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martedì 16 febbraio 2016

Io, te e il karma di Maurizio Gramolini Recensione

Buon pomeriggio! Il secondo post di oggi è dedicato ad una lettura molto particolare, di una storia divertente, ironica ma anche molto riflessiva che parla di karma, di reincarnazioni e di amore, senza dimenticare l'eternità. Io, te e il karma di Maurizio Gramolini, edito da Cavinato. Prossimamente anche l'intervista all'autore!





Titolo: Io, te e il karma
Autore: Maurizio Gramolini
Editore: Cavinato
Genere: Narrativa
Uscita: Febbraio 2016
Prezzo: € 5,99 Ebook


TRAMA


Un uomo e una donna attraversano il tempo per amore e per… ripicca, per testardaggine… No. Attraversano il tempo per amore, perché sono umani. Sicuramente perfettibili. Umani, con tutte le loro contraddizioni, passioni, pregi & difetti, manie e malumori. E timori e paure. Ma sono fortunati. L’amore è ciò che li unisce e li unirà sempre. E consentirà loro di superare qualsiasi traversia. Insieme. Perché le traversie degli umani destini sono niente in confronto all’Occhio di Dio che si sofferma su di te. E le traversie degli umani destini sono niente in confronto all’Ira di Dio cheb ti avvolge. E dopo un epico contraddittorio con il Primo Motore Immobile… “…hai mai considerato una revisione critica del tuo operato e delle tue richieste al Genere Umano, anzi, chiamiamole con il nome giusto, delle tue PRETESE? … secondo me, come minimo ti serve un benchmark, fatto da una società specializzata, indipendente, certamente degli agnostici, che hanno più apertura mentale… e noi non possiamo fermarci Quassù a godere della tua presenza e a stare a giocare a volano con gli Arcangeli e a grattarci il buco del liuto perché, pur non avendo mai torto un capello a nessuno, non abbiamo rispettato alcune tue regolette, passami il termine, RIDICOLE… e potresti eliminare alcolici e tabacchi, oltre che dal Monopolio di Stato, anche dalla lista delle sostanze dannose per la salute?...” Accetteranno per l’ennesima volta il Karma conseguente con pazienza e rassegnazione. Insieme. Se è vero che l’amore può viaggiare attraverso il tempo e lo spazio, quanto costa il biglietto? E, soprattutto, cosa succede se si litiga con il Capotreno? Due anime antiche legate indissolubilmente, attraversano interminabili cicli di reincarnazione, a causa della loro scarsa propensione alla purificazione e allo scarso anelito verso il mondo spirituale. Quindi, al termine di ogni ciclo, ripartono dal via, altra vita, altri destini. Ma l’amore che li lega rende tollerabile il loro destino facendo sì che si ritrovino assieme in ogni vita. Fino a che qualcosa nel complesso meccanismo si guasta, l’incontro tra i due tarda a verificarsi e si rende necessario un intervento divino. Ma a uno dei due girano le balle, e decide di discutere con… il Capotreno. Una storia d’amore surreale, ma non poi così tanto.


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Io, te e il Karma è un’opera sorridente e ironica con uno stile che abbraccia battute, dissertazioni e riflessioni sulla nostra vita, sulla famiglia, sull’amore e naturalmente sul tema principale del romanzo: la reincarnazione. 

Karma allude proprio alla possibilità, valida o meno valida, di reincarnarsi in infinite vite finchè i propri peccati non siano completamente espiati. Ma cosa accade se si continua a sbagliare? Il protagonista di questa storia è reduce da tante reincarnazioni insieme alla sua compagna di sempre. Hanno vissuto uniti le epoche più antiche, partendo dal Medioevo fino all’era moderna. 

I nostri Carolo e Redegonda sono gli irriducibili folli protagonisti di questo karma che non intende lasciarli liberi per nessun motivo e che li spinge e vivere di volta in volta esistenze nuove e diverse alla ricerca della pace e della felicità. In questa lotta per la vita, ogni volta rinascono in un corpo diverso avendo però la possibilità di scegliere dove nascere e dentro quale famiglia. 

Infatti la scena iniziale, subito esilarante, vede Carolo e la sua donna alle prese con questa problematica scelta che pare metterli parecchio in crisi. Molti luoghi vengono analizzati e i due paiono avere idee molto contrastanti a riguardo. Ovviamente sono in Paradiso e chiedono aiuto all’angelo di turno addetto proprio a questo genere di informazioni. Un Regno dei Cieli all’avanguardia, estremamente tecnologico e allusivamente al passo con i tempi. Insomma un contesto molto accogliente per due nuvolette di vapore che attendono di reincarnarsi. 


