Buongiorno! Oggi vi parlo di Nemmeno un grammo d'amore di Robin C. Un romanzo verso il quale avevo qualche perplessità che si è rivelata fondata. Una storia molto coraggiosa che non è adatta a tutti.
di Robin C. Editore: Selfpublishing Pagine: 329 GENERE: Romanzo erotico Prezzo: 2,99€ Formato: eBook Data d'uscita: 2016 LINK D'ACQUISTO: ❤︎ VOTO: 🌟🌟🌟
Trama:
William non era mai stato disonesto con Anna. Non aveva finto di amarla per conquistarla.
Il loro era un rapporto deviato e corrotto. Una relazione simile a una crudele spirale, in grado di trascinare entrambi sempre più in basso, verso un inevitabile disastro.
Lui l’aveva fatta sentire importante, l’aveva fatta sentire una nullità, l’aveva fatta sentire sensuale, l’aveva fatta sentire sporca.
Soprattutto l’aveva trasformata nell’oggetto di un desiderio potentissimo e assoluto.
Non rimpiangeva nulla, Anna, ma era stanca del loro gioco. Stanca al punto di mettere la parola fine alla loro folle storia.
Non poteva però prevedere le conseguenze di quella scelta.
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RECENSIONE
Nemmeno un grammo d’amore è il primo romanzo che leggo di Robin C., un’autrice che pubblica sia in selfpublishing che con la Newton Compton.
Parliamo di un romanzo diverso da qualsiasi altro io abbia mai letto. Una storia davvero crudele, brutale, una rappresentazione di un rapporto d’amore che non ha nulla di amorevole, come anticipa già il titolo.
Una trama – devo ammettere – davvero coraggiosa che è adatta indubbiamente agli animi meno romantici, quelli che quando leggono un libro vogliono semplicemente provare emozioni, senza che ci siano necessariamente rose e fiori.
E credetemi che qui non ce ne sono, per nessuno!
Anna è una giovane stagista all’interno dell’azienda di William, un uomo sposato che ha un figlio. Sin dal loro primo incontro, tra i due esplode un’attrazione che è difficile contenere. Apparentemente sembrano una coppia di amanti normalissimi, ma nessuno dei due è un uomo o una donna con desideri e gusti tradizionali.
Infatti, William ha lo spirito del dominatore, fuori e dentro il letto, e Anna, quello della sottomessa. Indi, tra i due c’è un rapporto di sesso e di abnegazione molto forte, che vede i due personaggi contrapporsi come padrone e serva, non inteso ovviamente nel significato più profondo del termine, ma soltanto per indicare una sorta di sottomissione da parte di lei che decide con volontà suprema, di subire tutto ciò che lui decide.
E per subire s’intende anche l’essere trattata male, l’essere posseduta con violenza e talvolta freddezza, sino a giungere alle offese e alle dichiarazioni piuttosto tristi e misere, dove lui ammette che non lascerà mai e poi mai sua moglie per lei.
Anna, nonostante la sincerità nuda e cruda del suo amante, vorrebbe che la sua relazione accrescesse di valore, migliorasse sotto il punto di vista della dignità e della considerazione, ma in fin dei conti, non fa nulla per obbligare William a prendere una decisione. Continua a stare con lui, ogni tanto si ribella, cerca in qualche modo di ottenere più attenzione, di metterlo quasi alle strette, sperando in una presa di posizione da parte di questo uomo così ricco e autoritario, ma senza ottenere nulla.
Infatti continuerà ad andarci a letto, sognando che quella relazione clandestina, forse un giorno si trasformerà in qualcosa di diverso. Nel frattempo, però, nella vita di Anna appare un personaggio nuovo. Un giovane dall’aspetto bellissimo che resterà profondamente attratto da lei.
Nonostante i duri avvertimenti di William, per cui lei non deve andare a letto con nessuno, perché nonostante tutto, è di sua proprietà, Anna si lascia coinvolgere dalla freschezza e dalla purezza di questo giovane, che però, ben presto rivelerà chi è in realtà: il figlio di William.
Una situazione sentimentale già precaria ed effettivamente triste, si trasforma in un oblio di sensi e di desideri. La nostra cara Anna diventa l’amante anche di Edward e contemporaneamente ama due uomini. Tutto ciò fino a quando entrambi non scoprono la verità…
Insomma, la trama è intricata ma volendo facilmente prevedibile.
Effettivamente, mi sono trovata di fronte un romanzo erotico, pur sperando che non lo fosse. Ma questa storia non si limita solo a una questione di erotismo. La complessità della psicologia dei personaggi è evidente.
