, decide di ingaggiare un gigolò per farlo ingelosire. Ma all’uscita dal teatro un imprevisto violento fa prendere agli eventi una piega inaspettata e segna l’inizio di una relazione tormentata, vulcanica e a tratti pericolosa. Con ironia, ma anche con la rabbia e la disperazione di chi si ribella alla crudeltà del tempo, il racconto della vita di Soledad si intreccia alle storie degli scrittori maledetti della mostra che lei sta organizzando per la Biblioteca Nacional di Madrid. In carne e cuore è un romanzo audace e sorprendente, il più libero e intimo mai scritto da Rosa Montero. Un intrigo emozionale che ci parla degli anni che avanzano, della paura dell’abbandono, del fallimento, ma anche della speranza, della necessità di amare e della gloriosa tirannia del sesso, dell’esistenza intesa come un fugace momento in cui si può solo essere vittime o carnefici. L’amatissima scrittrice spagnola scava con acuta e ironica sensibilità i sentimenti di una seduttrice impenitente alle prese con l’inesorabilità della vita.

RECENSIONE

Rosa Montero è un’autrice spagnola che ha pubblicato in Italia diversi libri. In carne e cuore è una storia accattivante, scritta con uno stile scorrevole che cattura e incuriosisce. La trama non è nuova, potrebbe apparire persino banale, ma in suo aiuto accorre lo stile dell’autrice, fluido, a tratti dotato di spiccato erotismo, laddove è necessario, senza esagerazioni, e toccante. 

La protagonista, Soledad, è una donna sessantenne che vive un periodo complicato della sua vita. Ha appena perso l’amante molto più giovane di lei, Mario, che ha deciso di tornare dalla moglie incinta. Soledad vuole vendicarsi di quell’uomo con cui ha condiviso tutta la sua intimità e che da un giorno all’altro, l’ha messa da parte, senza considerare i suoi sentimenti di essere umano e le sue prerogative di donna, soltanto perchè sua moglie sta per avere un bambino, e merita tutta la sua attenzione. 

Soledad è ferita e vuole fargliela pagare. Così decide di pagare un ragazzo scegliendolo su un sito di accompagnatori. L’uomo di nome Adam, è di origini russe, parla molte lingue ed è fisicamente perfetto, nella sua esteriorità elegante e misurata, per fungerle da accompagnatore per una serata a teatro. Quello stesso teatro che avrebbe dovuto ospitare lei e Mario e per il quale aveva comprato i biglietti, ma che adesso la vedrà sola, abbandonata e in compagnia di un uomo che ha pagato per fingere che sia il suo compagno.

Il suo erotismo era esigente, 
sofisticato e tirannico.

La serata non va esattamente come lei aveva programmato, poiché la reazione di Mario, che nella sua immaginazione avrebbe dovuto essere di gelosia pura, è invece pacata e quasi indifferente. Soledad non si lascia abbattere, cerca un contatto maggiore con Adam e da quella che doveva essere una serata fortuita e senza alcun futuro, si arriva a una frequentazione coinvolgente e ben più seria per entrambi. 

Ovviamente, la donna continuerà a pagare il suo accompagnatore, sia perchè non vuole che la cosa diventi seria, sia perchè l’uomo, nonostante si mostri sempre disponibile e generoso nell’allungare le ore di “lavoro”, accetta sempre e comunque il suo denaro, senza mai rifiutarlo. La loro relazione va avanti per diversi mesi e in qualche modo, Soledad, comincia a trattarlo come trattava Mario, cioè come un oggetto. Non è una donna ricchissima ma vive in modo agiato, si occupa di arte e di letteratura e ha un aspetto raffinato e compito. Adam, invece, appare misterioso e pieno di segreti. 

Un ragazzo che non parla molto bene lo spagnolo, e che fugge da qualsiasi tipo di contatto più intimo a livello mentale e personale. Fa l’amore da Dio e Soledad ne è completamente conquistata. La carne, dunque, è ampiamente soddisfatta, ma il cuore? 

L’elegante ostentazione della carne faceva più male della palese ostentazione.

