Buon giovedì cari lettori! E’ tempo di una
recensione dedicata ad un romanzo difficile da inserire in un genere narrativo
definito ma non per questo di minore valore, anzi. Le
lacrime degli dei di Andrea Gelain,
è un romanzo tra il giallo, l’avventura e lo storico con un pizzico di ironia e
di sano romanticismo che rendono la storia altamente apprezzabile. Una storia
che non mi aspettavo articolata così bene e che ho apprezzato per molti motivi.
Titolo: Le lacrime degli dei
Autore: Andrea Gelain
Editore: Pintore
Pagine: 272
Genere: Romanzo
Prezzo: € 16,50
Uscita: 2011
TRAMA
Andrea, dopo le molte disavventure narrate ne "L'ultimo
sogno", si è rifatto una vita e progetta addirittura di sposarsi con
Patrizia. Ma durante una breve vacanza trascorsa in compagnia dell'inseparabile
Giorgio l'ombra del passato torna a oscurare l'orizzonte, e la serenità
ritrovata si trasforma in incubo. Comincia così la caccia a un favoloso tesoro,
una misteriosa parure di diamanti, legata a un'appassionante storia d'amore e
di morte. Un nuovo incontro, ancora una volta con una ragazza dell'Europa dell'Est,
si rivela provvidenziale. Ma Andrea non riesce a togliersi il dubbio che la
bella Irina e il suo sinistro cugino Oleg facciano il doppiogioco. Da Roma a
Pietroburgo, risalendo nel tempo fino al 1802, seguiremo le vicende dei
protagonisti, sempre chiedendoci se il ritrovamento del tesoro perduto basterà a metterli al riparo da un uomo che non sa rinunciare alla vendetta.
Andrea Gelain è nato nel 1971 a Torino. Prima di dedicarsi
alla scrittura ha esercitato la professione di pubblicitario. Ha viaggiato
molto nei paesi dell’Est, dove sono ambientati in parte i suoi romanzi. Il
romanzo del suo esordio, L’ultimo sogno, ha piacevolmente sorpreso il pubblico. Con questo secondo episodio, l'autore ha intenzione di stupirlo con una storia emozionante, in cui il protagonista si muove fra l'Italia e l'Europa dell'Est, fra il presente e l'epoca degli Zar.
Le lacrime degli dei è la seconda avventura dell’eroe
creato ad arte da Andrea Gelain, la
cui vita è stata già una volta sconvolta, in modo rocambolesco, nel precedente
lavoro dell’autore, intitolato L’ultimo sogno. Ritroviamo dunque il medesimo
attore narrativo, Andrea per l’appunto,
coinvolto in una nuova e misteriosa situazione, piena di coincidenze e di
rimandi a quella precedente che però non impedisce la chiara e scorrevole
fruizione del testo, anche se non si è letto il romanzo precedente, come nel
mio caso.
Andrea, alterego dell’autore, è un
agente pubblicitario e facciamo subito la sua conoscenza nelle prime pagine,
durante un avvenimento molto importante: il suo matrimonio. E’ solo un attimo
però, perché ben presto l’autore decide di farci fare un salto indietro nel
tempo, ad un anno prima, spiegandoci attraverso la voce narrante del suo
protagonista, quali sono stati gli avvenimenti che lo hanno condotto a vivere
quel giorno così meraviglioso ma anche insperato, soprattutto col senno di poi,
e considerando gli ostacoli e i rischi mortali che Andrea ha dovuto affrontare.
Nella sua vita normale e di
fidanzato quasi modello, irrompono due elementi che lo conducono direttamente
verso uno sconvolgimento capace di alterare tutti gli equilibri, gettandolo in
un turbine di segreti e misteri dal quale non uscirà facilmente. Grazie all’amico Giorgio e per puro caso, si trova
coinvolto nella sparizione di una parure di gioielli considerata leggendaria,
di un valore assolutamente inestimabile e come se non bastasse,
contemporaneamente, si finge un’altra persona, per aiutare l’amico Oscar e
conquistare Irina, una giovane donna
straniera che s’innamora di lui semplicemente leggendo le sue lunghe lettere e
le sue parole da profondo conoscitore del cuore e dell’animo umano.
“Si guardava attorno in cerca del
misterioso autore di tante lettere e quando incrociò il mio sguardo, restammo
con gli occhi negli occhi, finchè un sorriso non illuminò prima il suo viso e
subito dopo il mio. Mi aveva riconosciuto. Non potevo più fuggire.”