Esco dal flashback e mi accorgo che lei mi guarda sbattendo gli occhioni da cerbiatta di vapore acqueo e continua: Chiedo solo un paese ben inserito nel tessuto sociale, dove l’integrazione  e la coesistenza possano contribuire all’inserimento civile e coerent… 

Dopo averlo fatto per un numero considerevole di vite, adesso qualcosa non va per il verso giusto e si necessita dell’intervento dell’Atissimo, tale Signore Illustrissimo, vestito come Richard Gere, da gentiluomo affascinante e sicuro che però presto sbotta con altrettanta alterigia, quando comprende che con i due malcapitati, è una guerra persa. - Il Capo ci osserva serio, poi non resiste più alla nostra espressione esterefatta, sbotta in una grassa risata e si trasforma nell’elegante e maturo uomo d’affari che abbiamo incontrato tutte le altre volte, tipo Richard Gere per intenderci.- 

I due non riescono proprio a comprendere i loro errori e devono continuare a reincarnarsi. Le cose si complicano quando Redegonda non dimentica e dunque il processo di cancellazione della memoria per la sua ennesima rinascita non va a buon fine. Questa situazione potrebbe mettere a serio rischio tutta l’operazione e soprattutto l’incontro necessario con Carolo, anch’egli reincarnato. 
Infatti i due, chiara e forte espressione dell’amore millenario, continuano a reincarnarsi e  a incontrarsi nuovamente passando, in questo modo, ogni vita insieme, senza mai lasciarsi. 

La storia è divertente e riflessiva. Non mancano riferimenti alle personalità di spicco della nostra società, né tantomeno approcci dimostrativi sulla fede e sulla spiritualità. Un libro capace di far sorridere ma anche di far riflettere mettendo in scena spunti che non passano inosservati. 

Uno su tutti però mi è sembrato il concetto di eternità e il collegamento all’amore sempre presente. Quasi come se questa storia fosse un omaggio dell’autore alla sua donna, la sua compagna eterna, quella di cui è pazzamente e profondamente innamorato, già conosciuta e apprezzata nel romanzo Fotografie di una vita tranquilla. La sua Alexandra torna anche in veste di Karma e lo accompagna persino in questa avventura al limite dell’Aldilà. L'estro di Maurizio Gramolini è dettato direttamente dalla sua esperienza, dalla sua capacità di cogliere gli aspetti fondamentali della nostra vita e di ciò che ci circonda per renderli sotto forma di sintesi ironizzata. 

Il suo stile è dunque appetibile e scorrevole, immediato e soprattutto capace di semplificare i concetti e permette al lettore di arrivare al nocciolo della questione senza alcuno sforzo. La sua spontaneità emerge anche in questo scritto nonostante voglia dare prova di un’insolita fantasia che non guasta ma che rende tutto molto più leggero e sottile.

Le risate non mancano, gli espedienti per pensare neanche, le ambientazioni sono accennate e consistenti, i personaggi fumettistici e colorati. La creazione eterna che si scontra con la tecnologia di cui l’autore è un grande fan come si evince, che riescono a mescolarsi alla perfezione rendendo tutta la vicenda un immaginario semplice e fruibile.

Parlando di tecnologia, alcune diciture mi hanno davvero fatto sorridere, come Operatore Santo e Angeato Speciale. Molto spesso ho pensato come facesse l’autore a scrivere certe cose, nel senso, come gli erano venute in mente?! Ovviamente la risposta è semplice: è una capacità innata di riuscire a divertire e nello stesso tempo a far riflettere, senza rendere l’appropriazione di questa lettura mai pesante ma anzi veloce nella sua considerazione.

L’idea di questa storia è originale e piacevole. Lo stile godibile e soprattutto molto movimentato. Leggendo ho immaginato le scenette come dei veri e propri schizzi disegnati, colorati e appariscenti, insomma capaci di colpire l’occhio e la mente!
Infine, concluderei, ponendo l’attenzione su un aspetto più dolce e morbido di cui l’autore ha dato prova anche in precedenza di godere a pieno: il sentimentalismo. Con questo non intendo dire che ci sia qualcosa di stucchevole o mieloso ma estremamente vero e profondo.

Questo amore così coltivato e protetto, curato ed inneggiato, compagno e condottiero di mille avventure. Un amore solido e vivo che porta il nome di un’unica donna e che in questo scritto più che mai mi è sembrato adorato e lodato come un vero miracolo. Che la storia del karma non sia altro che una scusa per celare una voglia delicata ma forte di assegnare questo amore all’eternità? Se così fosse sarebbe un bellissimo modo per dichiarare che si può amare anche per sempre. Oltre persino il karma, le reincarnazioni e soprattutto il tempo. Esso è ciò che di più prezioso abbiamo. E donarlo a qualcuno è il più grande atto di amore.


2 commenti:

  1. Sono senza parole.
    Questa recensione mi ha lasciato senza parole.
    Ma non potrei essere più d'accordo con te su quanto hai detto alla fine. <3 <3 <3

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