Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la Casa Editrice DEA Planeta Libri, vi parlo dell'ultimo romanzo pubblicato da Jennifer Niven, Respiro solo se tu. La prima parte non mi ha coinvolto molto, e ho rivalutato la storia e l'autrice solo nella parte finale.
di Jennifer Niven Editore: DEA Planeta Libri Pagine: 379 GENERE: Young Adult Prezzo: 7,99€ - 15,90€ Formato: eBook - Cartaceo Data d'uscita: 2021 LINK D'ACQUISTO: ❤︎ VOTO: 🌟🌟🌟🌟
Trama:
Manca una manciata di giorni al diploma e Claudine non vede l’ora di trasferirsi a New York per andare al college e diventare una grande scrittrice. Adesso però pensa solo a come godersi l’ultima estate con le amiche. Il viaggio della maturità, le follie, i vestiti appariscenti, i ragazzi, la prima volta, il sesso… Ma vivere intensamente i diciotto anni non è semplice, se i tuoi genitori decidono di divorziare e tu sei costretta a trasferirti in un altro Stato. Su un’isola abitata solo da cavalli e trentuno persone. Letteralmente. Il mondo di Claudine crolla come il più instabile dei castelli di foglie. Non ha più radici, e i legami più importanti della sua vita sono spezzati. Ha capito che niente dura o vale la pena di essere amato. Non aveva calcolato che, tra quei trentuno isolani, potesse incontrare qualcuno come Jeremiah, armato di spray anti zanzare e pungente sarcasmo. Ma i rapporti sono imprevedibili, Claudine lo sa: non puoi affidarti all’altro per respirare, perché all’improvviso potrebbe lasciarti. Forse però l’estate della maturità è anche questo: rischiare, ed essere pronti a ricominciare. Nel suo romanzo più intimo e toccante, Jennifer Niven racconta i desideri e le pulsioni dell’animo in modo delicato e autentico, parlando direttamente al cuore del lettore.
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RECENSIONE
Respiro solo se tu è un romanzo con cui ho avuto un rapporto contrastante. Diciamo subito che per metà libro, non mi è piaciuto. L’ho trovato poco originale, a tratti mi ha annoiato, e purtroppo, come già sapevo, con una storia un po’ troppo giovanile per i miei gusti.
Nei romanzi a me piace andarci giù pesante, e all’inizio, con questo libro, ho avuto l’impressione che le tematiche affrontate fossero piuttosto alleggerite, e oltretutto poco interessanti per me che vado sempre cercando qualcosa che mi crepi il cuore.
Beh, vi dico subito, che con questa storia non è accaduto niente del genere. Cioè, non ci sono andata nemmeno vicino.
Nonostante ciò, come per magia, la seconda parte del romanzo è riuscita ad attrarmi, a incuriosirmi e farmi rivalutare l’intera vicenda.
Una costante dell'intera lettura è stato sicuramente l'apprezzamento dello stile, leggero, a tratti poetico, il giusto, senza risultare sdolcinato, scorrevole e immediato. Per nulla pesante, in realtà perfettamente in linea con la storia raccontata.
E questo è un punto a favore.
La protagonista è giovane e sta attraversando un momento molto difficile: il divorzio dei suoi genitori. Nonostante questo evento la faccia soffrire, si prepara a diplomarsi e ad andare a New York dove vuole coronare il sogno di una vita: diventare una scrittrice.
Ma il futuro è ancora lontano.
Prima di fare questo grande passo è necessario vivere le ultime vacanze nel modo più divertente possibile. Ed è quello che Claudine, appena diciottenne vuole fare fino a quando non è costretta a trasferirsi su un isola dove ci sono pochissime persone e dove sa già si annoierà a morte.
Perchè non siamo felici di ciò che abbiamo?
Il destino ci riserva sorprese inimmaginabili e Claudine ne è la prova evidente.
A malincuore lascia la sua migliore amica e il ragazzo che le piace. In realtà le piace più di un giovincello, in altre parole, non intende perdersi nulla e vivere la sua giovinezza nel modo più libero possibile nonostante sia ancora vergine. Aspetta il ragazzo giusto, ovviamente…
Purtroppo però la prima delusione arriva proprio dalla sua migliore amica che le nasconde i suoi sentimenti e il suo rapporto con un’altra ragazza. Claudine percepisce questo comportamento superficiale come un tradimento e questo è il primo passo verso la sua maturazione.
In altre parole il passaggio dall’età adolescenziale a quella adulta.
