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giovedì 24 febbraio 2022

Recensione: SECONDO LE REGOLE di Edoardo Maspero

Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la casa editrice Marsilio, oggi vi parlo di Secondo le regole di Edoardo Maspero, una storia cruda e reale che mi ha colpito per la sua lucidità e intensità.

secondo le regole

di Edoardo Maspero
Editore: Marsilio
Pagine: 400
GENERE: Thriller/Noir
Prezzo: 9,99€ - 18,00
Formato: eBook - Cartaceo
Data d'uscita: 2022
LINK D'ACQUISTO: ❤︎
VOTO: 🌟🌟🌟🌟🌟 

Trama:
Stefano e Giulia si riabbracciano dopo mesi di separazione: lei è di ritorno da un Erasmus in Spagna, dove l’ha tradito rimanendo incinta, lui ha contratto l’Hiv durante la sua assenza. Nessuno dei due intende svelare il proprio segreto ed entrambi cercano di apparire integri agli occhi dell’altro. Terrorizzato dall’ansia del giudizio, Stefano confeziona – in un vortice d’angoscia sempre più paranoico – un terribile alibi mentale che potrebbe scagionarlo dall’irrimediabile incidente. Eliana, una escort di lusso, è innamorata di Claudio, un suo cliente che lavora per Coniglio, il capo di una potente organizzazione criminale che offre un nuovo servizio: la consegna di ragazze di cui abusare che della violenza non conserveranno alcun ricordo. Continuando a tacere la sua gravidanza, Giulia cerca disperatamente una via d’uscita, mentre Stefano si mette sulle tracce di Eliana, dalla quale sospetta di essere stato contagiato. Nel frattempo, a Claudio viene affidato un compito così aberrante da far vacillare la fedeltà e la dedizione con le quali ha sempre obbedito agli ordini. Sullo sfondo di una Milano che sotto la scintillante facciata glamour nasconde un’anima nera e corrotta, le strade dei protagonisti si incrociano, mentre in un’escalation inesorabile le loro vite vanno in pezzi: squarciato il velo di finzione e impostura che li avvolge, saranno messe a nudo verità inconfessabili.

RECENSIONE

I protagonisti di questa storia sono quattro. Due donne e due uomini. 
Apparentemente le loro vite sono slegate, eppure soltanto alla fine si scoprirà cosa esattamente lega tutti i personaggi. 

Giulia ha tradito il compagno Stefano durante un periodo all’estero. Ed è rimasta incinta. Quando torna a Milano non sa cosa fare, soprattutto quando si rende conto di non amare più l’uomo con cui ha vissuto gli ultimi anni della sua vita. Allo stesso tempo, però, non prova nessun sentimento per Riccardo, il ragazzo con cui ha tradito Stefano. Giulia è una donna confusa, inquieta, una che fa uso di droghe e per affrontare la morte della sua amica Giada, avvenuta tempo prima, si butta nel sesso. Invece di provare a recuperare il rapporto con Stefano, va a letto con altri uomini. 

Stefano non è un santo. Durante l’assenza della fidanzata è andato a letto con Eliana, una escort che è stata con lui senza farsi pagare. Dopo qualche settimana, scopre di essere sieropositivo. A quel punto pensa che la colpevole sia Eliana. 

Eliana ha un protettore che la sfrutta ed è innamorata di Claudio, un uomo dal passato misterioso e di poche parole che lavora per Coniglio, il boss della zona. 
Le vite di questi quattro personaggi cominciano a intrecciarsi fin dalle prime pagine, ma è soltanto andando avanti nella lettura che si scoprono i dettagli delle loro esistenze così perfettamente incastrati tra loro da fornire un finale inaspettato. 

 Fino ai diciotto anni, sulla carta, non sono mai esistito. Eppure, c’ero.

Ammetto che non ho appezzato il personaggio di Giulia. Menefreghista, egoista, incapace di prendere una decisione salda e inequivocabile per lei e per il bambino che porta in grembo. Lo stesso vale per Stefano, apparentemente privo di spina dorsale, incapace di affrontare il tradimento della fidanzata e soprattutto, consapevole di essere malato. Il suo comportamento è disdicevole e maligno. Pur sapendo di essere sieropositivo, va a letto con altre donne convincendosi, in modo egoista, di non essere malato. 

