Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la casa editrice Camelozampa, oggi vi parlo di Senza titolo di Erna Sassen.
senza titolo di Erna Sassen Editore: Camelozampa Pagine: 288 GENERE: Young Adult Prezzo: 9,99€ - 17,90€ Formato: eBook - Cartaceo Data d'uscita: 2024 LINK D'ACQUISTO: ❤︎ VOTO: 🌟🌟🌟🌟
Trama:
C’è chi ci mette una vita a trovare la propria anima gemella. Joshua e Zivan, invece, si sono trovati subito. Ma il mondo degli adulti segue regole diverse da quelle del cuore e Zivan deve tornare in Iraq, per essere data in sposa a un cugino. Joshua soffre e tutto quello che può fare è disegnare, riempire interi sketchbook di immagini di lei. Mentre attraversa il suo dolore, i suoi disegni attirano l’attenzione di Sergio e Dylan, due compagni pericolosi, di certo non del tipo che Joshua potrebbe immaginare come amici.
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RECENSIONE
Senza titolo di Erna Sassen è un romanzo illustrato che sfida le convenzioni, mescolando parole e immagini per raccontare un'amicizia intensa e una separazione straziante.
Joshua ha quindici anni ed è un ragazzo introverso, con una spiccata sensibilità artistica che lo porta a osservare il mondo attraverso la matita e il tratto. È un protagonista insolito: non è un ribelle, non è un eroe, eppure il suo universo interiore è di una ricchezza straordinaria. La sua voce è ironica, a tratti malinconica, e il lettore viene catturato dalla sua narrazione in prima persona, che alterna momenti di riflessione acuta a slanci emotivi inaspettati.
Il fulcro della sua vita è Zivan, la sua migliore amica, una ragazza forte e indipendente, ma con un destino già scritto da altri. La loro relazione è un legame che sfida le definizioni: non è solo amicizia, non è solo amore. È un’intimità fatta di parole sussurrate, di sogni condivisi, di quella complicità unica che solo due anime affini possono sperimentare.
Ma il destino di Zivan non è nelle sue mani. La sua famiglia la costringe a lasciare l’Olanda per tornare in Iraq, dove l'attende un matrimonio combinato. Una decisione che sembra ineluttabile, imposta da una cultura che non lascia spazio alla volontà individuale.
Joshua si rifugia nell'unico linguaggio che gli permette di processare il dolore: il disegno. Disegna Zivan ossessivamente, cercando di tenerla con sé in qualche modo, di non lasciarla scivolare via. È qui che il romanzo si arricchisce di una componente visiva potente: le illustrazioni di Martijn van der Linden non sono semplici decorazioni, ma parte integrante del racconto, una finestra diretta nella mente del protagonista.
E poi ci sono Sergio e Dylan, due ragazzi difficili, etichettati come "cattivi", ma che si rivelano essere qualcosa di più complesso. Il loro ingresso nella vita di Joshua porta una ventata di cambiamento: non sono eroi, non sono nemmeno veri antagonisti, ma incarnano la possibilità di trovare connessioni nei luoghi più inaspettati.
Senza titolo racconta il confine sottile tra amicizia e amore, mostrando come le etichette spesso siano insufficienti per descrivere i legami umani. Joshua e Zivan si amano? Forse. Ma il loro rapporto sfugge alle categorizzazioni e proprio per questo è così reale, così universale.
L’idea dell’appartenenza è un altro tema centrale: Zivan è divisa tra due mondi, due identità. La sua famiglia la vede come parte di una cultura e di una tradizione da preservare, mentre lei desidera poter scegliere il proprio destino. Joshua, a sua volta, si sente perso senza di lei, come se una parte della sua identità gli fosse stata strappata via.
Il romanzo parla anche della difficoltà di esprimere il dolore. Joshua non trova le parole per raccontare la sua sofferenza, così la traduce in arte. Il disegno diventa la sua forma di resistenza, il suo modo di urlare senza fare rumore.
E poi c’è il tema dell’inclusione e della diversità. Dylan e Sergio, i "ragazzi problematici", si rivelano molto più sfaccettati di quanto sembrino all’inizio. Il libro sfida i pregiudizi, mostrando come dietro ogni etichetta ci sia una storia che merita di essere ascoltata.
Erna Sassen ci regala un romanzo che parla di perdita, ma anche di resistenza. Non è una storia consolatoria: non ci sono miracoli, non ci sono soluzioni facili. La vita non sempre concede seconde possibilità, e il dolore della separazione è un macigno con cui si deve imparare a convivere.
Ma Senza titolo racconta anche la bellezza delle connessioni umane, di quei legami che, anche se spezzati, continuano a esistere nel cuore e nell'arte.
Il libro invita il lettore a riflettere su quanto sia importante ascoltare le voci di chi spesso non ha spazio per esprimersi: gli adolescenti, gli outsider, coloro che non si sentono mai davvero a casa.
Joshua non scrive un titolo per la sua storia, perché forse certe esperienze non possono essere racchiuse in una definizione.
Rimangono sospese, indefinite, proprio come la vita stessa.
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