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giovedì 28 settembre 2023

Recensione: IN MEMORIAM di Alice Winn

Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la casa editrice Garzanti, oggi vi parlo di In memoriam di Alice Winn. 

in memoriam

di Alice Winn
Editore: Garzanti
Pagine: 432
GENERE: Narrativa contemporanea/LGBQ+
Prezzo: 10,99€ - 18,00
Formato: eBook - Cartaceo
Data d'uscita: 2023
LINK D'ACQUISTO: ❤︎
VOTO: 🌟🌟🌟🌟 

Trama:
Alla fine di tutto, per tutti, l'inverno diventa primavera. Quando ha ascoltato per la prima volta i versi di "In Memoriam" di Tennyson, Gaunt era all'ultimo anno di scuola. Ricorda perfettamente la voce baritonale del suo migliore amico Sidney mentre li recitava nel cortile del collegio, in un pomeriggio plumbeo. È stata una bella giornata, quella, pensa, sdraiato su una brandina cigolante, con la testa bendata e la mascella rigida. Rigida come la bocca spalancata del soldato che ha calpestato fuggendo per trovare riparo in trincea. Non riesce a toglierselo dalla testa e le uniche cose che lo tengono ancorato alla realtà sono Tennyson e le lettere che Sidney gli ha inviato dall'Inghilterra, dandogli notizie sui compagni, sulle lezioni, sugli studi. Gaunt darebbe l'anima per tornare a quei giorni, a discutere di metrica e poesia greca, invece di indossare la divisa. In collegio l'eco delle bombe e dei proiettili era pioggia, qui è tuono insondabile. Eppure ci sono quei versi. Eppure ci sono due braccia che lo stringono forte e un corpo caldo con cui condividere il misero spazio della brandina. Il respiro di Sidney, accanto a Gaunt, lo rassicura e, lentamente, lo rende consapevole del cuore che batte. D'altronde, la letteratura lo insegna: la tragedia della guerra non può annientare l'amore. Una storia che racconta ombre e luci dell'inizio del Novecento, attraverso gli occhi di due giovani uomini che trovano l'uno nell'altro la forza di superare l'insensatezza del conflitto e consolazione nell'immortale lezione dei classici, appresa tra i banchi di scuola.

RECENSIONE

In memoriam  è il romanzo d’esordio di Alice Winn, una storia che parla di amore e di guerra e lo fa intrecciando i classici della letteratura e le emozioni sfrontate e incandescenti di due giovani che si conoscono in collegio e che alimentano la loro amicizia attraverso la poesia e le parole. 

In memoriam sono i versi del poeta Alfred Tennyson recitati da Sidney nel cortile del collegio un giorno di pioggia e ascoltati e compresi fin dentro l’anima da Henry, amico e confidente di Sidney. Dopo le lezioni, i due si raccolgono insieme e sfogliano le pagine del necrologio per leggere i nomi dei soldati morti in guerra. La prima guerra mondiale. Nomi di ex compagni, di giovani studenti che hanno incrociato nelle classi del college o di sconosciuti che sono morti sacrificando la loro vita all’altare della patria. 

Una storia senza compromessi ambientata in un’epoca in cui l’amore tra uomini era qualcosa di oscuro e di inconcepibile che poteva essere accettato solo se rimaneva in quella oscurità non detta. Henry e Sidney ascoltano gli echi della guerra che appare così maligna eppure così violenta tanto da attrarli come una calamita. 
Temono di essere considerati poco virili e poco inclini al patriottismo, quindi in loro si fa strada l’idea di andare a combattere anche se potrebbero farne a meno. Infatti, è proprio Henry che per opporsi alle decisioni della madre, decide di arruolarsi e di mettere a disposizione la propria vita per la guerra, per un conflitto che distrugge l’esistenza di chi combatte e di chi resta a casa in modo insanabile. 

Parte in cerca di pace da tutti quei pensieri e forse da quell’attrazione insana che prova per il suo compagno di college. S’illude che andando via lontano possa stemperare quelle sensazioni che si fanno sempre più forti e che lo stanno conducendo verso un bivio. 
Quello che prova è reale? Come chiamarlo? Ricacciarlo o viverlo fino in fondo? 

Spera che queste domande scompaiano dalla sua testa. Spera che il suono delle bombe possa rimpiazzare i pensieri violenti e insensati che lo riconducono ogni volta verso Sidney. Eppure nelle lunghe e interminabili giornate di guerra e di morte, le lettere del compagno lo tengono legato a una realtà che altrimenti fuggirebbe via fatta a pezzi dagli orrori della carneficina. È Sidney che con le sue parole, le sue poesie, i suoi pensieri, lo avvolge come una coperta calda e lo protegge dal dolore e dalla sofferenza di un luogo che porta solo martirio e sacrificio. 

Gli racconta le sue giornate al college e allo stesso tempo lo distrae estraniandolo da quel clima infausto. Purtroppo però, non basta perchè a Henry viene affidato il compito di scrivere lettere alle madri dei soldati morti. Lettere prive di anima, false, bugiarde, tutte uguali, che non fanno altro che mettere in evidenza l’assurdità della guerra e la sua assoluta disumanità. Se Henry è andato via per soffocare quel sentimento nascente verso Sidney, è proprio il compagno che con la sua presenza lontana ma costante ad avvicinarlo all’amore, a fargli scoprire la bellezza di un’emozione che nemmeno la tragedia chiamata guerra può distruggere. È questo il senso di questo romanzo, così delicato ma al contempo così violento. 

Con uno stile perfetto, che scandisce le parole, le emozioni, i suoni, che non risparmia le brutture della guerra ma nemmeno le bellezze dei sentimenti, l’autrice ci regala una storia che emoziona e commuove, una storia eterna che potrebbe ripetersi ancora e ancora. 

Una storia ambientata in un periodo difficile in cui l’amore non era mai sicuro, né eterno. Dove gli uomini morivano e le mogli restavano senza mariti e i figli senza padri. 
La guerra è la più grande ferita del mondo. Una ferita che sembra chiusa, ma che continua a piangere sangue e in mezzo a questo mare rosso di solitudine e di morte, le parole di Sidney creano un ponte e allacciano il cuore di Henry al proprio tenendo a galla una vita che altrimenti andrebbe perduta in mezzo a tante altre. Forse l’ennesimo sacrificio inutile, l’ennesimo sacrifico ingiusto. 

Tra momenti divertenti e racconti cupi, i sentimenti diventano grida che sovrastano il tempo e raggiungono anche i luoghi e i tempi più ingiusti. I due protagonisti vengono separati più volte e ogni volta sembra mortale. Definitiva, soffocante, senza via di scampo. 
Ma l’amore cos’è, se non sopravvivenza di chi è sopravvissuto? 
L’amore non può essere annientato. 
L’amore annienta la diversità, sbattendoti in faccia che non esiste.

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