Ultime recensioni

mercoledì 30 settembre 2015

Release Blitz + GiveAway Di Carne e di piombo di Sagara Lux!




Buon mercoledì cari lettori! Oggi ospito l’ultimo appuntamento del release blitz dedicato al romanzo Dark di Sagara Lux intitolato Di carne e di piombo!
Una storia che mi ha subito incuriosito e di cui prossimamente leggerete la mia recensione!

Intanto vi lascio tutti i dati di questo romanzo ed in più potrete leggere un estratto e partecipare al GiveAway per vincere una copia cartacea!

Mi raccomando, fate in fretta perché oggi è l’ultimo giorno!





Titolo: Di carne e di piombo

Autore: Sagara Lux

Editore: Selfpublishing

Pagine: 270

Genere: Dark Romance

Prezzo: 2,99 – 9,53

Uscita: 23 Settembre 2015

Trama
Il corpo non mente. 
Amanda lo sa bene. Interpretare i gesti e le parole delle persone è il suo mestiere, ma nonostante questo non appena si imbatte in Darren Swan non può fare a meno di sentirsi ingannata. 
Da se stessa.
La verità non fa male.
Truffatore. Ladro. Assassino. Darren Swan sa bene cos’è, ma nonostante questo nei suoi silenzi e nelle pieghe della sua anima Amanda scorge qualcosa che la spinge a studiarlo, a guardarlo.
Ad amarlo.
Tutto ha un prezzo.
Il giorno in cui Darren evade dal carcere in cui è rinchiuso accade qualcosa di impossibile. 
Amanda avrà un’unica occasione e un’unica vita per entrargli nella mente e nel cuore; per portare a galla verità nascoste così a lungo da venire dimenticate e per riaprire ferite destinate a cambiare per sempre le loro vite. 




Estratto

Furono i miei sensi a riconoscerlo, prima ancora della mia mente. Fu il brivido che mi corse lungo la schiena non appena lo vidi avvicinare una sigaretta alle labbra e stringerla come se avesse voluto distruggerla; la vertigine che mi fece tremare le gambe quando inclinò il capo all’indietro e socchiuse gli occhi, gustandosi una pace che non meritava. Il cuore mi salì in gola. L’odore del fumo mi penetrò nelle narici, acre. La sensazione che fosse tutto sbagliato mi morse il respiro insieme alla paura. L’istinto mi suggerì di indietreggiare, ma la ragione non mi permise di farlo.

Era troppo tardi.

Aveva già sollevato gli occhi verso di me. Mi aveva visto. Mi aveva guardato. Le sue mani avevano gettato a terra la sigaretta, tornando libere come non avrei mai voluto. Era stato allora che avevo compreso.

Il diavolo in persona era venuto a reclamarmi.

Non esisteva via di fuga, né salvezza.

Tu non dovresti essere qui.

Ingoiai amaro. Parole aspre come l’odore che impregnava l’aria mi grattarono la gola. Serrai la presa sulla borsetta e sostenni il suo sguardo. Con gli occhi, scivolai lungo i lineamenti marcati del suo volto. Cercai una qualsiasi traccia di esitazione o di incertezza, ma non la trovai. E non me ne sorpresi.

Darren Swan allontanò la schiena dalla parete su cui si era appoggiato e si mosse verso di me. Lento. Inesorabile. Pericoloso. I suoi occhi mi tennero inchiodata dov’ero, con una mano sulla ringhiera e un piede sull’ultimo gradino. Mi fissarono con una tale intensità da farmi temere che volesse farmi del male, tuttavia non permisi a me stessa di mostrare alcun segno di cedimento e continuai a guardarlo.

I capelli scuri gli adombravano il viso, lasciando esposta la linea dura della mascella. Era sempre stato un uomo sicuro di sé. Non si era mai vergognato di nulla e non aveva mai esitato a dire tutto quello che gli passava per la mente, per quanto sconveniente o rischioso potesse essere. Era un uomo dalla mente sveglia e dalle mani violente. E questo era anche il motivo per il quale lo temevo davvero; non perché conoscevo perfettamente le colpe di cui si era macchiato; non perché era il protagonista, la mente e l’artefice dell’incredibile evasione di cui tutti i giornali parlavano da due giorni a quella parte, ma più semplicemente perché sapevo che non c’era nulla di casuale nella sua presenza lì e perché ero certa che non se ne sarebbe andato prima di avere ottenuto da me quello che voleva.

Tutto quello che voleva.

«Non dovresti essere qui.»

