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giovedì 18 febbraio 2016

Tutto cominciò a Parigi di Cathy Kelly Recensione

Buon giovedì cari lettori! Grazie alla Piemme per questa divertente e romantica lettura di Tutto cominciò a Parigi di Cathy Kelly. Una storia molto familiare che riguarda un matrimonio e tutto ciò che questo meraviglioso evento può portare non solo nella vita dei due sposi ma soprattutto nelle persone che li circondano. Se volete un romanzo sognante e pieno di sorrisi, leggetelo!



Titolo: Tutto cominciò a Parigi
Autore: Cathy Kelly
Editore: Piemme
Genere: Narrativa
Pagine: 540
Uscita: Febbraio 2016
Prezzo: € 22,00


TRAMA


Di tutti i posti dove un uomo può chiedere a una donna di sposarlo, quale può essere più romantico della cima della Torre Eiffel illuminata?Nessuno, e infatti l’unica cosa che impedisce a Katy di urlare subito: SÌ! è solo la grandissima emozione, e la paura che l’anello possa fare un volo fino a terra. Da quel momento, per tutte le persone vicine a Katy e Michael, sarà il momento di festeggiare, e di prepararsi a un matrimonio in grande stile. Ma come sempre capita quando ci sono delle nozze in cantiere, per gli amici e i familiari degli sposi è anche il momento di guardarsi indietro, e riflettere sulla propria vita. E così Grace, la madre di Michael, inaspettatamente si riavvicina al suo ex marito, capendo che certi amori non finiscono mai davvero; Leila, la migliore amica di Katy, si rende conto che il vero amore è là dove lei non aveva ancora guardato; e Vonnie, capace di creare torte fantastiche, capisce che deve trovare qualcuno per cui valga la pena prepararle. E così, qualcosa cambierà, qualcosa finirà, qualcuno si troverà un nuovo +1 da portare con sé al matrimonio dell’anno. E qualcun altro, oltre Katy e Michael, si ritroverà all’altare. Da un’autrice da un milione di copie nel mondo anglosassone, una storia romanticissima fatta di tante storie, che si legge in un soffio e che celebra l’amore come una festa di matrimonio ben riuscita, di quelle che continui a parlarne per molto, molto tempo.


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Tutto cominciò a Parigi è un romanzo accattivante proprio come il sorriso di un bel ragazzo che vi adocchia da lontano. L’autrice, famosa per le sue storie divertenti e romantiche, con questo ultimo libro non si smentisce  e ci racconta del meraviglioso matrimonio tra Katy e Micheal e di come questo evento straordinario abbia le sue ripercussioni su tutte le persone che sono accanto ai due protagonisti.

La richiesta di matrimonio avviene nella città più romantica e amorosa del mondo: Parigi. Come suggerisce la copertina, così piena di colori e di quel rosa che già preannuncia tutto il sentimentalismo e le emozioni che scaturiscono dalla lettura, l’ambientazione è fantastica e Katy viene assolutamente sconvolta e giustamente coinvolta dalle parole del suo compagno. 
Lui vuole sposarla e lei per un attimo rimane titubante per il luogo, per l’emozione, per l’ansia e per la paura che l’anello possa fare un volo lunghissimo cadendo direttamente dalla torre più bella del mondo. Ma a coronare quel fatidico e tanto atteso sì ci pensano i turisti che circondano i due innamorati e che li benedicono con un fragoroso applauso.

Una proposta di matrimonio in cima alla Tour Effeil avrebbe dovuto essere indimenticabile, ma non per la scena dell’aspirante sposo che si aggira a gattoni cercando l’anello.

L’autrice è maestra in questo genere di storie e con uno stile semplice, scorrevole, ma dinamico ed intrigante, riesce a partire da una singola  storia per poi diffondere come la tela di un  ragno l’intera narrazione andando a pescare nuove storie e nuovi personaggi, infoltendo magistralmente l’intreccio.
Il matrimonio è solo il punto di partenza. Katy e Micheal si sposeranno e la notizia in breve tempo fa il giro di tutti gli amici ed i parenti, coinvolgendo in primis i genitori di entrambe le parti. Ma in che modo? Nel modo più totale possibile!