Sin dall’inizio non ho avuto dubbi:
il romanzo è bello e soprattutto ben scritto. L’autore mostra la padronanza
necessaria nel creare una storia che non mostra debolezze, né la sua andatura
narrativa compie passi falsi.
Le lacrime degli dei, anche se il titolo può
trarre in inganno, facendo presupporre una trama più pesante e sontuosa, magari
anche noiosa per certi versi, si discosta immediatamente da tutto ciò,
evidenziando prima di tutto un linguaggio scorrevole, pulito, chiaro ma
soprattutto uno svolgimento dei fatti capace di coniugare più aspetti,
mescolandoli con parsimonia e creando un effetto di consistenza e di fluidità.
In altre parole ci troviamo di fronte ad un romanzo che abbraccia più generi
narrativi, dal giallo all’avventura, con un pizzico di commedia e di storico.
Insomma c’è tutto e questo non vuol dire che sia realizzato in maniera sommaria
o poco approfondita ma il contrario. La storia coinvolge e non ti permette di dissociarti,
ti prende proprio perché non ti dà in nessun caso il tempo di distrarti o di
fermarti a pensare. E’ un romanzo avventuroso e movimentato, ma anche poetico,
romantico, pieno di sentimenti. Lo stile dell’autore è preciso, puntuale,
magico in alcuni casi e si adatta perfettamente ad ogni momento narrato.
Andrea sarà perseguitato perché incolpato
della morte di una donna e allo stesso tempo dovrà fronteggiare un ricatto che
lo vedrà alle prese con una ricerca estenuante e impossibile: trovare la parure
di gioielli di Tatiana sulla quale
aleggia una leggenda che mette addirittura in dubbio la sua reale esistenza.
“Si tratta di un diadema e di una
collana molto antichi, li chiamano il tesoro di Tatiana. (…) Alcuni sostengono che quel
diamante era uno dei più grandi e preziosi che siano mai stati trovati, ma
molti credono che il diadema e la collana da esso ottenuti siano solo una
leggenda.”
L’ambientazione si muove tra Torino,
Roma e San Pietroburgo e non mancano le presenze mafiose come quelle poco
raccomandabili, inscenando attimi di vera suspense e paura. La mafia russa
rappresentata dai fratelli Kritz
ritorna direttamente dal passato di Andrea e lo coinvolge in una nuova e
terrificante avventura, senza lasciargli alcuna possibilità di scampo.
Andrea, nonostante sia un uomo normale con una
vita normale, affronta situazioni pazzesche, combatte, protegge, difende,
mettendo sempre a rischio la sua vita con coraggio e follia. Insomma non si
tira indietro in nessun caso, anche quando potrebbe farlo, se ne frega della
morte e accorre in aiuto soprattutto delle fanciulle, delle quali subisce il
fascino in modo incredibile. Nonostante sia fidanzato con Patrizia, non
disdegna più di un’avventura, dimenticandosi la sua compagna al punto da
innamorarsi alla fine di Irina, complice anche le pazzesche avventure che i due
affronteranno e che inevitabilmente li uniranno verso un destino comune.
Andrea Gelain è un appassionato di
sentimenti, di storia, un paroliere di emozioni e di passioni carnali. Il suo
eroe ama le belle donne, cade inesorabilmente nella loro trappola magica con
tutto se stesso, senza mai risparmiarsi. Lo stesso fa con le situazioni che
decide sempre di affrontare con orgoglio e dignità. E’ un eroe atipico e
romantico, un cavaliere moderno, sensibile
al sacrificio e ad un bel paio di gambe, in lotta costante con brutti
ceffi e gente che vuole eliminarlo eppure in grado di cavarsela sempre, un po’
per fortuna, un po’ per capacità.
Mi è piaciuto il modo in cui l’autore
ha costruito il suo personaggio, complesso ed articolato in linea con la
storia. Intrigante e avvincente, disperso nel mare della passione mentre cerca
di barcamenarsi tra due, tre e più donne e contemporaneamente in fuga dai
mafiosi che vogliono vederlo morto. Su tutto questo aleggia indisturbato il
fantasma dei gioielli di Tatiana, capaci di pennellare gli eventi con misticità
e fiaba.
