Buongiorno cari lettori! Grazie alla Corbaccio, oggi vi parlo di un romanzo sull'autismo. La storia di Alex e Sam, un padre e suo figlio è quella raccontata da Keith Stuart in La morbidezza degli spigoli. L'autore ripercorre gli aspetti più significativi della sua vita e di suo figlio, appunto, autistico. Una lettura vera e toccante.
Titolo: La morbidezza degli spigoli
Autore: Keith Stuart
Editore: Corbaccio
Genere: Romanzo autismo
Pagine: 416
Prezzo: 18,60
Uscita: Settembre 2016
Sam, un ragazzino di otto anni, è sempre stato diverso: bellissimo, sorprendente e autistico. Per amore suo e della sua famiglia, il papà Alex ha sempre cercato un modo per intendersi con Sam, ma lo sforzo, quotidiano e sfibrante, porta a una crisi matrimoniale che sembra irreversibile. Alex decide di allontanarsi dalla moglie e va ad abitare a casa di Dan, il suo migliore amico felicemente scapolo ed eterno adolescente, e da una scomodissima branda per gli ospiti medita su come fare per riconquistare moglie e figlio. Mentre Alex naviga a vista nella sua nuova vita da single fra segreti di famiglia rimasti a lungo sepolti e gli impegni di padre part-time, Sam incomincia a giocare a Minecraft, rivelando uno spazio inatteso in cui padre e figlio riescono a intendersi. «La morbidezza degli spigoli», basato sull’esperienza vera dell’autore, è un romanzo commovente, divertente e profondo sulla forza della differenza e su un figlio molto molto speciale.
La morbidezza degli
spigoli è la storia di un padre e di un figlio che non comunicano. Perché? Sam è autistico e Alex è un genitore che sta
guardando la sua famiglia sgretolarsi giorno dopo giorno.
Costretto ad abbandonare la casa coniugale, la moglie e il piccolo
Sam, si rifugia a casa dell’amico Dan, l’eterno fanciullo che vive felicemente
e liberamente da single.
La storia di questo romanzo parte da un’esperienza reale che riguarda
l’autore, Keith Stuart, giornalista del
The Guardian, che si occupa della
pagina del giornale dedicata ai videogiochi.
Quattro anni fa proprio a suo figlio è stato diagnosticato l’autismo
ed è con uno stile non pesante ma scorrevole e leggero, che l’autore racconta
il suo punto di vista attraverso gli occhi di Alex.
Cover originale |
Una famiglia con i suoi problemi,
con due genitori che, come quasi tutti, fanno i salti mortali per far quadrare
tutto. Ma poi c’è Sam, questo bambino che sembra magico, così bello, coì
apparentemente perfetto che però per la società che lo circonda ha un grande
difetto: l’autismo.
Il suo modo di comunicare, la sua percezione del mondo, la
sua visione della realtà è in netto contrasto con il codice sociale, con il
linguaggio che tutti siamo abituati ad usare. Allora come si fa a comunicare
con una creatura simile?
Il tempo avanza trascinandosi, il rumore si affievolisce in una fossa ghiacciata di paura: è una sensazione che conoscono tutti i genitori. Una sensazione devastante, così potente da darti la nausea: la paura terribile di perdere un figlio.
Alex scopre che Minecraft, un
famosissimo videogioco, è un mezzo altamente rilevante per trovare un sentiero
sul quale basare la sua comunicazione con Sam. Il mondo del videogioco è
pieno di regole, di schemi e per Sam è più controllabile, in altre parole,
quella creatura così affascinante e misteriosa diventa in qualche modo
raggiungibile.
Alex è un personaggio solido per quanto riguarda la descrizione che l’autore
ci propone ma in lui convivono due anime separate: quella ancora legata all’infanzia
e alla fanciullezza e quella che lo vede preda di doveri genitoriali che non
sempre riesce ad incarnare. Fare il
genitore è molto difficile soprattutto quando tuo figlio è un bambino così
speciale.
