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martedì 23 febbraio 2016

La ricetta segreta per un sogno di Valentina Cebeni Recensione

Buon martedì cari lettori! Grazie alla Garzanti, ho letto in anteprima questo meraviglioso romanzo di Valentina Cebeni, La ricetta segreta per un sogno. La storia di un legame molto forte tra madre e figlia, di un viaggio oltre ogni limite alla ricerca della propria identità e del senso dell'esistenza. Un'isola magica che fa da sfondo ad un intreccio ricco di passione, di amore e di speranza. Il tutto condito da invitanti ricette e dal profumato e genuino odore del pane...



Titolo: La ricetta segreta per un sogno
Autore: Valentina Cebeni
Editore: Garzanti
Pagine: 345
Genere:  Romanzo
Prezzo: € 16,90
Uscita: 18 Febbraio 2016


TRAMA


Il primo profumo che Elettra ricorda è quello del pane appena sfornato e dei biscotti speziati. Nella panetteria in cui è cresciuta ha imparato da sua madre che il cibo è il modo più semplice per raggiungere il cuore delle persone. Ma adesso che lei non può più occuparsi del negozio e ha lasciato tutto nelle mani di Elettra, i suoi dolci non hanno più questo potere. E tutte quelle domande rimaste in sospeso tra loro non hanno una risposta. Domande su un passato che la donna non ha rivelato a nessuno, nemmeno a lei, sua figlia. Elettra, persa e smarrita, sente di non avere altra scelta: deve fare luce su quei silenzi. Eppure in mano non ha altro che una medaglietta con inciso il nome di un'isola misteriosa, e una ricetta: quella dei pani all'anice che sua madre cucinava per sconfiggere la malinconia e tornare a sorridere. Proprio quei dolci le danno la forza per affrontare il viaggio verso l'isola del Titano, un pezzo di terra sperduto nel Mediterraneo la cui storia si perde in mille leggende. Se su un versante la vita scorre abitudinaria, sull'altro solo cortei di donne vestite di nero solcano stradine polverose che portano al mare. Un luogo in cui ogni angolo nasconde un segreto, una verità solo accennata. Un luogo in cui risuona l'eco di amori proibiti e amicizie perdute. Ma Elettra non ha paura di cercare, di sapere. Deve scoprire il legame tra la donna più importante della sua vita e quel posto. Perché solo così potrà ritrovare sé stessa.  



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La ricetta segreta per un sogno è un romanzo dal sapore antico e dall’odore della leggenda. La copertina, con quei colori leggeri, accennati, sognanti, come se tutto fosse un meraviglioso incanto, accompagna nella lettura e nella scoperta di una storia molto particolare, incentrata principalmente sul legame tra madre e figlia e sulla crescita personale e la maturazione interiore della protagonista. 
Elettra, un nome importante, forte e tragico, è una donna che vive una vita senza slanci vitali, impoverita dall’assenza dell’amore e vissuta in virtù soltanto della figura materna che ha costituito per molti anni il suo unico universo, privandola persino di una figura maschile e paterna. Edda, la madre, è una figura femminile cruda e provata dalla vita ma eccezionalmente dolce nel realizzare il suo sogno costante: fare il pane. Un panificio infatti è il punto di unione delle due protagoniste, una gioia immensa per entrambe ma soprattutto per Edda, in grado di incantare e conquistare totalmente i clienti con il proprio pane ed i suoi dolci. Ella crede fermamente che per arrivare al cuore delle persone, bisogna passare per il pane e per il cibo. Del resto la sua è una vera arte, fatta di odori e sapori, di ricette e piccole magie quotidiane che avvolgono la vita per renderla più dolce ed appetibile. Tutto cambia però quando Edda finisce in coma e il panificio è tutto nelle mani di Elettra. La donna non si sente in grado di sorreggere quella responsabilità perché sa di non essere come la madre, non ha la stessa magia e lo stesso istinto con cui Edda crea il pane e tutte le sue meravigliose invenzioni.  



La storia fino a qui potrebbe apparire banale e piuttosto normale ma invece ci sono numerosi segreti e misteri che attendono soltanto di essere scoperti. Grazie ad una medaglietta con incisa l’immagine di Santa Elisabetta protettrice dei panettieri, Elettra decide di partire per l’Isola del Titano, un luogo perso nel Mediterraneo, dove si reca per trovare risposta alle sue domande riguardo la vita della madre e il proprio passato. 
Il senso di insoddisfazione che caratterizza la vita della protagonista si basa proprio sulla durezza della madre e sulla sua incapacità di darle delle spiegazioni riguardo la loro esistenza. Elettra però è una donna che fin da subito dimostra tanta forza e determinazione, a tal punto da spingersi anche oltre il limite per raggiungere le risposte che cerca. Su quell’isola troverà un convento, chiuso e all’apparenza impenetrabile, dove vivono donne silenziose che si dedicano soltanto al lavoro e sarà proprio attraverso di esse, ed il legame che riuscirà a stabilire con loro, che scoprirà molto sul passato della madre e su se stessa. 

Sarebbe bastato solo un po’ d’amore per salvarci, raccontarmi del convento, magari, per sentirti vicina come ti sento ora, per avvertire il tuo tocco su questa pasta, fra queste mura impregnate di te. Per ritrovarci vicine, anima e corpo, come ora ci è permesso di fare solo qui, nello spazio fra il tavolo e il forno, negli impasti in cui a poco a poco mi sembra di ritrovarti.

