Buon venerdì! Oggi vi parlo di un thriller soprannaturale dal
titolo I figli dell'ombra di Cassandra Green. Ambientato in una strana
cittadina… Tanti personaggi, molteplici creature, numerosi omicidi e tanta
tanta fede in Dio e… Curiosi di sapere? Benvenuti a Whitesouls.
Titolo: I figli dell'ombra
Autore: Cassandra Green
Editore: Selfpublishing
Editore: Selfpublishing
Genere: Thriller soprannaturale
Uscita: 2016
Uscita: 2016
Prezzo: € 0,99 Ebook
TRAMA
Quando durante
una corsa mattutina un giocatore di Football, si imbatte nel cadavere della
piccola Flo Gomez scomparsa il giorno prima, Victor Bell teme che quello sarà
l’inizio di una serie di macabri delitti. Il suo intuito di poliziotto non
sbaglia e il ritrovamento di altri corpi sarà per lui un’ulteriore conferma che
quanto raccontatogli da suo padre era vero. Intanto la vita degli abitanti di
Whitesouls scorre come da copione. Ognuno impegnato a svolgere i proprio
doveri, così come il reverendo Morales ha imposto loro di fare per essere un
bravo cristiano, per entrare nelle grazie di Dio. Quello che nessuno immagina è
che un’oscura e antica presenza da sempre attratta dalla loro ipocrisia e
falsità è tornata per spingere sette anime scelte per l’occasione alla
dannazione eterna. Bell dovrà dare prova di grande fede per riuscire a
scacciare i demoni che abilmente stanno contaminando i cuori dei suoi
compaesani e quando tutto sembrerà ormai perduto tre portatori di luce
accorreranno in soccorso dei “Giusti”. Ma tutto ciò basterà ad estirpare il
male dall’apparente tranquilla cittadina di Whitesouls?
I figli dell’ombra è un
thriller soprannaturale, con slanci fantasy, costruito come un incastro
connaturato di numerosi personaggi ed altrettante vicissitudini che rendono la
lettura un viaggio totalizzante dentro l’universo narrativo dell’autrice. Una
volta compiuti i primi passi nella cittadina di Whitesouls, credetemi, non ne uscirete come siete entrati.
Un paesino all’apparenza
tranquillo, dove naturalmente si conoscono tutti, con un reverendo a capo della
chiesa, con moglie e figli, e un numero imprecisato di famiglie con altrettanti
figli al seguito che vivono in modo semplice ma con una regola precisa che deve
valere per tutti: la moralità e la difesa dell’individuo da qualsiasi genere di
peccato e se questo non bastasse, una fede
spropositata in Dio, che sfocia facilmente nel fanatismo e nell’ipocrisia.
Whitesouls - cittadina abbastanza tranquilla,
dove il peggior difetto delle persone era quello di essere di vedute molto
ristrette -, è un luogo con posti strani e dislocati, come la vecchia
chiesa sconsacrata o la tenuta dei Woods, da tempo abbandonata, dove presto s’insedia
una nuova famiglia, quella dei Bailey,
composta da una madre e tre figli maschi, il più grande Matt e i due gemelli, Joseph
e Michael.
Uno dei personaggi
principali è Cassandra, una giovane
ragazza dai capelli rosso rame e gli occhi uno viola e l’altro celeste, che
vive un po’ al di fuori del sistema morale vigente. Infatti è l’unica a
definirsi atea e a non apprezzare le regole ferree con le quali la comunità
vive, reprimendo qualsiasi slancio vitale o desiderio. Il suo comportamento è
agli antipodi di quello di Aleesha,
la sua migliore amica, figlia del reverendo Morales e vittima di innumerevoli
atti autolesionisti con cui la madre la obbliga a pentirsi per i suoi pensieri
impuri.
Su Whitesouls aleggia un’inquietante
leggenda che riguarda proprio la tenuta che un tempo era abbandonata, dove
cinquant’anni prima, sono avvenuti strane morti e pericolosi rituali
probabilmente vicini all’adorazione del maligno.
Il romanzo inizia con la
presentazione dei due poliziotti, Victor
Bell e Ozzy Ward alle prese con
nuovi omicidi improvvisamente scoppiati nella piccola cittadina proprio dopo un
passato di sofferenze e di sangue. Poi la narrazione lineare subisce uno stop e
il lettore viene immerso in un racconto che parte da qualche tempo prima per
poi ricongiungersi nuovamente solo nel finale alla storia narrata in origine.
Inoltre non mancano digressioni temporali che hanno a che vedere proprio con i
fatti paranormali avvenuti anni ed anni prima.
Nonostante questi
frequenti cambiamenti temporali, la lettura non subisce alcun deterioramento,
non si appesantisce, né viene a mancare l’elemento principale per continuare a
leggere: la curiosità.
Nel mentre Whitesouls è
un luogo silenzioso e mortifero, dove - l’aria
stessa è intrisa di peccato -, i nuovi arrivati iniziano a muoversi
indisturbati in mezzo ai giovani del luogo e facendo leva sulle loro debolezze
più nascoste, tentano di sedurli inconsapevolmente e di condurli dalla loro parte.
La prima è proprio Aleesha che è attratta senza potersi controllare da uno dei
gemelli, Joseph, il quale sfruttando le forti remore e la pressante repressione
sessuale nella quale è ingabbiata la giovane, riesce a tentarla e a
conquistarne la fiducia proprio attraverso l’attrazione e la passione carnale
che scoppia tra i due. I Bailey non sono quello che sembrano, sono entità
malefiche che hanno un piano ben preciso per tutti quelli che vivono a
Whitesouls e sono disposti a tutto pur di portarlo a termine.