Ma non ci sono solo Alex e Sam e il loro particolare rapporto. Attraverso
il romanzo si esplorano le condizioni di questi bambini nella nostra realtà
quotidiana, spingendo il lettore verso riflessioni mirate e dimostrazioni di
quanto la nostra società sia ancora tragicamente impreparata di fronte a quella
dimensione di disabilità che, pur non appartenendo a tutti, è comunque parte
integrante del mondo in cui viviamo.
Pensavo di aver trovato un luogo sicuro per me e per Sam, ma sbagliavo. E cosa potrei mai fare per lui da qui? Ha bisogno di stabilità, e io non posso crearla con dei blocchi di pietra e scrigni di tesori che esistono soltanto su uno schermo. Di sicuro, non posso dargliela quando non ce l’ho nemmeno io.
Sam è una figura che incanta, è un bambino che appare quasi al di
sopra di qualunque definizione, perché l’autismo se ne frega di ciò che è
giusto e sbagliato. Un autistico vive in un mondo tutto suo e sembra quasi
dotato di una saggezza superiore che lo mette fuori, al riparo dalle nostre
ansie e dalle nostre piccole e grandi follie. Ma è nella nostra realtà che vive
e non dobbiamo dimenticarlo. Più che curare questi
bambini, dovremmo trovare un posto per loro nella nostra socialità, dovremmo
insegnargli come inserirsi piuttosto che tacciarli come diversi e tenerli
fuori.
La morbidezza degli spigoli è una storia forte, emozionante e commovente. Un viaggio che regala
qualcosa di diverso e che lascia intravedere molto altro, se si è disposti a
guardare in profondità.
Ciao Antonietta, che recensione delicata quella di oggi e che tema scottante! Credo che una delle insidie di questa malattia sia proprio questo: il fatto che la diagnosi arriva non subito ma dopo tempo e piomba fra capo e collo ai genitori. Ma ciò non toglie l'amore, porta solo delle difficoltà diverse. Penso comunque che ci voglia molto coraggio nel mettersi a nudo così, come uomo e come padre.
RispondiEliminaCiao Virginia, questo è l'ultimo romanzo letto sull'autismo ma in passato ne ho letti diversi perchè è un argomento che mi ha sempre affascinato. Inoltre in modo particolare questo autore lo colora di un pizzico di magia, facendo apparire davvero Sam come un bambino speciale e non un errore e con qualcosa in più e non in meno.
EliminaHai ragione, ci vuole coraggio, tanta onestà che derivano, secondo me, solo da una cosa: l'amore per il figlio.
Un abbraccio!
Ciao Antonietta :-* Hai scritto davvero una recensione meravigliosa, mi piace come affronti questi temi delicati e le parole da te usate portano sempre a fermarti per riflettere..
RispondiEliminaOrmai è inutile dirti che questo libro avevo intenzione anche io di leggerlo, l'ho adocchiato proprio qualche giorno fa in libreria e oggi mi ritrovo la tua recensione ^_^
Un bacione :-**
Ciao Maria! E' proprio quello che spero di fare ogni volta, portare chi legge a riflettere oppure ad emozionarsi così come mi sono emozionata io. Sarà felicissima di leggere la tua recensione appena lo leggerai. Sono temi importanti e su cui è bello confrontarsi.
EliminaUn abbraccio! :****
Wow mi è piaciuta tanto la tua recensione! Questo libro sembra molto bello anche se tratta un argomento difficile. Quest'anno ho già letto diversi titoli che parlano di autismo e ognuno lo ha fatto con leggerezza e amore. Credo che mi segnerò anche questo!
RispondiEliminaCiao Alisya, l'argomento è difficile ma come tu stessa hai detto è bello perchè è uno di quei libri che parlando di vita vera, sanno riempirla di emozioni che commuovono e che arrivano a chi legge. Ci sono tante difficoltà ma anche tanto amore. ^___^
EliminaL’argomento è così importante e degno di essere attenzionato da tutti, questa storia è riuscita a penetrarmi nel cuore grazie alle tue parole gemellina <3 Grazie per avermi donato tutte queste emozioni, sono felice di sapere che un tema che tocca corde profonde del cuore umano sia stato affrontato così bene, sia da te che da chi ha scritto questo libro che ovviamente mi segno subito! Grazie per averne parlato gemellina <3 Un grande immenso abbraccione <3
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