Ho apprezzato subito Eliana, forse per il suo amore perduto per Claudio e lo stesso Claudio, personaggio evidentemente avvolto dall’aurea criminale. Senza un passato, vissuto in diversi orfanotrofi, senza nemmeno un nome o una data di nascita. 
Il suo lavoro è deplorevole. Si occupa di consegnare donne straniere per conto di Coniglio che le procura agli uomini facoltosi che vogliono divertirsi nei modi più macabri e perversi che potete immaginare. Non si tratta di semplice prostituzione, ma molte volte, di omicidio. E le ragazze che si salvano vengono drogate e convinte da un medico fasullo che non gli è mai accaduto niente. Così non ricordano quello che hanno subito a causa della droga. 
La coscienza di Claudio si risveglia quando scopre che Eliana è incinta e quando Coniglio lo obbliga a occuparsi di una faccenda che lui rifiuta: consegnare una bambina. 

 Sono le cose che non ci sono capitate, le migliori che ci sono successe?

I personaggi di questo romanzo sono scandalosamente sporchi. Nessuno di loro è un esempio. 
Questa storia mi ha colpito per quanto sia incredibilmente torbida, maleodorante, marcia come i protagonisti. 

Sesso, droga, immoralità, tradimento, segreti e bugie. Un mix di elementi che contaminerebbero anche il cuore più puro. E dentro questa storia, di cuori puri non ce ne sono. 
Soltanto alla fine, Claudio ed Eliana provano a redimersi, ma non basterà. 
Al contrario di Giulia e Stefano, che io considero i peggiori. 
O forse i peggiori non esistono. 
Perchè se proprio vogliamo dirla tutta, questa storia lancia un messaggio distorto. Per nulla salvifico.
Chiunque, dietro la propria facciata di perbenismo e di socialità, nasconde del marcio. 
Ma davvero CHIUNQUE.
Il colpo di scena finale mi ha lasciato stordita. Forse avrei potuto immaginarlo, sì, ma non ci ho pensato, troppo presa a leccarmi le ferite insieme a Claudio e a Eliana. 
Un lieto fine? 
Scordatevelo. 
Non c’è. 

Solo una cosa mi rimprovero. Non essere riuscito a insegnare a mio figlio che al mondo si è soli.

Milano è nera, fangosa, priva di luce. È putrida esattamente come le donne che vengono abusate e uccise e come la droga che scarnifica i sentimenti lasciando soltanto ossa rotte. 
Edoardo Maspero ha uno stile lucido e spicciolo. Non si perde in convenevoli, né troviamo alcuna traccia di poeticità nella sua scrittura. Non perde tempo ad addolcire ciò che è angusto e cupo per natura. 
Ossia l’animo umano. 

Non alterna nemmeno momenti di felicità a momenti di alta tragedia. La scrittura scivola tra i meandri della vita di queste persone, senza idealizzare nulla. Azioni, reazioni, senza alcuno scopo di beatificazione. 
Credetemi quando vi dico che durante la lettura non ho mai provato sollievo, né conforto. Ho solo guardato scorrere davanti ai miei occhi le immagini che quelle parole mi provocavano come se fossero le scene di un film. 
Un film degradato e corrotto. 
Un film senza speranza. 
Cinico, subdolo, spaventosamente senza maschere. E, quindi, senza paura. 

Secondo le regole ti cattura non per la sua bellezza, ma per la sua cruda realtà. 
Io subisco il fascino di storie come questa perché di quelle fantasticamente belle e palesemente irreali non so che farmene. 
Troppo duro? Può darsi. 
Ma meglio qualche schiaffo in più che palesi illusioni che ti fanno stare male per tutta la vita. 
E questo romanzo, credetemi, ti sveglia da qualsiasi torpore tu sia immerso. 
Apri gli occhi. 
E urla.

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