Lo stile dell’autrice è
immediato, quasi tutto, all’inizio è incentrato sul sesso, perché è quello tra
i sette peccati capitali ad essere più utilizzato dai Bailey per tentare i
giovani e prendere le loro anime affinchè il loro oscuro proposito possa avere
esito positivo. Anche per questo,
spesso, il linguaggio è volgare e sfacciato. Numerosi refusi ed errori sono
presenti ed è inevitabile segnalarli anche se al fine della lettura, la
costruzione dell’intreccio e della storia in sé non subiscono scossoni.
I figli dell’ombra è un
romanzo che prende e sorprende. Durante la lettura più di una volta ho
immaginato ciò che stesse per accadere e puntualmente sono rimasta meravigliata
dai capovolgimenti di fronte, dalle sorprese, e dall’entrata in scena di
personaggi inimmaginabili.
Uno scontro tra cielo e
terra e soprattutto tra angeli e diavoli è quello che si prospetta e nonostante
l’argomento sia stato più che sfruttato, l’autrice riesce a renderlo in modo
assolutamente personale, e per questo originale.
Per tutto il romanzo si
ha come la sensazione che il male stia sempre lì per prevalere e anche quando
il peggio sembra essere superato, l’autrice riesce a lasciare a bocca aperta
per un finale che non ti aspetti.
Fede e religione, morale
e misticismo, Dio e Satana e non solo. Tutti i valori, le aspirazioni, i
sentimenti, dai più nobili a quelli più disturbati sono in lotta tra loro senza
esclusione di colpi.
Se hai bisogno di un Dio che ti dica cosa è giusto e cosa no, vuol dire che non hai una coscienza.
Cassandra è il
personaggio chiave dell’intero romanzo ma la bellezza di questa storia è che
apparentemente tutti i personaggi sembrano avere la stessa importanza. Ognuno
di essi è legato all’altro in modo indissolubile e appena uno di essi cede, si
avvia un pericoloso sistema di distruzione che porterà ad aprire le porte
infernali sulla terra, grazie alle quali anche la presenza più terribile e
dannata farà il suo ingresso.
La religione dovrebbe essere un mezzo per migliorarsi, invece loro la usano per incutere timore.
La ribellione è l’elemento
attraverso il quale il fascino del maligno, incarnato dai tre fratelli, opera a
danno dei ragazzi, conducendoli in una discesa verso l’abisso dalla quale sarà
impossibile tornare indietro. Il male sa che dove si annida l’ipocrisia c’è
terra fertile per i suoi artifici, ed è così che da Aleesha a Bill Fish, da
Babette a Nolan, passando per i fratelli Perez e Sam con la sua amata Coline,
tutti cadranno nella trappola del Caduto. Ma la storia non è così semplice,
molti segreti, intuizioni, cambiamenti di fronte e sconvolgimenti rendono
questo romanzo molto interessante.
Ho apprezzato l’aurea
oscura, pesante e opprimente per tutta la durata in cui hai gli occhi posati
sulle parole che scorrono, e più vai avanti, più diventano peccaminose,
tentatrici, false e menzognere così come chi le pronuncia. Una storia di male e
di bene, di tentazione e di seduzione, di sensualità e droga, di sesso e
peccato. Un’aria torbida, maligna, dannata, una maledizione che si porta dietro
il vento del passato e che ritorna nella sua immortale condanna.
Whitesouls è il luogo
ideale per questo scontro tra anime pure e dannate dove anche chi sembrava
esserne fuori, si ritroverà sedotta dal peccato… ammaliata dalle ali nere di
Lucifero, incantata da una magia nera e soffusa, capace di insidiarsi nella tua
anima e raschiare fino all’ultimo barlume di ragione, per apporvi i vermi della
follia.
I figli dell’ombra è un
romanzo corposo, tosto, che parla soprattutto di morte e di sangue, di un male
che gode del fare del male. Un male che non è fragilità, non è momento di
debolezza che può capitare a tutti ma è il Male. Quello che si fa per trarne
assoluto e semplice godimento dall’atto stesso.
Il diavolo si manifesta dove l’incertezza e il dubbio già persistono. Si nutre della debolezza degli altri per trarne vantaggio. Questo fa di te una persona fragile, non una persona cattiva.
Scene raccapriccianti si
alternano a momenti più sfrontati e paranormali, in un intreccio molto intricato
di demoni, diavoli, arcangeli e umani, dove nuove figure vengono fuori al momento
giusto. Giochi di parole, ansie, inseguimenti e inganni misti a tentazioni che
rendono la lettura un momento che a tutti gli effetti è al di fuori del tempo.
Un attimo di contatto con una dimensione che l’autrice è riuscita a costruire
molto bene e che intriga dalla prima all’ultima parola.
Antonietta sono senza parole. mille volte grazie.
RispondiEliminaE' stata una bella scoperta il suo romanzo! :-)
EliminaMi fa immensamente piacere. Grazie ancora per questa bellissima recensione. Buon fine settimana.
EliminaCiao Antonietta! Sono una tua nuova followare!
RispondiEliminaVeramente bella questa recensione! Dopo averla letta mi è venuta voglia di prendere il libro! :)
http://stoffedinchiostro.blogspot.it/
Grazie mille! <3
EliminaDio mio, mi vengono i brividi a proposito di quello che hai scritto sul MALE!!!
RispondiEliminaEd è proprio così anche nella realtà!!
Si trae godimento nel fare del male ...
E' vero, per certe persone è proprio così! Ma per fortuna, in alcuni casi come questo, è un romanzo! ;-)
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