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lunedì 17 aprile 2023

Recensione: ONCE MORE UPON A TIME di Roshani Chokshi

Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la casa editrice Fanucci, oggi vi parlo di Once more upon a time di Roshani Chokshi. Un libro di cui mi ha colpito molto lo stile dell'autrice!

once more upon a time

di Roshani Chokshi
Editore: Fanucci
Pagine: 130
GENERE: Fantasy
Prezzo: 9,90€ - 14,90
Formato: eBook - Cartaceo
Data d'uscita: 2023
LINK D'ACQUISTO: ❤︎
VOTO: 🌟🌟🌟🌟 

Trama:
C’era una volta, in una terra chiamata Fortezza dell’Amore, un re e una regina che si amavano, ma ahimè non più. Se, dopo un anno e un giorno, non avessero ritrovato l’amore che li univa, il loro destino li avrebbe portati a essere banditi dal loro stesso regno. E così fu. Imelda e Ambrose non ricordano il motivo del loro matrimonio perché, un anno e un giorno prima, Ambrose si recò da una strega barattando il loro amore per la vita di Imelda. Nel giorno in cui sono costretti ad abbandonare il regno, quella stessa strega fa loro visita chiedendo a sua volta un favore. In cambio, promette di realizzare tutti i loro desideri. Non avendo più nulla da perdere, Imelda e Ambrose accettano e si avventurano in un viaggio incantato durante il quale recuperano la memoria e ricordano cosa li fece innamorare la prima volta. Con la fine del loro viaggio sempre più vicina, una nuova decisione li attende: Imelda e Ambrose inseguiranno i loro sogni o sceglieranno di amarsi, ancora una volta?

RECENSIONE

Once more upon a time è un libro particolare, non me lo aspettavo così. Innanzitutto è molto breve ma è concentrato, è caratterizzato da un insieme di avvenimenti che scorrono in modo molto veloce e che ti impediscono di annoiarti. 
È una fiaba, inutile girarci intorno. 
Una fiaba, però, un po’ diversa dal solito. 

Il primo elemento che la differenzia dalle altre è lo stile dell’autrice. Molto ironico, divertente, mai noioso, che riesce a sorprenderti all’improvviso. Uno stile che è capace di raccontare una storia che seppur attinge a elementi che fanno parte di altre fiabe, risultando come dei cliché, risulta originale, a tal punto da catturarti e coinvolgerti in un mondo ovviamente assurdo, ma nel quale tu sei portato a credere, comunque vada e nonostante tutto. 
Primo punto a favore, quindi, la scrittura. Molte battute, situazioni che hanno dell’inverosimile, e una sorta di velo fatto di leggerezza e spontaneità, di purezza, che rende questa storia soddisfacente.

Ma di cosa parla esattamente? 
Imelda e Ambrose sono due ragazzi che si sposano perché si amano e uniscono i loro regni. Il libro inizia con una voce onnisciente, quindi un narratore esterno che racconta due storie. Una riguardante dodici principesse danzanti, tra cui, appunto, c’è Imelda, e un'altra che riguarda un re con i suoi tre figli che combattono tre draghi. 

La vera favola però inizia con il matrimonio dei protagonisti. Proprio durante la cerimonia, Imelda mangia un pomodoro avvelenato e muore. Ambrose è costretto a scegliere tra la vita della donna che ama e una maledizione che la strega scaglierà su di loro. Ambrose sceglierà di far vivere Imelda ma in cambio, a causa del sortilegio, entrambi dimenticheranno il loro amore, quindi non ricorderanno più di essere innamorati. Dovranno continuare a essere sposati per un anno intero e se alla fine di quell’anno non avranno tornato ad amarsi, perderanno il loro regno. 

La trama è originale, e fin dalle prime pagine, grazie al modo sfrontato e irriverente dell’autrice, è possibile sorridere con le battute dei personaggi e le strane occasioni che vengono fuori. 
Dopo un anno, Ambrose e Imelda sono costretti dalla strega a partire per un viaggio insieme per recuperare una pozione magica. Grazie a questo viaggio, si conosceranno di nuovo e s’innamoreranno un’altra volta, perdutamente, l’uno dell’altra. 

Una storia che parla d’amore, di viaggio, di riscatto, di coraggio, di lotta contro il male e di fiducia. 
Un romanzo da cui, forse, mi aspettavo di più, qualcosa di più intenso, tragico, turbolento, ma questa mancanza in termini di emotività è stata fronteggiata da una buona dose di acume e di spontaneità. 

Se cercate una storia che non vi faccia annoiare, ma che, al contempo, vi faccia sognare, come ogni favola che si rispetti, questa è perfetta per voi. Non è detto che un principe e una principessa debbano comportarsi per forza in modo usuale, non è vero? 

Se siete d’accordo con me e apprezzate l’ironia, i colpi di scena e la rivisitazione dei cliché fiabeschi con ritmi e stili totalmente differenti da quelli abitudinari; se siete stanchi delle solite minestre, ma non volete rinunciare a incantesimi, principesse e streghe cattive, leggete questo libro e non ve ne pentirete. 
Anzi, scoprirete qualcosa di nuovo: l’astuzia di un’autrice che ha inventato un modo delizioso e del tutto personale di scrivere una fiaba.

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