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venerdì 7 giugno 2024

Recensione: NON TI AMO MA TI SPOSO di Goldy Moldavsky

Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la casa editrice Piemme, oggi vi parlo di Non ti amo ma ti sposo di Goldy Moldavsky, un romanzo divertente e leggero.

non ti amo ma ti sposo

di Goldy Moldavsky
Editore: Piemme 
Pagine: 288
GENERE: Young Adult/ Friends To Lovers
Prezzo: 8,99€ - 17,00
Formato: eBook - Cartaceo
Data d'uscita: 2024
LINK D'ACQUISTO: ❤︎
VOTO: 🌟🌟🌟🌟 


Trama:
Jimena Ramos, peruviana di nascita, è la tipica adolescente di New York: sfacciata, piena di vita e determinata. Quando, però, scopre di essere clandestina, si rende conto che la sua strada verso il futuro non è così sicura e che i suoi sogni potrebbero infrangersi da un momento all'altro. La soluzione? Sposare un americano. Forse una app di appuntamenti potrebbe aiutarla a trovare l'amore, o forse dovrebbe cambiare prospettiva e trattare il matrimonio come una transazione d'affari... Vitaly, il suo biondo vicino di casa scostante e ambizioso, è l'unico a conoscere il suo segreto. Non è esattamente il candidato ideale per un matrimonio combinato e non si pone certo il problema di esprimere il suo disappunto a Jimena, ma in lui c'è qualcosa che lo rende misterioso e affascinante. E tra un bisticcio e una confidenza, l'atmosfera tra i due si farà elettrica...

RECENSIONE

Non ti amo ma ti sposo di Goldy Moldavsky è un romanzo Friends To Lovers che all’apparenza è divertente, ironico, a volte persino spassoso, ma affronta un tema molto serio: la clandestinità. Certo, osservando la copertina, tutta rosa, con i personaggi disegnati con una grafica leggera e stuzzicante, non immaginate che ci sia una buona parte del romanzo che parla anche di emozioni negative, sofferenti, che provocano disagio come la paura di non avere più una casa, di essere cacciati via dal paese in cui si è cresciuti, e soprattutto, il terrore di non poter più vedere i propri sogni realizzati. 

Anche se l’inizio del romanzo è festaiolo, perché la nostra protagonista, Jimena, peruviana, appena diciassettenne, che vive a New York, da quando è una bambina, si sta divertendo con i propri amici e con una valanga di fuochi illegali, pensando che presto andrà al college, subito dopo, arriva una notizia che strappa e accartoccia tutti i suoi progetti futuri. – "Il 4 luglio è passato da circa un mese e mezzo, ma l’ultimo anno di superiori comincia domani – classe 2007, baby, perciò, di fatto, questa è l’ultima notte di libertà.” 

La madre le comunica che da anni sono cittadini illegali e presto dovranno lasciare gli Stati Uniti. Per Jimena questo non è solo un colpo al cuore, è proprio una minaccia di morte certa. “Ha sganciato questa informazione nuova di zecca con la stessa grazia e delicatezza di una testa di cavallo mozzata atterrata sul mio letto.” 
Tutto ciò per vari motivi. 
Prima di tutto non ne vuole sapere del suo paese di origine; si sente americana, ha sempre vissuto lì e la sua vita è fatta della confortevole quotidianità, della scuola, delle feste, lei ama tanto le feste e poco i libri, a dir la verità, e dei suoi super amici con i quali si diverte tanto. Insomma, la sua esistenza è ben delineata; è un’adolescente che ha già ben chiaro cosa vuole fare nel proprio futuro: studiare e crearsi una carriera, non di certo andare in un paese verso il quale non prova assolutamente nulla. Il suo cuore si spezza e la sua testa comincia a pensare a cosa fare per non dover essere obbligata a lasciare tutto ciò a cui tiene per imbarcarsi in una situazione che non conosce ma che già odia con tutta se stessa. 

Allora. 
Premettiamo che è un romanzo Young Adult, quindi i personaggi sono giovani, e fanno pensieri spesso poco condivisibili, almeno da parte mia. Jimena è molto simpatica, ha il giusto appeal grintoso e rabbioso all’occorrenza, per affrontare qualsiasi ostacolo, ma è comunque immatura. Cioè, in alcuni momenti sembra anche un po’ troppo ingenua, sfiorando il limite della stupidità, ma è solo un’impressione temporanea, perché poi, a dispetto delle numerose decisioni avventate che prenderà, rimane comunque una protagonista che ha qualcosa da dire, pur nella sua innocenza, e che cerca in qualche modo, di salvare il proprio futuro, non importa, se poi, la maggior parte delle volte fallisce miseramente. 
Ciò che conta è che continua a provarci. Ed è proprio questa sua insistenza, a essere onesta, che conquista più di ogni altra cosa e fa anche tanto ridere. 