Il viaggio di Elettra è un viaggio fisico ma soprattutto metaforico. Un viaggio fatto di interiorità e di maturazione, soprattutto di contatto con gli altri e di crescita attraverso il confronto e la scoperta di nuovi sentimenti.  
Sarà la cucina ed il cibo ad aiutarla a stabilire un legame con quel luogo che sembra sospeso nel tempo dove  strane tradizioni controllano e gestiscono la vita delle persone fuori e dentro quelle quattro mura. 
L’Isola del Titano non esiste geograficamente, è un luogo però che richiama le fattezze e l’atmosfera tipiche della Sardegna, terra di origine di Valentina Cebeni. Ma non solo questo è un chiaro riferimento alle sue tradizioni, anche le figure femminili sono un omaggio alle donne della sua terra, così forti e sentite, coraggiose ed intense. 
L’intensità è una delle parole che trovo più adatte per questo libro. Lo stile dell’autrice è ammaliante, ti conquista con la musica delle parole e ti fa sentire sulle labbra il sapore del pane. Il pane che rappresenta la vita, il nocciolo, l’origine, ciò che è buono per antonomasia, e ciò che è anche più semplice, nel senso di genuino. 
Elettra troverà le risposte che cerca e si scontrerà anche con la forza contrastante dell’amore, proprio lei che all’amore non crede, essendo abituata solo a quello materno e con alle spalle una relazione finita molto male. E’ fragile da un certo punto di vista perché è ingabbiata in una mancata consapevolezza, la stessa prodotta dalla madre che ha voluto proteggerla a tutti i costi dalla verità, ma lei sente il bisogno di spiccare il volo e di avere la sua libertà, la sua luce, indipendentemente da tutto e da tutti. Purtroppo però dovrà affrontare il passato ed i suoi demoni e dovrà dimostrare che bisogna lottare per avere ciò che si desidera senza fermarsi mai. Un riscatto, una salvezza, un andare a fondo oltre quei segreti così distruttivi per tentare di costruirsi la propria vita, quella che si è scelti consapevolmente e non per ragione di altri. 
La ricetta segreta per un sogno è un romanzo dal titolo magico che ti permette di immaginare quel luogo nel modo più perfetto possibile. Un luogo dove il vento ti accarezza la pelle, pieno di memoria e di ricordi di cui devi scoprire l’appartenenza. 
Il viaggio di Elettra è qualcosa di mistico e spirituale oltre che fisico, è profumato e colorato con i toni del tramonto, di quella luce che non acceca ma che ti accarezza permettendoti di vedere piano piano. E’ questo quello di cui lei ha bisogno, scoprire le sue radici, la sua origine, soltanto in questo modo potrà diventare tutt’uno con quel sogno che era anche quello della madre. Una storia toccante, commovente e sognante, un piccolo paradiso fatto di cielo e meraviglia, che contiene la voglia di sorprendersi e di sorprendere, dove il pane diventa il simbolo di un intero mondo, familiare  e sentimentale, fatto soprattutto d’amore, che è l’unica certezza calda e potente quanto il sangue. 
Il pane, poesia di pasta e di spirito, malinconia di vento e sabbia, rumore del mare e quiete della notte,  inizio e fine del libro, inizio  e fine del percorso di una vita alla ricerca di se stessa, che risponde finalmente a quel bisogno così straziante insidiato nel profondo dell’animo: riconoscersi per riconoscere chi siamo, fino in fondo. 
Ho amato questo romanzo, la sua consistenza, la sua poeticità nascosta, per nulla sbattuta in faccia, ostentata che poi diventa una presunzione malata. Ho amato il suono delle mani che lavorano, del tempo che passa, dell’attimo eterno di quel minuto di felicità che ti rende vivo. Ho amato la nostalgia e la premura di raccontare una storia che accarezza le emozioni e le risveglia con delicatezza. 


10 commenti:

  1. Questa recensione mi è piaciuta moltissimo. Il libro non fa proprio parte del mio genere preferito, ma credo che lo metterò in WL. La storia di Elettra mi convince già dalla trama, e da quello che ho capito, credo proprio che non si tratti una storia semplice, anzi... Metto in WL!
    P.S. Nel mio blog è in corso un GA, ti lascio il link qui, se vuoi dare un'occhiata!

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    1. Grazie, Tatihyana, è un romanzo molto bello ed intenso. Sa regalarti emozioni, insomma. Passo subito a vedere! ^_^

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  2. Bellissima recensione per un libro che sento già mio! <3

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  3. Che bellissimo titolo è la storia mi attira molto...

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    1. Anche a me il titolo è piaciuto subito, al di la della storia :-)

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  4. Che dire ... Sono travolta. Sono magicamente travolta da questa recensione. La musica, la poesia delle tue parole per raccontare questo libro che anch'io sento già come se mi appartenesse, mi ha fatto sentire l'odore del pane appena sfornato e ancora di più una voglia, un bisogno folle di trovare il mio piccolo posto nel mondo, magari, come nel libro, dove ci sia il mare, mio dio, ho visto quelle braccia di spuma bianca protese in avanti ... sono senza parole. Davvero.
    Ma credo che per sentire così intensamente un libro, si debba essere tutto ciò che un essere umano dovrebbe essere perché appunto essere umano ma che nella realtà si trova sempre meno!!
    E quel teaser ...???!!
    E' come uno specchio per me.
    Poter vedere davanti ai tuoi occhi quello che vorresti vedere in quel momento e per sempre. Meraviglioso. <3 <3 <3

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    1. Grazie, Federica per le tue parole. E' un bellissimo commento, il tuo, che esprime ancora più perfettamente il senso del libro. Completa alla perfezione la mia recensione! Un abbraccio! <3<3<3<

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