Buon
martedì cari lettori! La recensione di oggi riguarda il secondo volume della
saga di Erenvir, scritta da Effe C. N. Cola. Un fantasy
originale, nato inizialmente per un gioco di ruolo, incentrato sugli Angeli e
sull’Apocalisse. Qui la recensione al primo romanzo.
Titolo: Erenvir e i Sette
Autore: Effe C. N. Cola
Editore: DALIM
Pagine: 280
Genere: Fantasy
Prezzo: € 3,99 ebook
Uscita: 2015
TRAMA
Sono passati cinque anni dal Giorno del Giudizio.
Sette Regni Angelici e Quattro Regni dei Cavalieri dell’Apocalisse già sono
stati costituiti e si contrastano. Tra il Bene e il Male si è creato un
equilibrio instabile che rischia di essere alterato da una nuova immensa
minaccia: Carestia, uno dei quattro Portatori dell’Armageddon che vogliono
impadronirsi del pianeta, ha evocato Abbadon il Distruttore, un essere temuto
dagli stessi Alati. Per evitare all’umanità di sprofondare sotto la sua potenza
devastatrice, Erenvir si incamminerà in un viaggio che svelerà molto della
neonata e oscura identità della terra ora chiamata Apogea.
Erenvir e i Sette è il
secondo volume dedicato alla storia di Johnatan, un ragazzo all’apparenza
normale che però scopre di essere uno dei sette prescelti per compiere una
missione importante per salvaguardare l’intera razza umana e non solo.
L’epoca
in cui è ambientato il romanzo è post apocalittica e come già nel primo volume,
assistiamo a scene di percepibile orrore e terribile meraviglia di fronte ad un
mondo distrutto da entità malefiche, scie sanguinarie e multiformi, create dall’unico
macabro volere dei quattro Cavalieri
dell’Apocalisse.
Johnatan, il cui nome da
combattente è Erenvir, ossia Portatore della Nuova Era, nel
precedente libro aveva un compito preciso: portare in salvo i suoi compagni di
viaggio e condurli nella Valle del Sole, il luogo in cui la razza umana avrebbe
potuto ambientarsi e ricostruire una qualche forma di vita mentre altrove
continuava ad imperversare la guerra.
Erenvir riesce con successo nella sua
impresa ma non ha nemmeno il tempo di gioire della sua fortuna che viene
richiamato a compiere una nuova missione: scovare Abbadon, furia distruttrice del Cavaliere della Carestia, mente
senza forma e senz’anima con l’unico scopo di annientare ogni residuo umano e
terreno ancora presente nel mondo.
Abbadon non ha forma né è facilmente
conoscibile. La sua forza risiede in tutte le sue creature, mostri dalle più
sfacciate e terrificanti forme che vagano sulla terraferma e divorano con la
loro fame di nulla e di morte tutto ciò che incontrano. Sono passati cinque
anni da quando Solaria è diventata la nuova patria di Erenvir, del fratello Luc
e della splendida Beatrice. Il nuovo
nome della terra è Apogea ed essa ormai si presenta come un luogo di mezzo per
lo scontro tra due fazioni che combattono in nome della libertà da un lato, e
della sottomissione dall’altro.
Si era creata una situazione di stallo tra la Fazione Antica, formata da chi si dibatteva per la libertà della terra, e la Fazione Ribelle, l’insieme di quelli che invece la volevano sottomettere. In mezzo alla disputa c’erano gli uomini.
Lo stile dell’autrice
non si smentisce, ella continua in modo spedito e diretto sulla strada che si
era precedentemente costruita. Orrore, paura, marcio e putrido, fetore e
incubo, sono tutti elementi descritti alla perfezione e che rendono anche
questo secondo viaggio di Erenvir una scenografia altamente impressionabile,
con scatti di intensa partecipazione emotiva e visiva che diventano un esempio
di scintillante coinvolgimento e rappresaglia.
Gli scontri e le piccole
battaglie sono all’ordine del giorno. La ricerca di Abbadon è contornata di
numerosi pericoli e rischi, e il più grave purtroppo non può essere evitato. Beatrice
scomparirà, senza che Erenvir possa fare nulla. E’ proprio allora, con la sua
assenza e quel senso di mancanza inaccettabile che il ragazzo ormai vent’enne
comprende quanto la ami profondamente, promettendo a se stesso che semmai dovesse
rivederla, non si lascerà sfuggire l’occasione di baciarla e di farla sua.
Beatrice è una figura
sublime proprio per le sue capacità. -Anche
lei era stata illuminata con alcune abilità angeliche, specificatamente quelle
della schiera dei Serafini.- Una ragazza piena di carità e di
determinazione, di cui lui è ormai follemente innamorato.
