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martedì 8 ottobre 2019

✎ Recensione: PRENDIMI SE MI VUOI di Ella Gai

Buongiorno! Oggi vi parlo di una lettura che non mi è piaciuta. E questa volta non sono riuscita a salvare proprio niente. Prendimi, se mi vuoi, edito Newton Compton, di Ella Gai è un romanzo che non mi ha dato nulla, facendomi solo storcere il naso.

Prendimi se mi vuoi
di Ella Gai

Editore: Newton Compton
Pagine: 288
GENERE: Dark Romance
Prezzo: 1,99 
Formato: eBook
Data d'uscita: 2019
LINK D'ACQUISTO: ❤︎
VOTO: 🌟

Trama:
La prima volta che mi sentii osservata, uscivo di scuola per tornare al Saint Mary. La seconda volta mi sembrò di sentire qualcuno alle mie spalle, mentre attraversavo la strada per rientrare in orfanotrofio. E la terza volta, quella sensazione diventò realtà il giorno in cui seppi di essere stata adottata dal mio carnefice. Avevo sedici anni quando fui catturata dal cacciatore. Da una gabbia di violenze psicologiche e regole rigide ero finita dentro un’altra gabbia di violenze fisiche e regole impossibili. Potevo usare la mia mente con astuzia per attaccare, e il mio corpo come arma di difesa. Tanto più mi mostravo remissiva, meno male ricevevo. Avevo una vendetta da riscattare e una libertà da riconquistare. Dovevo scegliere tra me e lui. Tra dolore e piacere. Tra ciò che era giusto e ciò che era sbagliato. Qualunque decisione avessi preso il mio destino era già segnato, con violenze e droga. Nella nuova casa sono in vigore delle regole: 1. Mai dire di no a qualunque sua richiesta. 2. Testa bassa e sguardo chino. 3. Niente domande. 4. Nessuna speranza.

RECENSIONE

Prendimi se mi vuoi è un romanzo certamente Dark, molto oscuro che, nonostante io ami il genere, non mi ha provocato alcun tipo di empatia, né di emozione e né di coinvolgimento.
Per chi mi segue, sa che prediligo questo tipo di letture, anche se sono forti, ma in questo caso, si è superato davvero qualsiasi tipo di limite.

Charlotte vive in un orfanotrofio, viene maltrattata e desidera scappare via per costruirsi un futuro. La sua migliore amica si chiama Jennifer e sono legate da un affetto profondo, vivono l’una per l’altra e quando Charlie scopre che sta per essere adottata promette a Jennifer che tornerà a prenderla.

Sono una ragazzina, 
ma non sono una stupida.


Charlie ha il cuore che trabocca di speranza. È convinta che ad adottarla sia una famiglia normale e che finalmente avrà la vita che si merita. Ha sedici anni e non immagina il futuro che l’attende perché ad averla adottata non è una famiglia, ma un uomo molto misterioso che vive in una villa e si prende cura di altre due ragazze adolescenti come lei.
Dimenticatevi la parola “adozione” così come se la dimentica Charlie.

L’uomo, chiamato da tutti Hunter, Il cacciatore, non è altro che un pericoloso criminale che fa parte di un gruppo di persone poco raccomandabili, ognuna delle quali si occupa di qualcosa.
C’è chi gestisce il giro della prostituzione, chi quello delle armi, e l’uomo che ha adottato Charlotte si occupa di adescare giovani per vendere la droga e usa Charlie, insieme alle altre due ragazze, per attirare nuove vittime ignare nella sua trappola.
Insomma, una storia non originale, ma non è questo il punto.

Il discorso è che questo Hunter è assolutamente disumano. Di solito, ci si aspetta che tra vittima e carnefice scatti la scintilla, almeno la maggior parte dei Dark è costruita su questo sistema, ma qui non è così.
Il protagonista, non solo è un criminale, ma abusa delle sue ragazzine come se non ci fosse un domani.
Le violenta e le tortura in tutti i modi possibili, e purtroppo, Charlotte sembra addirittura innamorarsi di lui.
Non so come, ma è ciò che avviene, senza la minima logica.

Lui prende quando e dove vuole.

Hunter è un personaggio incomprensibile. I suoi comportamenti sono scioccanti, purtroppo non nel senso che ti sorprendono e ti incuriosiscono, ma perché ti disturbano e non c’è nulla che ti permetta di comprendere le sue azioni.
È senza cuore, senza spirito, senz’anima. È una macchina che agisce mosso soltanto dalla cattiveria e dalla lussuria.

Di lui non sappiamo assolutamente nulla, e a dire la verità, non mi è venuta nemmeno la curiosità di sapere chi sia e cosa lo abbia portato fino a quel punto.
È forse il peggiore protagonista maschile che io abbia incontrato in un romanzo.

Lei, poi, lasciamo assolutamente perdere. È insignificante, priva di carattere, evanescente.
Il problema è la storia in sé. Non solo non coinvolge, ma ha anche un finale aperto che rimanda a un secondo libro che sicuramente non leggerò.
Ho letto questo perché volevo capire fin dove l’autrice si sarebbe spinta e se avrei trovato anche solo un piccolo particolare che mi avrebbe colpito positivamente.
Alla fine, purtroppo, è stato solo un grande NO.

Loro usano. Loro sottomettono. 
Loro prendono.

Potrei definirlo il peggior romanzo letto negli ultimi tempi, o forse, in assoluto, ma poco cambia.
Prendimi se mi vuoi è un libro che non consiglio a nessuno, nemmeno agli amanti delle storie più crude e violente.

Non ci sono emozioni, né positive e né negative. C’è solo un grande casino, un susseguirsi di violenze ingiustificate e l’assenza totale di introspezione psicologica, di caratterizzazione dei personaggi, di profondità intimista.
Potrei dire che mi ha disturbato, ma nemmeno quello.
Né infastidito, l’ho letto ed è stato come se non leggessi niente. 
Peggio di così…

3 commenti:

  1. La sincerità, Antonietta. <3
    Questa è in assoluto una delle molte caratteristiche che fa di te una bookblogger vera, autentica, che non ha proprio nulla a che vedere con il finto, con l'essere artificioso tanto per seguire la massa che purtroppo dilaga nella maggior parte dei blog, dove magari il libro non lo leggono neppure e danno cinque stelline del tutto immeritate.
    Ho finito da poco di leggere su Amazon l'estratto di Amami senza pietà, e come ho scritto nel commento, sebbene non sia esattamente il genere di lettura che prediligo, merita, l'autore MERITA di finire sugli scaffali di una libreria. <3

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    Risposte
    1. La sincerità è necessaria con certi romanzi O.o
      Non capisco davvero il senso di questa storia. :-(((
      Grazie, grazie, grazie! <3 Come ti ho scritto già, sei Unica! <3
      Ti abbraccio forte :*

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    2. Il merito è tutto tuo, Antonietta <3
      Ti abbraccio forte anche io :*

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