Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la casa editrice Mondadori, oggi vi parlo di The Beautiful. La serie di Renèe Ahdieh.
the beautiful. la serie di Renèe Ahdieh Editore: Mondadori Pagine: 1512 GENERE: Fantasy Romance Prezzo: 15,99€ - 30,00€ Formato: eBook - Cartaceo Data d'uscita: 2025 LINK D'ACQUISTO: ❤︎ VOTO: 🌟🌟🌟🌟
Trama:
1872. New Orleans è una città governata dai morti, ma per Celine Rousseau, sarta diciassettenne in fuga da Parigi accolta nel convento delle Orsoline, è un porto sicuro.
Presto la ragazza scopre che la città è anche un ambiente molto eccitante, soprattutto quando inizia a frequentare la Corte dei Leoni, lo sfarzoso mondo sotterraneo in cui troneggia l'enigmatico Sébastien Saint Germain. Tutto cambia quando in quell'edificio viene trovato il cadavere di un'altra ospite del convento: è la seconda ragazza uccisa nei pressi del covo di Sébastien nel giro di pochi giorni e Celine si trova combattuta tra l'attrazione che prova per lui e il sospetto che sia un assassino. Il prezzo del suo amore proibito potrebbe essere la vita stessa.
Trascinata al centro di un'antica lotta tra le creature più oscure, la ragazza mette inavvertitamente in moto una catena di eventi che portano alla luce pericolosi segreti. Ci sono forze maligne che hanno atteso a lungo questo momento e davanti agli occhi di Celine sta per rivelarsi un mondo che mai avrebbe potuto immaginare.
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RECENSIONE
The Beautiful il romanzo - saga composto da tre volumi, di Renée Ahdieh, è un inno oscuro e seducente alla forza della femminilità, al desiderio inespresso, alla ribellione, alla morte e a ciò che si cela ai confini del visibile. È una storia che ti trascina come una corrente, con le mani insanguinate e il cuore spalancato, in un mondo dove l'amore è una condanna e l'identità una battaglia da combattere nell'ombra.
Celine Rousseau, un’adolescente francese in fuga da un crimine che non riesce a dimenticare, approda nel 1872 a New Orleans, nella speranza di sottrarsi a ciò che è stata. In città, trova ospitalità nel convento delle Orsoline, ma l’apparente sicurezza si sgretola quando incontra Odette, Sébastien Saint Germain e la Corte dei Leoni: una società segreta immersa nello sfarzo e nel peccato, un regno nascosto dove il sangue chiama, e il destino morde. Una serie di efferati omicidi colpisce le ragazze del convento, e Celine si ritrova imprigionata tra il desiderio e la colpa, la verità e l’inganno. Il cuore della storia non è la caccia all’assassino, bensì la scoperta di sé in un mondo dove essere donna significa essere braccata ma anche pericolosa.
Celine è una protagonista complessa e imperfetta. È una sopravvissuta. Il suo passato – una violenza subita, un omicidio commesso in autodifesa – la segna profondamente, ma non la annienta. C’è in lei un’energia cruda, una fame di giustizia, di libertà, di amore che non può essere incatenata nei confini rigidi della morale borghese. La sua ribellione è viscerale e silenziosa: nel cucire abiti troppo belli per essere umili, nel non inginocchiarsi di fronte al potere, nel desiderare un uomo come Sébastien pur sapendo che è pericoloso. Celine è il ritratto di una femminilità nuova, affamata di riscatto, che si ostina a non farsi addomesticare.
Sebastien è l’archetipo del vampiro romantico ma destrutturato. Non ha la patina lucida dell’eroe tenebroso, ha una violenza repressa e una malinconia feroce che lo rendono più umano degli umani. È afflitto da una responsabilità che non ha scelto: proteggere la Corte, difendere i suoi amici, convivere con una natura che è tanto predatrice quanto protettiva. Il suo legame con Celine è tra passione e redenzione, perché entrambi hanno qualcosa da dimenticare eppure, si trovano proprio nel riconoscersi l’uno nell’altra.