PIANO PER SPOSARMI. 
Trovare qualcuno da amare.

Quando l’avvocato le dice che l’unica soluzione per non lasciare il paese è sposarsi, ecco che le vengono mille idee per trovare un uomo che la sposi. “Signorina Ramos, non ti sto suggerendo di sposarti. Sei troppo giovane e il matrimonio non è qualcosa da prendere alla leggera. Io sto con la mia ragazza da quattro anni e ancora non mi sento pronto per il grande passo.” 

Prima di tutto sceglie la via più facile: chiede al suo migliore amico, vicino di casa, Vitaly, ragazzo bello e perfetto di origini russe, di sposarla. 
Apriti cielo. 
Qui cominciano le vere risate, e anche un po’ di amarezza, a essere onesti. – “Più ci parliamo, più appare chiaro perché, nonostante ci si veda spessissimo in giro, non siamo mai diventati davvero amici. Ha un lato del carattere da petulante guastafeste troppo sviluppato. Sarà anche intelligente, ma non significa che il ragazzo abbia una vaga idea di come funziona il mondo.” 

Vitaly le risponde di no, che non lo farà mai e poi mai, e nonostante il dispiacere, Jimena non si perde d’animo, anzi accetta la proposta che la fa lui. Anzi, all’inizio critica aspramente la scelta di cercare qualcuno che voglia sposarla. – “Intendo che ogni tipo disposto a sposare una minorenne è un viscido, Jimena. Non sto dicendo niente di offensivo.” 

Vitaly la seguirà in tutti gli incontri per trovare marito e si comporterà come una vera guardia del corpo, garantendole protezione e cercando anche di consigliarla. Beh, la proposta non è proprio malvagia, se non contiamo il fatto che in quanto migliore amico, l’ha appena scaricata. Insomma, che significa? Jimena non le piace? Pare proprio di no, eppure sembra essere quello che la conosce meglio. 

Dopo aver provato vari siti di incontri ed essere arrivata alla conclusione che il matrimonio non è altro che un grosso affare, Jimena comincia a perdere un po’ di fiducia in se stessa. L’incontro con un ragazzo attivista nella politica sembra risollevare le sorti della sua ricerca, peccato però, che ormai Jimena sia sempre più innamorata di Vitaly. 
All’apparenza senza nessuna speranza. 
Ma è davvero così? 
L’amico conferma di essere l’unico in grado di conoscerla davvero fino in fondo e quando scoprirà che ha stilato una sorta di elenco con tutte le caratteristiche e ci tiene a dire che non sono difetti di Jimena, la ragazza comprende che ha ragione. La considera determinata, ottimista, intelligente, affascinante, sveglia, capace e sognatrice, ma soprattutto resiliente e con una resistenza superiore alla sua età. – "Prima di sapere che ero una clandestina, ero un libro aperto. Affrontavo il mondo a testa alta, senza timori. Adesso, invece, vivere nella mia nuova condizione significa nasconderla. Significa riservatezza, paura e sospetto. Non pensavo che qualcuno riuscisse a vedere oltre la facciata. Invece Vitaly l’ha fatto.” 

La trama di questo libro è stata sfruttata fino all’osso nei film, quindi so che non vi sto parlando di nulla di nuovo. Non aspettatevi grandi sorprese. Mentre lo leggi, ti sembra di vedere uno di quei film che hanno sbancato al cinema, in cui t’innamori del tuo migliore amico e mentre cerchi un fidanzato, e vorresti lui per tutta la vita, l’amico ti tiene lontana, anzi, ti butta tra le braccia di un altro. Eh, sì, proprio per questa familiarità con questo tipico cliché cinematografico, la lettura è molto rilassante, divertente e scorrevole. 

Ti bastano due pagine per simpatizzare con la protagonista, se riesci a superare il fatto che non ama leggere, e per adorare l’amico, che nonostante i costanti rifiuti e quell’aria indifferente all’amore, è chiaro che muore dalla voglia di baciarla. 
Ma tempo al tempo. 
L’avvicinamento dei due avviene in maniera lenta e graduale. In altre parole, l’autrice ha deciso che se la devono sudare, e anche noi che leggiamo dobbiamo soffrire un po’ e vederli sbattere la testa da una parte e dall’altra prima di riuscire ad ammettere i loro sentimenti e poi a tramutarli in parole.“Vitaly sta mettendo tutta la sua vita in gioco per me. Il minimo che possa fare è tuffarmi con lui, di testa. Senza sapere che cosa accadrà poi, ma affrontandolo insieme.” 

Ecco, nessuno dei due è bravo ad esprimersi e questo rende la storia un po’ tenera e un po’ anche amara. 
Il finale ci salva dall’imbarazzo generale, perché il lieto fine rimette finalmente tutto a posto, anche se un po’ troppo frettolosamente.

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