Tutti sono presi da una foga improvvisa e sentono di partecipare emotivamente al meraviglioso evento.
Leila, amica di Katy, nonostante i suoi problemi amorosi e i rapporti difficili con il fidanzato, ha tutta l’intenzione di mettere da parte le sue complicazioni per vivere al meglio e alla grande questa fantastica esperienza. I genitori di Micheal, separati, proprio grazie al matrimonio del figlio si riavvicinano inaspettatamente. Vonnie, la perfetta creatrice di torte, vedova e con il cuore abbandonato, decide di fronteggiare la propria vita e di venir fuori finalmente dalla solitudine e dalla tristezza. La madre di Katy, deve affrontare i problemi con il marito mentre la stessa Leila dovrà occuparsi anche della malattia della madre e della sorella.

Insomma una storia principale che contiene altrettante microstorie al suo interno tanto da avvolgere completamente il lettore rendendolo partecipe di un vero e proprio universo umano con tante costellazioni che rappresentano, ognuna a modo proprio, la vita di un personaggio.

Amare non significa guardarsi negli occhi, ma guardare insieme nella stessa direzione.

La bravura dell’autrice consiste nel non fermarsi mai in superficie, nonostante la molte di vicende e i protagonisti, ella usa la medesima cura e la stessa scrittura dettagliata per ciascuno di essi, senza mai tralasciare nulla.
La sua è una fantasia molto fruttuosa e soprattutto una voglia di incuriosire il lettore per tenerlo sempre incollato alle pagine.

L’ambientazione è l’Irlanda, terra magica e ospitale che rappresenta lo sfondo perfetto per il romanticismo e l’intrattenimento innato della storia.
Tematiche come la famiglia, la malattia, il dolore, il tradimento, il futuro e la certezza di poter contare sempre su qualcuno che ti è accanto, sono i messaggi principali che l’autrice riesce ad intessere molto bene alternandoli ai momenti più giocosi e intrappolandoli anch’essi nel suo stile quasi magico e sognante.
La famiglia prima di tutto dunque, e gli affetti, quelli più cari a cui siamo disposti a dare tutto e deve essere vero anche il contrario.

Avevano visto il figlio partire con la sua sposa: Katy e Micheal sorridevano raggianti e agitavano le mani per salutare mentre l’auto percorreva il viale d’ingresso.

Tutto cominciò a Parigi è un romanzo che si lascia leggere in poco tempo, che ti trasmette molte sensazioni positive senza mai tralasciare la vera realtà nella quale tutti viviamo e di cui fanno parte anche i personaggi con le loro strampalate storie.

Un’immersione completa nella vita di tutti i giorni di chiunque di noi, senza mai dimenticare di sorridere perché la visione d’insieme dell’intera storia è come se fosse filtrata attraverso un paio di occhiali dal vetro rosa… Insomma non si tratta di nulla di impegnativo ma sicuramente di piacevole che a me ha lasciato un gustoso odore addosso. L’odore della serenità.

3 commenti:

  1. Mi sento più piena di amore solo con questa recensione stupenda!
    E grazie a questa copertina che è a dir poco bellissima e surreale, ho fatto una meravigliosa quanto sorprendente scoperta: questa torre magnifica è una A, ha la forma della lettera A maiuscola, e nel dirlo, o meglio, nel scriverlo, mi sto sentendo un po' cretina, visto che sicuramente sono l'unica persona al mondo che se n'è accorta solo adesso!!
    Ma, tralasciando questo piccolo dettaglio che è meglio, questo libro sembra davvero da leggere e credo anch'io che alla fine ti lasci addosso quel gustoso odore di serenità che forse solo un bel libro può lasciarti ... e quella citazione riguardo al vero amore non potrebbe essere più vera ... se stai con un uomo (uomo!!!) che si consuma gli occhi nelle scollature e nei didietro e nei davanti di tutte le altre, come fai a sentirti amata??! Tanto vale che se ne resti da solo, così può continuare a consumarsi nel suo essere un idiota completo, no?

    Un supermegabbraccio <3 <3 <3

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    1. Hai ragione, è una A! La cover mi è piaciuta davvero tantissimo e mi ha ispirato molto nella lettura. I colori sono meravigliosi! Riguardo agli uomini anche in questo ti dò ragione, principalmente ho sempre pensato che se il tuo uomo, pur stando con te, si cava gli occhi quasi per guardare le altre in tua presenza, si tratta solo di semplice ed assoluta mancanza di rispetto. Altro che amore, manca proprio la base: il rispetto.

      Un abbraccione! <3 :*

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    2. E quando glielo fai notare, ti urlano addosso "E allora? Io sono un uomo!!"

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