Anna ha un’adolescenza a dir poco terribile, un legame con il patrigno equivoco e lascivo che la segnerà per tutta la vita. Anche William non è un personaggio facile. Un uomo verso il quale non ho provato nessun tipo di empatia, né di comprensione. Un uomo difficile, prepotente, arrogante, un vero e proprio folle, che nonostante continui a restare con la moglie, ammette come se nulla fosse che Anna per lui è una terribile ossessione.
Avete capito bene: un'ossessione.
Questo già chiarisce in parte la situazione molto difficile che l’autrice tenta di tratteggiare. Nessuno dei due protagonisti, (e nemmeno Edward), è psicologicamente equilibrato.
Tutti e due sono ossessionati dal sesso, dal legame torbido e di dipendenza che si è creato e non riescono a liberarsene.
Nonostante Anna sappia che William la tratta uno schifo, non riesce a lasciarlo, a liberarsi di lui, a non amarlo, perché tutto ciò che desidera è esattamente il modo bruto e crudele con cui lui la tratta. Insomma, due menti perverse che non si nascondono dietro un falso idillio.
Nemmeno un grammo d’amore non promette nulla, se non la cruda verità. È una storia di tradimento, di vendetta e di disperazione.
Anna è una donna disperata, alla costante ricerca del dolore e della sopravvivenza.
William è fuori di testa, mentre Edward, che sembra quello più pacato, farà la stessa fine del padre.
Quello che non ho apprezzato è stato il troppo sesso, e la freddezza della storia. Non sono riuscita ad amare i personaggi, né a comprenderli. È come se fossi rimasta all’esterno e avessi visto un film senza che nulla mi rendesse partecipe.
Credo che questo dipenda dalla mia visione della vita e del rapporto d’amore. Tutto quello che c’è scritto in questo romanzo, nonostante sia scritto bene e anche argomentato a dovere, non appartiene al mio modo di vivere, anzi, mi è sembrato fuori dal mondo. Inoltre, la narrazione dal punto di vista onnisciente della terza persona, a volte mi ha dato la sensazione di leggere un trattato sulla psicologia dei personaggi più che una storia dotata di scorrevolezza e di fluidità. La lettura si è spesso inceppata proprio per questo motivo.
Ecco perché in fin dei conti non mi è piaciuto molto.
Lo consiglio a chi vuole leggere qualcosa di completamente diverso dai romanzi d’amore a cui siamo abituati. Una storia reale, profonda, che mette a nudo le perversioni e i desideri più sporchi dell’essere umano attraverso una storia di tradimento che è molto comune, eppure, leggendola, ti lascia comunque a bocca aperta, per la sua onestà e per il suo essere senza vergogna.
Due personaggi spogliati di qualsiasi ipocrisia, si mostrano per quello che sono, mentendo, tradendo, ferendo, senza sosta. Una disperazione del cuore e dell’anima che usa il corpo per placare il dolore, senza riuscirci. Creando solo un circolo vizioso che arriva a sporcare tutti. Persino chi doveva salvare e si trova anch’egli in trappola.
Parliamo di un romanzo diverso da qualsiasi altro io abbia mai letto. Una storia davvero crudele, brutale, una rappresentazione di un rapporto d’amore che non ha nulla di amorevole, come anticipa già il titolo.
Una trama – devo ammettere – davvero coraggiosa che è adatta indubbiamente agli animi meno romantici, quelli che quando leggono un libro vogliono semplicemente provare emozioni, senza che ci siano necessariamente rose e fiori.
E credetemi che qui non ce ne sono, per nessuno!
Anna è una giovane stagista all’interno dell’azienda di William, un uomo sposato che ha un figlio. Sin dal loro primo incontro, tra i due esplode un’attrazione che è difficile contenere. Apparentemente sembrano una coppia di amanti normalissimi, ma nessuno dei due è un uomo o una donna con desideri e gusti tradizionali.
Sei gelosa.
E tu sei uno stronzo.
Infatti, William ha lo spirito del dominatore, fuori e dentro il letto, e Anna, quello della sottomessa. Indi, tra i due c’è un rapporto di sesso e di abnegazione molto forte, che vede i due personaggi contrapporsi come padrone e serva, non inteso ovviamente nel significato più profondo del termine, ma soltanto per indicare una sorta di sottomissione da parte di lei che decide con volontà suprema, di subire tutto ciò che lui decide.
E per subire s’intende anche l’essere trattata male, l’essere posseduta con violenza e talvolta freddezza, sino a giungere alle offese e alle dichiarazioni piuttosto tristi e misere, dove lui ammette che non lascerà mai e poi mai sua moglie per lei.
