Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la Casa Editrice Rizzoli, oggi vi racconto la storia di Mary Shelley e della nascita del suo capolavoro: Frankenstein grazie al libro illustrato di Linda Bailey con illustrazioni di Julia Sardà. Meraviglioso!
RECENSIONE
Mary. La ragazza che creò Frankenstein di Linda Bailey, è un libro breve, pieno di illustrazioni meravigliose di Julia Sardà dedicato alla storia di Mary Shelley e alla creazione del suo romanzo più famoso.
Lo stile è semplice, le frasi brevi e che arrivano diritte al punto, mentre cercano di descrivere la vita di Mary dalla sua infanzia alla stesura del suo capolavoro. Un linguaggio e una forma diretta al racconto per i più piccoli.
Chi era Mary Wallstonecraft?
Figlia di Mary, con il suo stesso nome, scrittrice estremamente importante per aver scritto un testo dedicato alle donne che dovrebbero avere gli stessi diritti degli uomini. La nostra eroina, nonostante abbia perso la madre ancora in fasce, ne sente profondamente la mancanza. Si narra che quando abbia voglia di sognare a occhi aperti, il suo passatempo preferito, vada nel cimitero e si sieda avanti alla tomba della madre, raccontandole i suoi pensieri.
Si può sentire la mancanza di qualcuno che non si è mai conosciuto?
Anche il padre è un intellettuale, ma molto freddo e distaccato. Pensate che ha insegnato alla figlia a scrivere tracciando le lettere incise sulla lapide della madre.
Insomma, un’infanzia un po’ inquietante e quel senso di inquietudine, di voglia di sognare e di travalicare l’umana comprensione, accompagna Mary anche durante la sua crescita fino al giorno in cui ascolta una poesia di Samuel Taylor Coleridge, amico del padre, La ballata del vecchio marinaio, di cui la colpirà l’atmosfera e che ricorderà per tutta la vita.
Purtroppo l’esistenza di Mary non è semplice. Viene mandata lontano dal padre e cresce in solitudine sentendosi poco apprezzata e amata.
In cuor suo è una ribelle a tal punto che s’innamorerà di un giovane poeta, Percy Shelley e deciderà di scappare con lui.
Durante un loro viaggio insieme alla sorella Claire, conosceranno Lord Byron, uno dei poeti più rappresentativi del romanticismo inglese.
Una notte, si ritroveranno tutti e quattro insieme a un altro illustre dell’epoca, il medico Polidori, e grazie a una scommessa lanciata da Byron, Mary scriverà il suo capolavoro.
Sapevate che proprio grazie a una sfida lanciata quella notte in cui ognuno di loro doveva scrivere un racconto, Mary farà un sogno in cui racconterà di aver visto una creatura che prende vita dopo la morte?
Proprio ascoltando racconti sulle nuove scoperte scientifiche del tempo, in cui una scossa elettrica può contrarre i muscoli di un animale morto, la sua mente, nel sonno, elabora questa figura terribile e immortale che tutti conosciamo come Frankenstein.
Come può una ragazzina come lei venirsene fuori con una storia del genere?
Pensate che Mary aveva solo diciotto anni.
Il libro verrà rifiutato da due editori e solo il terzo lo pubblicherà in forma anonima.
Tutti penseranno che è stato il poeta Shelley a scriverlo e solo dopo si scoprirà la sua vera identità.
È incredibile per tutti che una ragazza come Mary possa aver creato un’opera simile così all’avanguardia, così piena di umanità e di paure contro la modernità e capace di andare a fondo nelle perversioni dell’animo umano.
Frankenstein è un’opera che ha cambiato un’epoca e il mondo intero.
Espressione di una letteratura dell’orrore, seppur figlia del romanticismo oscuro di quegli anni, che è più moderna di quanto si possa pensare.
E lei, ascoltando semplicemente un sogno, è riuscita a realizzare qualcosa di unico e di inarrivabile.
Gli scrittori sognano le loro storie a occhi aperti e a occhi chiusi.
Alla fine del libro, c’è un breve compendio in cui l’autrice racconta un po’ della vita di Mary.
Orfana, ribelle, schiava della sua immaginazione, ma anche dotata di un amore profondo e viscerale per il poeta Shelley.
Legata a lui fino alla morte.
Ha perso tante persone nella sua vita eppure lei resterà in eterno. Il suo romanzo è considerato il fautore di un nuovo genere letterario: il romanzo moderno di fantascienza.
Chi non lo conosce?
Inoltre, un aneddoto interessante, è che il racconto dl terrore di un altro partecipante di quella notte, il medico Polidori, chiamato Il vampiro, è diventato, anni dopo, fonte di ispirazione per Bram Stoker e per la stesura nientemeno che di Dracula.
Insomma, una notte miracolosa per la letteratura.
Si raccontano due storie particolari su Mary. La prima è che conobbe Percy al cimitero ed ebbe il primo rapporto carnale con lui proprio sulla tomba della madre.
Un secondo particolare riguarda la morte di Percy. Si racconta che Mary andasse in giro con il suo cuore.
Se non è lei la regina del gotico e del dark, chi altri?
Questo piccolo libro è molto bello e finemente curato. Sono davvero felice di averlo letto e poterlo annoverare tra i libri della mia libreria.
Non è solo per bambini. I disegni rispecchiano perfettamente l’animo cupo e l’estro interiore di Mary. Colori scuri, cupi, a volte tetri, amplificano l’immaginazione di chi legge e permettono al lettore di avvicinarsi ai protagonisti facendolo sentire parte della storia.
Ci tengo a chiarire che non sono illustrazioni infantili, anzi. Io le ho adorate proprio perché perfettamente in sintonia con la mia anima un po’ dark e l’amore e l’ammirazione che ho sempre provato per questo genere di storie che vanno così a fondo nel cuore umano, tracciandone gli aspetti ammirevoli, ma anche quelli più deplorevoli o segreti, affinché venga fuori il capolavoro.
Wow, Antonietta! <3
RispondiEliminaEvviva le anime dark :-)
Io non ho ancora letto Frankenstein, ho visto il film, ma dopo questa tua esplosione di colori e sfumature dark, lo recupererò prima o poi. ^^ Ma non sapevo di questa Mary, quando andrò in libreria cercherò questo libro, sono proprio curiosa di vedere queste illustrazioni che ti sono piaciute tanto.
Un abbraccio :*
Cara Federica, grazie! :)
EliminaLa storia di Mary Shelley è molto particolare, del resto lo stesso personaggio di Frankenstein lo è.
Ci sono diversi libri che parlano della storia di questa autrice e questo è sicuramente stato scritto come una sorta di favola per i più piccoli, però a me è piaciuto lo stesso. :-)
Ti abbraccio forte :*