Odette è una figura magnetica. Incarnazione della libertà, dell’ambiguità di genere, della potenza sensuale del corpo e della parola. Ha un ruolo fondamentale nel far emergere la vera Celine, come un’iniziatrice alla vita adulta, alla trasgressione e al coraggio di scegliere il proprio cammino. Rappresenta un'alternativa femminile al modello patriarcale: una donna che non vuole essere salvata, ma che sa come salvare.
L’ispettore Michael è l’uomo morale, la legge, la rigidità. Eppure, è anche tormentato, diviso, umano. Il suo sguardo su Celine è quello della protezione, ma anche del possesso. Simboleggia una via sicura ma opprimente, la mascolinità che vuole proteggere ciò che non capisce. La sua presenza costante sottolinea la scelta cruciale di Celine: essere ciò che si vuole essere, anche a costo di perdere l’approvazione degli “uomini giusti”.
Il romanzo è una feroce critica all’addomesticamento sociale delle donne. Celine è costantemente posta di fronte a modelli femminili docili e pie, ma li rifiuta: lei non si inginocchia, non prega per la grazia, la reclama. L’idea del corpo femminile come peccato o tentazione viene ribaltata: il corpo è scelta, linguaggio, arma.
Ogni personaggio è lacerato tra ciò che desidera e ciò che teme. Il desiderio non è mai puro, è sempre venato di pericolo, di vergogna, di memoria. In questo, l'autrice costruisce una tensione narrativa e psicologica degna della miglior letteratura gotica.
Celine è divisa in due: la ragazza che è stata e quella che vuole diventare. Ma anche Sebastien, Odette, Michael vivono questa frattura. La vera battaglia è contro l’immagine che la società impone e il romanzo ci invita a scegliere chi vogliamo essere, nonostante tutto.
Vampiri, omicidi, società segrete: sono metafore potenti per ciò che ci spaventa di più, l’ignoto in noi stessi. La Corte dei Leoni non è solo un luogo, è un richiamo. Il buio che Celine affronta è il suo buio.
L'autrice tratteggia una New Orleans viscerale, notturna, sensuale, che pulsa come un cuore ferito. Le strade strette, i pontili avvolti dalla nebbia, i profumi di spezie, sudore e sangue, le luci soffuse dei lampioni a gas, il vociare di lingue diverse... ogni dettaglio è un’invocazione a una città che non dorme mai, che seduce e minaccia in egual misura. La stagione del Carnevale, con le sue maschere, i suoi eccessi e la promessa di liberazione, fa da cornice perfetta a una storia che parla proprio di identità, trasformazione e rinascita.
La prosa è ricca, evocativa, musicale. La scrittura è impreziosita da immagini sensoriali intense, da metafore gotiche e da un lessico affilato. I dialoghi sono teatrali ma autentici, i pensieri interiori vibrano di rabbia, paura e desiderio. È una lingua che morde e carezza, come l’amore che racconta. La narrazione alterna momenti contemplativi a esplosioni di violenza e tensione erotica, creando un ritmo seducente e ipnotico.
Leggere The Beautiful è un'immersione in ciò che di più profondo, oscuro e autentico alberga in noi. È un libro che parla alle giovani donne che non si sentono a casa nei ruoli predefiniti, che hanno ferite, desideri, segreti. Parla anche ai lettori e alle lettrici adulti, che conoscono l’ambiguità della colpa e la vertigine dell’amore.
Renée Ahdieh ci ricorda che la bellezza può essere letale, che il buio può contenere salvezza e che a volte, per salvarsi, bisogna attraversare l’inferno con gli occhi aperti. È un libro che ha il coraggio di dire che il male può sedurre e il bene può essere noioso. E che l’eroina non deve essere pura per meritarsi l’amore o la salvezza.
Questo romanzo è il canto seducente di una protagonista imperfetta, il battito profondo di una città viva e morta allo stesso tempo, la carezza letale del desiderio.
È gotico, è romantico, è feroce.
È un libro da leggere di notte, con la finestra socchiusa e il cuore spalancato. Perché tutti, prima o poi, dobbiamo guardare il buio negli occhi e decidere se accettarlo – o se combatterlo.
È solo tua la scelta.
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