Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la casa editrice Salani, oggi vi parlo di Cinque lame spezzate di Mai Corland.
cinque lame spezzate di Mai Corland Editore: Salani Pagine: 512 GENERE: Dark Fantasy Romance Prezzo: 11,99€ - 19,90€ Formato: eBook - Cartaceo Data d'uscita: 2025 LINK D'ACQUISTO: ❤︎ VOTO: 🌟🌟🌟🌟
Trama:
Il re dello Yusan deve morire. I cinque criminali più abili del regno sono stati convocati in gran segreto per lavorare insieme a un unico obiettivo: uccidere Joon, l’immortale dio re. In fondo, Joon se l’è cercata. Sotto il suo comando, i nobili prosperano mentre i poveri e gli innocenti vengono imprigionati, torturati… o peggio, venduti. Tutte e cinque le lame assoldate per l’incarico sono ora sulle sue tracce. Tutte e cinque, hanno provato sulla loro pelle le ingiustizie nate dal governo dell’attuale re. Lo sanno bene il picchiatore in cerca di espiazione, la vergine velenosa dal bacio letale che sogna la libertà, e persino il principe ereditario, bandito dal regno per l’atrocità dei suoi crimini. Nessuno può resistere al dolce richiamo della vendetta. Solo insieme possono escogitare piani di omicidio per detronizzare il sovrano con l’inganno. Ma per questi cinque assassini, e per i segreti che custodiscono, formare un’alleanza non basta. Per sopravvivere, devono imparare a fidarsi gli uni degli altri; anche se, alla fine, solo uno potrà avere la corona.
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RECENSIONE
Mai Corland ci regala un romanzo feroce e ipnotico, un gioiello incastonato nel genere Dark Fantasy che si nutre di sangue, tradimenti e struggente speranza. Cinque lame spezzate non è semplicemente una storia di assassini e regicidio: è un'epopea cruda sulle cicatrici della sopravvivenza, sul costo della libertà e sulla brutalità dei legami umani in un mondo che non concede redenzione senza dolore.
Viene adottata una struttura multi-POV che alterna con ritmo serrato le voci dei protagonisti: Royo, Euyn, Sora, Mikail e Aeri. La scrittura è immediata, incisiva, eppure capace di lampi lirici devastanti. Alcune descrizioni sembrano colpi di lama. L'autrice si distingue per la capacità di coniugare frasi brevi e taglienti a riflessioni più profonde e dolenti, lasciando che il non detto – i silenzi, gli sguardi mancati, le ferite taciute – plasmi la tensione emotiva.
Il tono oscilla tra il gritty realism e la melancholic fantasy, creando un mondo in cui il "bene" e il "male" non sono entità assolute, ma scelte disperate in contesti disperati.
Ogni protagonista incarna un diverso tipo di "rottura" — fisica, emotiva, morale. Royo è il classico "gentle giant" corrotto dalla miseria e dalla violenza. Mercenario per necessità, non per sadismo, lotta con un senso di colpa atavico.
Royo è il ritratto di chi ha imparato a sopravvivere spegnendo il cuore, salvo ritrovarselo, dolorosamente, ancora vivo.
Euyn, l'ex principe, è l'archetipo del "fallen royalty", schiacciato tra nostalgia e rancore. Il suo bisogno di riconoscimento rivela una fragilità identitaria profonda: vive prigioniero del passato, in bilico tra revenge e self-destruction.
Sora è forse la figura più tragica. Addestrata fin dall'infanzia come "poison maiden", è una prigioniera raffinata, una sopravvissuta che ha trasformato il trauma in uno strumento di precisione letale. L’autrice la umanizza oltre il cliché: è piena di rabbia, sì, ma anche di un amore struggente per la sorella Daysum.
Mikail è affascinante, ambiguo, capace di spietatezza e di dolcezza, rappresenta la lacerante ambivalenza tra fedeltà e desiderio. Enigmatico, impenetrabile fino alla fine.
Aeri è la wildcard del gruppo, la cui vivacità maschera un bisogno disperato di appartenenza e riscatto.
Mai Corland non costruisce personaggi perfetti né simpatici — li costruisce vivi. Imperfetti. Umani fino all'osso.
E vogliamo parlare di come i personaggi si relazionano tra di loro?
Euyn e Mikail portano sulla scena un second-chance romance amaro e tormentato. Non c'è spazio per una redenzione facile. La tensione sessuale è continua, sottile, straziante. L'amore che li lega è tanto una benedizione quanto una condanna.
Sora e Daysum incarnano la forma più pura di amore: quello familiare. È per salvare sua sorella che Sora uccide. È per proteggere la loro fragile speranza che accetta l'impossibile.
Royo e Aeri iniziano una danza di diffidenza e alleanza, una found family dynamic potenziale, sebbene trattenuta dal peso del passato.
La fiducia è merce rara. Ogni alleanza è precaria, ogni parola è una lama a doppio taglio.
Tra i temi principali troviamo:
Libertà e Schiavitù. I protagonisti sono tutti schiavi, del passato, dei debiti, dei ricatti. La libertà ha un costo che forse nessuno può pagare interamente.
Identità e Maschere. Tutti i personaggi indossano maschere (fisiche o emotive). L’identità viene continuamente ridefinita, persa, riafferrata con dolore.
Tradimento e Lealtà. Mai Corland esplora il tradimento non come eccezione ma come norma di sopravvivenza in un mondo marcio.
Potere e Corruzione. Re Joon è il culmine di un sistema corrotto. Ucciderlo non significa cambiare il sistema, ma solo distruggere il vertice visibile.
Speranza contro Disperazione. Sperare è pericoloso quanto disperare. Eppure, nessuno smette davvero di sperare.
Yusan è un regno decadente e crudele. Le città (Umbria, Outton, Gain) sono squallide, governate dalla legge dei più forti. I nobili vivono nell'opulenza, i poveri nel fango. Il mondo è un perfetto esempio di grimdark setting, dove l'eroismo è spesso solo una variante della sopravvivenza.
Cinque lame spezzate non è un romanzo che offre certezze. È una lama che scava sotto la pelle, un inno dolente alle anime spezzate che tentano, disperatamente, di riscrivere il proprio destino.
È oscuro, sporco, violent yet tender, e profondamente umano. Un romanzo dove il nero si confonde con il bianco e dove i momenti brutali, crudi e feroci, si fondono alle emozioni sincere, delicate o profonde, come l'amore, la pietà, la vulnerabilità.
I personaggi oscillano tra la brutalità del mondo (o delle azioni) e momenti di grande umanità, dolcezza o affetto. La violenza incarnata dalle pugnalate, dai tradimenti, omicidi, e la sopravvivenza disperata si alterna alla tenerezza rappresentata dal desiderio di Sora di salvare la sorella, dal legame spezzato ma struggente tra Euyn e Mikail e da Royo che, nonostante la sua vita di violenza, si commuove davanti a una statuetta di ceramica.
È proprio questo contrasto che rende il libro così complesso e affascinante: non sono né solo mostri né solo vittime — sono entrambi, nello stesso tempo.
Lo consiglio a chi ama: i personaggi oscuri, la crudezza emotiva e le relazioni moralmente ambigue.
Ora non resta che aspettare quale altra lama l’autrice vorrà impugnare o spezzare nel futuro.
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