Il cuore trema perchè Adam non sembra essere del tutto sincero e nemmeno tanto libero come invece vuole far credere. I sospetti della donna diventeranno sempre più opprimenti fino a condurla a compiere atti di cui non andare fiera. Il suo equilibrio psicologico è messo a dura prova da questa relazione. A un certo punto si sente tradita e ferita; sospetta di Adam perchè è convinta che lui abbia altre donne e che usi lei per farsi pagare. 

Insomma, si sente sfruttata senza avere le prove, ma nonostante questo, non smette di frequentarlo, di lasciarsi toccare e di credere in una relazione che razionalmente non può donarle più di quanto poteva fin dal primo istante. Adam è giovane e pieno di vita. È difficile comprenderlo, ha un carattere chiuso, e quando le racconterà qualche pezzo della propria vita, Soledad scoprirà che ha sofferto molto e che la sua paura maggiore è quella di non essere amato da nessuno. 
Sarà proprio questo a trarre in inganno la donna, che crederà di poter salvare il giovane, convinta che lui abbia davvero bisogno di essere salvato. 

La prosa è intrigante. L’esclusivo punto di vista di Soledad, peraltro in terza persona, non preclude la comprensione della psicologia di entrambi i personaggi sulla quale si basa l’intero libro. Non è una storia d’azione, ma è basata sulle raffinatezze mentali e sulle zone d’ombra della psiche umana. 

È difficile amarsi quando nessuno 
intorno a te lo fa.

Colui che all’inizio sembra il più pericoloso, ossia Adam, si rivelerà molto più innocuo di quanto ci si aspetta. Colei, invece, che appariva come la vittima, nasconde un passato pieno di crepe e la presenza fantasma di qualcuno che indirettamente ha segnato la sua vita e ancora determina le sue azioni. 

Il romanzo è infarcito di citazioni letterarie e la sua particolarità è quella di paragonare continuamente la vita e le scelte della protagonista con quelle più famose di alcuni personaggi della letteratura mondiale. Queste digressioni sono utili ed estremamente piacevoli per elevare la storia e per ampliare le conoscenze culturali. Ci sono aneddoti davvero interessanti che lasciano a bocca aperta. 

In carne e cuore non è una storia d’amore, perchè il cuore non è mai chiamato veramente in causa se non in rapporto al proprio affetto personale e quindi egoistico. Nonostante l’empatia che possiamo provare per Soledad, non proviamo mai pietà per lei o tenerezza, perchè è lei, consapevolmente, a mettersi in determinate situazioni e a soffrire oppure a decidere di reagire a seconda di ciò che ritiene meglio fare.

Alla fine tutto sfociava sempre nell’amore. 
E nel farsi male.

Insomma, non è una vittima e il suo non è un sogno d’amore da realizzare. Lei pensa esclusivamente a se stessa e lo si capisce ancora di più nel momento in cui decide di pagare un uomo e di farne il suo giocattolo. Il fatto stesso di volerlo a tutti i costi pagare, precludendosi la possibilità di legarsi a lui per davvero, dimostra la sua volontà di non innamorarsi, di pensare a se stessa e solo alla soddisfazione dei suoi impulsi sessuali o semplicemente affettivi, ma che non vanno mai oltre una relazione di superficie, caratterizzata da un dare e avere puramente materiale. 
Soledad è una tigre; anche laddove ti sembra che stia subendo, in realtà sta reagendo, solo ed esclusivamente in base a ciò che desidera. 

L’amore è spirito, è comunione d’intenti, è magia. Qui non c’è nulla di tutto questo. Anche quando scoprirà la verità su Adam, non sarà ferita da questa, bensì dalla menzogna e dall’inganno che crede sia stato perpetrato nei suoi confronti. Insomma, Soledad, non soffre mai d’amore, ma solo della perdita del senso di possessività. Perde i suoi oggetti e questo disturba il suo precario equilibrio mentale. 
Ma poi basta poco per ricominciare daccapo. 
Infondo ciò che serve è l’amore per se stessi prima di tutto, e a lei, di certo, non manca.

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