Ormai Claudine è una donna e deve prendersi le proprie responsabilità. Accettare che i propri genitori non si amano più, che il padre ama un’altra donna e che per lei il futuro può essere anche meno roseo di quanto si aspetta.
A cominciare dalla vita sull’isola che sembra inaccettabile.
Presto conosce nuove persone, riesce a farsi nuovi amici, e come un fulmine a ciel sereno, irrompe nella sua vita un ragazzo strambo che si chiama Jeremiah.
Un tipo a cui certamente non mancano le ragazze e di cui lei si invaghisce apertamente.
Entrambi sanno che si tratta solo di una vacanza, lui presto partirà mentre lei ha una nuova vita da costruirsi altrove. Nonostante questo sarà proprio Jeremiah a farla crescere e farla maturare, facendola sentire finalmente una donna a tutti gli effetti. Non solo per una questione fisica, ma soprattutto mentale.
Con lui si sente se stessa, senza alcun imbarazzo, pronta a confessare tutta la sofferenza per la separazione dei suoi genitori. E questa improvvisa apertura che sente soltanto verso di lui, la fa sentire fragile, perché teme che Jeremiah possa spaventarsi e scappare. Odia suo padre perché ha tradito e odia sua madre perché non è stata capace di fermarlo. E Jeremiah che le confessa di essere stato esattamente come lei, cioè pieno di rabbia per mille motivi al mondo, è la camomilla di cui ha bisogno. Questa intesa è la pace che cerca per ricominciare a credere in se stessa, per lasciare andare i problemi dei genitori e crescere nella sua felicità, in qualcosa che sia soltanto suo.
Alle persone non piace quando piangi.
Un romanzo che non mi ha colpito particolarmente, ma che si è rivelato profondo e intenso nella seconda parte soprattutto per il messaggio che sono riuscita a cogliere. Mi aspettavo un finale mieloso e invece, con un finale decisamente aperto e per nulla roseo, l’autrice si è guadagnata la mia stima.
Insomma, non è una storiella stupida al contrario di quello che pensavo all’inizio. Nel senso che non è finita come avevo immaginato, in modo romantico e dolce tanto per accontentare le lettrici.
C’è un percorso di fondo importante che compie la protagonista. È una storia di crescita sia esteriore che interiore che accomuna molte di noi, anzi tutte probabilmente. – Ho perso la verginità e tuttavia mi dico che non ho perso proprio niente. Questo è il mio corpo. È roba mia. Quello che è successo, l’ho deciso io. Questa pagina la scrivo io.
Claudine ha i suoi sogni che vengono lentamente minati dalla realtà. È come se a un certo punto si risvegliasse dalla sua infanzia e si ritrovasse improvvisamente donna inconsapevole forse di dover badare alla sua vita, perché nessuno è in grado di farlo meglio di lei.
Lui le piace. E non pensa a cosa succederà.
È questo, secondo me, il messaggio più importante: vivere in piena libertà i propri sentimenti, godendosi le emozioni, gli attimi, anche se poi sappiamo che tutto finirà. Nella vita, ogni attimo va vissuto e mai sprecato, perché ogni singolo minuto, nel bene e nel male, ci aiuta a crescere, a capire, e a diventare quello che siamo.
Claudine è una protagonista comune, semplice, in cui tutti possono rispecchiarsi. Jeremiah è il bravo ragazzo, forte, passionale, capace di regalare momenti indimenticabili, ma anche lui è libero, selvaggio, e come tale va rispettato.
Claudine è forte, che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, nemmeno da se stessa. A volte siamo proprio noi, con le nostre insicurezze, a distruggerci la vita. Io sono la prima che fa questo. Beh, lei non lo fa. È cosciente di essere intelligente, di non avere nulla di meno degli altri, nonostante le difficoltà e cerca di non lasciarsi sopraffare dagli ostacoli, soprattutto quando si tratta di sentimenti. E in questo è Jeremiah che l’ha aiutata.
Nonostante il finale non sia quello che tutti si aspettano, io credo che sia profondamente realistico e che la storia di questi due ragazzi sia un monito, un modello, un esempio, di ciò che dovrebbe accadere a tutti.
S’incontrano persone, luoghi, s’incrociano sogni e speranze, e anche se ci si lascia, anche se non si può stare più insieme, quello che siamo stati con quella persona e quello che siamo diventati grazie a lei, ci rimane dentro, e per questo, resterà con noi per sempre.
Un bell’insegnamento che mi ha fatto rivalutare il libro e l’autrice.
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