Anna, nonostante la sincerità nuda e cruda del suo amante, vorrebbe che la sua relazione accrescesse di valore, migliorasse sotto il punto di vista della dignità e della considerazione, ma in fin dei conti, non fa nulla per obbligare William a prendere una decisione. Continua a stare con lui, ogni tanto si ribella, cerca in qualche modo di ottenere più attenzione, di metterlo quasi alle strette, sperando in una presa di posizione da parte di questo uomo così ricco e autoritario, ma senza ottenere nulla.
Infatti continuerà ad andarci a letto, sognando che quella relazione clandestina, forse un giorno si trasformerà in qualcosa di diverso. Nel frattempo, però, nella vita di Anna appare un personaggio nuovo. Un giovane dall’aspetto bellissimo che resterà profondamente attratto da lei.
Nonostante i duri avvertimenti di William, per cui lei non deve andare a letto con nessuno, perché nonostante tutto, è di sua proprietà, Anna si lascia coinvolgere dalla freschezza e dalla purezza di questo giovane, che però, ben presto rivelerà chi è in realtà: il figlio di William.
Una situazione sentimentale già precaria ed effettivamente triste, si trasforma in un oblio di sensi e di desideri. La nostra cara Anna diventa l’amante anche di Edward e contemporaneamente ama due uomini. Tutto ciò fino a quando entrambi non scoprono la verità…
Non le bastava essere amata.
Voleva essere l'unica.
Insomma, la trama è intricata ma volendo facilmente prevedibile.
Effettivamente, mi sono trovata di fronte un romanzo erotico, pur sperando che non lo fosse. Ma questa storia non si limita solo a una questione di erotismo. La complessità della psicologia dei personaggi è evidente.
Anna ha un’adolescenza a dir poco terribile, un legame con il patrigno equivoco e lascivo che la segnerà per tutta la vita. Anche William non è un personaggio facile. Un uomo verso il quale non ho provato nessun tipo di empatia, né di comprensione. Un uomo difficile, prepotente, arrogante, un vero e proprio folle, che nonostante continui a restare con la moglie, ammette come se nulla fosse che Anna per lui è una terribile ossessione.
Avete capito bene: un'ossessione.
Questo già chiarisce in parte la situazione molto difficile che l’autrice tenta di tratteggiare. Nessuno dei due protagonisti, (e nemmeno Edward), è psicologicamente equilibrato.
Tutti e due sono ossessionati dal sesso, dal legame torbido e di dipendenza che si è creato e non riescono a liberarsene.
Nonostante Anna sappia che William la tratta uno schifo, non riesce a lasciarlo, a liberarsi di lui, a non amarlo, perché tutto ciò che desidera è esattamente il modo bruto e crudele con cui lui la tratta. Insomma, due menti perverse che non si nascondono dietro un falso idillio.
Nemmeno un grammo d’amore non promette nulla, se non la cruda verità. È una storia di tradimento, di vendetta e di disperazione.
Anna è una donna disperata, alla costante ricerca del dolore e della sopravvivenza.
William è fuori di testa, mentre Edward, che sembra quello più pacato, farà la stessa fine del padre.
Era venuta al mondo per soddisfarlo e su questo non nutriva alcun dubbio.
Quello che non ho apprezzato è stato il troppo sesso, e la freddezza della storia. Non sono riuscita ad amare i personaggi, né a comprenderli. È come se fossi rimasta all’esterno e avessi visto un film senza che nulla mi rendesse partecipe.
Credo che questo dipenda dalla mia visione della vita e del rapporto d’amore. Tutto quello che c’è scritto in questo romanzo, nonostante sia scritto bene e anche argomentato a dovere, non appartiene al mio modo di vivere, anzi, mi è sembrato fuori dal mondo. Inoltre, la narrazione dal punto di vista onnisciente della terza persona, a volte mi ha dato la sensazione di leggere un trattato sulla psicologia dei personaggi più che una storia dotata di scorrevolezza e di fluidità. La lettura si è spesso inceppata proprio per questo motivo.
Ecco perché in fin dei conti non mi è piaciuto molto.
Lo consiglio a chi vuole leggere qualcosa di completamente diverso dai romanzi d’amore a cui siamo abituati. Una storia reale, profonda, che mette a nudo le perversioni e i desideri più sporchi dell’essere umano attraverso una storia di tradimento che è molto comune, eppure, leggendola, ti lascia comunque a bocca aperta, per la sua onestà e per il suo essere senza vergogna.
Due personaggi spogliati di qualsiasi ipocrisia, si mostrano per quello che sono, mentendo, tradendo, ferendo, senza sosta. Una disperazione del cuore e dell’anima che usa il corpo per placare il dolore, senza riuscirci. Creando solo un circolo vizioso che arriva a sporcare tutti. Persino chi doveva salvare e si trova anch’egli in trappola.
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