Erenvir. - Non ero più un ragazzo, ma rimanevo un
sognatore.- Colui che viene chiamato ormai da tutti -figlio degli Adamon, Portatore della Nuova Era, Eletto dagli Angeli
delle Dominazioni, possessore del Bastone del Dominio- è ancora un giovane
immaturo che in più occasioni si lamenta della sua condizione e soprattutto
della sua incapacità di comprendere certe scelte e certe situazioni in cui è stato
coinvolto. Ma purtroppo la volontà angelica è superiore a qualunque altra e il
suo percorso di crescita e di maturazione è ancora molto lungo ed arduo.
Erenvir è ancora giovane
ma sicuramente il suo coraggio lo rende un guerriero sotto tutti i punti di
vista e in questo secondo volume la perdita di Beatrice scatena in lui molte
emozioni contrastanti, che lo vedono da un lato, alle prese con la sua missione e
con la possibilità di salvare la terra dalla distruzione, e dall’altra, coinvolto in una
dimensione estremamente personale ed intima, spirituale, con cui si approccia per la prima volta all’amore e al desiderio verso una donna. -Il contatto con la sua calda mano diafana
mi fece sentire come un bambino timido con una grossa cotta.-
Purtroppo si troverà a
dover scegliere tra la sua coscienza e l’amore e sarà proprio quella scelta a dimostrare
l’istinto eroico che si cela in lui.
Abbadon -distruzione
inconsapevole e inarrestabile. Come un buco nero, inghiotte e divora qualsiasi
cosa- è il nemico numero uno e durante il viaggio che lo condurrà verso una
probabile soluzione, il nostro eroe incontrerà nuovi nemici ed altrettanto
originali amici come Kelly, il capotribù dei Lupi d’argento.
La fantasia non
manca all’autrice e neanche una visione torbida, oppressiva del male che si
dipana e affoga qualsiasi elemento vivo per convogliarlo nelle sue spire di
maledizione e morte. Ma ci sono anche creature benigne, pronte ad aiutare
Erenvir e verso le quali egli stesso mostra comprensione e dona aiuto.
Solo quando la volontà del bastone si univa alla mia sentivo di essere veramente Erenvir e non un ragazzo comune. Sentivo di essere completo.
Purtroppo però la
missione si rivelerà sempre più difficile, comportando numerosi sacrifici.
Beatrice è un pensiero fisso che accompagna Erenvir in quella ricerca
estenuante e apparentemente priva di risultato. Abbadon non può essere ucciso
se non con tutta la sua prole. Una prole infinita di creature mostruose che
vagano indisturbate ovunque.
Gli angeli sembrano indifferenti a tutta questa
sofferenza e privazione e più di una volta Erenvir si chiede il perché. -In effetti,
che aspettano gli Angeli a riunirsi e a ricacciare Abbadon nel suo Abisso? Non
può essere che abbiano lasciato l’incarico a sette umani.-
Erenvir e i Sette
coinvolge esattamente come il primo, ti senti partecipe di ogni scontro e di
ogni momento di sollievo, dalla più piccola alla più grande vittoria.
Spiritualismo, evocazioni, religione, fede, amicizia e amore sono tutti valori
e ideologie che si confrontano all’interno del romanzo, rendendolo profondo e
significativo.
Una lotta che non finisce e che anche quando il libro è terminato,
ti lascia addosso la sensazione chiara e precisa che ci sia ancora tanto da
scoprire e che il nostro Erenvir debba ancora crescere, conoscere e conoscersi,
e soprattutto maturare il proprio potere per conquistare, finalmente, ciò che è
suo.
Come non rimanere affascinati?
RispondiEliminaE forse è proprio perché è un libro, perché invece nella realtà certe persone gongolano nel sentirsi sempre arrivati, maturi, vivendo la loro vita nella falsità, nell'ipocrisia e nella prepotenza. Se ogni tanto prendessero un libro in mano, si accorgerebbero seduta stante che non c'è proprio niente di cui vantarsi a sentirsi così.
Ogni volta che entro qui è come aprire la porta di una casa in cui ti senti veramente a casa. Grazie. <3 <3 <3
Concordo con te, Federica!
EliminaE non posso che essere felice che tu ti senta a casa, non c'è cosa più bella che una persona che apprezzi e rispetti, possa dirti, proprio come stai facendo tu. <3<3<3
Non potrei essere più sincera!!
EliminaE le tue parole sono un regalo dietro l'altro per me!!
<3 <3 <3
Il tema dell'apocalisse e degli angeli è sempre interessante.
RispondiEliminaSicuramente, anche io amo questo tipo di ambientazioni e in questo romanzo fila tutto alla perfezione.
Eliminaconosco poco il genere fantasy ma la tua recensione è molto intrigante! grazie per avermi segnalato questo libro e questo autore
RispondiEliminaGrazie a te per essere passata, sono felice di esserti stata utile! ^__^
Elimina