Il ritmo è serrato e non abbassa mai
la guardia, gli eventi si susseguono accompagnati da descrizioni
particolareggiate degli ambienti, dei luoghi e dei personaggi. Più di tutto mi
ha colpito l’aria di “bellezza” che si respira durante la lettura. L’alone
trasparente e profumato dell’arte che si può raccogliere come piccole gocce tra
le righe delle pagine. Il concetto ed il senso di bello, artistico e magico si
fondono insieme dando vita ad un romanzo particolare e speciale. Questo senso
eleva la storia a qualcosa di superiore, complice il libro, con le sua pagine
odorose e setose, di una consistenza scivolosa e pregnante.
Andrea è un vero e proprio eroe, ha
coraggio da vendere, innamorato della vita e pronto ad affrontare qualsiasi
avventura. Per lui non esiste risparmio, non esiste evitare il brutto o il
male, il suo coinvolgimento è completo e lo stesso pretende dal lettore.
E’ sensibile all’amore, all’attrazione,
al vivere in profondità le sensazioni, lasciandosi trasportare nei meandri
della passione e dell’istinto primordiale della carnalità. Un personaggio molto
umano seppur conservi caratteristiche da eroe e quindi al di fuori del comune.
Le descrizioni degli incontri amorosi sono intense e ben si mescolano con l’aria
di mistero e di thriller che attraversa il romanzo, aggiungendo e non
sottraendo all’atmosfera generale.
“Le dita diventarono labbra e le
carezze cambiarono intensità, ma non dolcezza. Non avevo mai provato nulla di
simile. Percepivo amore e carne, vulnerabilità, bisogno di affetto e desiderio
primordiale, tutto nella stessa donna.”
Egli non è fatto per la normalità ma
per una meravigliosa ma rischiosa caccia al tesoro che diventa l’emblema del
libro e il simbolo persino dell’amore vissuto nel passato e nel mito come in quello
presente, scoppiato tra i due personaggi.
L’autore ha basato tutto sulla
suspense e sulla scoperta ma soprattutto sui sentimenti che diventano la guida
di tutte le azioni, altrimenti non avrebbe scelto una leggenda simile come base
portante di tutta la trama.
Il modo in cui il romanzo è scritto
è molto scenografico. Mentre leggevo potevo tranquillamente pensare di
assistere ad un film, perché come tale, sarebbe perfetto.
Le lacrime degli dei è una storia
avventurosa e piena di mistero ma anche un omaggio all’amore e alla sua visione
più pura ed intima. Un omaggio realizzato grazie alla presenza di una leggenda
che come una madre premurosa, da lontano, segue gli eventi e i suoi
protagonisti, che combattono al fine di ricondurre quel sogno fatto di diamanti
e di speranze, al suo legittimo proprietario, nel rispetto dell’amicizia, dell’amore
e dell’onestà.
Una narrazione che mette in luce l’animo
signorile e romantico dell’autore, impreziosito da una vena di leggerezza ironica
che rende la lettura leggera e scanzonata, senza mai distrarre l’attenzione dal
vero scopo della storia: “Senza gioia d’amor, che è mai la vita? Un re senza
amor, io non lo invidio.”
Ciao Antonietta! Non conoscevo questo libro! Grazie mille per averlo segnalato e aver condiviso con noi una recensione sempre ben fatta, curata e precisa!! Ti mando un forte abbraccio!!
RispondiEliminaGrazie Giulia! <3
EliminaUn bacio!^^
Devo leggerlo, della tua descrizione sembra bellissimo.
RispondiEliminaLo è, molto romantico! ^__^
Eliminaio amo i romanzi storici e anche quelli con un po' di intrigo e suspance,questo sembra avere tutti gli ingredienti giusti per conquistarmi!
RispondiEliminaAllora è la lettura giusta per te, cara Silvia! ^^
Eliminala trama è molto interessante anche se non è il mio genere
RispondiEliminaAlessandra
Grazie di essere passata, Alessandra!
EliminaNon conoscevo l'autore e neanche il suo libro, ma leggendo la trama mi intriga parecchio :)
RispondiEliminaNe sono felice, Valentina! <3
EliminaBella la foto della copertina,trama interessante!
RispondiEliminaLa cover è molto particolare e d'impatto! :-)
EliminaPurtroppo queste genere non rientra tra i miei preferiti....
RispondiEliminaPazienza Greta, sarà per la prossima!
Eliminaappena ho visto il blog e la foto della copertina mi sono precipitata a leggere la trama del romanzo la tua recensione me lo ha fatto amare e penso che cercherò di leggerlo.Elisabetta
RispondiEliminaGrazie Elisabetta e benvenuta!
EliminaOrribile
RispondiEliminaConosco andrea ed mi dispiace di dire che il libro è orribile.
Pesante con trama contorta e non chiara