Le parole mi uscirono di bocca spontanee. Lui mi rispose con altrettanta naturalezza, sferzante e severo. Il suo tono era come sempre arrogante, il suo sguardo truce.

«Ho bisogno che tu faccia qualcosa per me.»

Sapevo che a quel punto avrei dovuto dire qualcosa. Sapevo che l'unico modo per fermare Darren Swan era tenergli testa, ma non riuscii a farlo. La sua sola presenza, così vicino a me, mi toglieva il respiro. Era agosto. Faceva caldo. Gli appartamenti vicini al mio erano ormai quasi tutti vuoti. Non c'era una guardia alla mia porta e la mia assenza non sarebbe stata notata da nessuno prima della successiva mattina. Il pensiero che avesse tutta la notte per costringermi ad assecondare la sua richiesta mi mandò completamente in confusione.

Le mani mi tremavano. Lo sentivo. Era vicino. Mi stava girando intorno, come un avvoltoio. Stava cercando il punto migliore in cui affondare il coltello.

«Non obbligarmi a farti del male. Sai che non voglio.» Nella sua voce era nascosta un'inspiegabile delicatezza. «Dimmi dove si trova Dorothy e ti lascerò andare.»

Sollevai la testa e lo guardai in viso. Una morsa mi attanagliò lo stomaco.

«Io non posso.»

Il suo sguardo mutò nuovamente. La sua mascella si tese. I suoi occhi si fecero pericolosi. Sollevò il mento, guardandomi dall'alto in basso.

«Molto bene. Allora non mi lasci altra scelta.»


GiveAway



a Rafflecopter giveaway
L’autore



Sagara Lux crede nelle seconde occasioni, benché la vita non gliene abbia mai concesse.
Non ama parlare di sé, ma ama scrivere e dare a vita a personaggi capaci di colpire stomaco e cuore insieme.

Se volete, potete trovarla qui.





martedì 29 settembre 2015

Segnalazioni Made in Italy: Un cuore a metà di Silvia Maira e Fahryon di Daniela LoJarro!

Il secondo post di oggi è dedicato alla rubrica Made in Italy con la presentazione di due romanzi di cui troverete di seguito tutte le info!



Titolo: Un cuore a metà
Autore: Silvia Maira
Editore: Lettere Animate
Pagine: 432
Genere: Narrativa
Ebook: € 3,49
Uscita: 27 Maggio 2015

Trama

Aida Leone è una trentenne siciliana, agente immobiliare con una famiglia normale e un’amica di vecchia data, Mila, il cui legame è più forte di un vincolo di sangue. 
All’improvviso, in un freddo giorno di dicembre, la sua vita tranquilla viene sconvolta dall’incontro con Ruggero Serravalle, facoltoso e affascinante imprenditore romano, trent’anni più grande di lei. Tra i due scoppia una passione forte e travolgente, che sembra superare ogni ostacolo, sociale e generazionale. Ruggero si troverà ad affrontare la famiglia di Aida: le perplessità di papà Pietro, che ha la sua stessa età e di mamma Lucia, che avevano immaginato al fianco della loro figlia un uomo più giovane. Aida, dal canto suo, si scontrerà con l’anziana madre di Ruggero, una donna di ottanta anni dal carattere forte e volitivo, che ha un forte ascendente sul figlio e che vive nel ricordo della moglie di Ruggero, deceduta qualche anno prima, a cui la donna era molto affezionata. Può un amore e un’attrazione così forte superare tutte le difficoltà? Il destino sembra complicare ulteriormente le cose quando, nella vita di Aida, compare una nuova persona, Johnny, un musicista, poco più grande di lei, allegro e spensierato, che se ne innamorerà perdutamente e proverà a far breccia nel suo cuore, nonostante l’ingombrante presenza di Ruggero, con la sola ricchezza di cui dispone: la musica.
“Un cuore a metà” è un romanzo ricco di emozioni, un ricamo di sentimenti che mira ad arrivare dritto al cuore del lettore, una storia vissuta tra due paesi della Sicilia, Marina di Scimeca e Fontanabella, i cui nomi sono di pura invenzione, e Roma.
Una storia ricca di colpi di scena, con un finale rassicurante, ma non scontato. 


In uscita da circa un mese lo Spin Off intitolato Quel sottile legame del cuore, FREE in tutti gli Store. 











Titolo: Fahryon
Autore: Daniela LoJarro
Editore: GDS
Pagine: 290
Genere: Fantasy
Ebook: € 2,99
Uscita: Luglio 2015

Trama

Nel regno di Arjiam, Fahryon, neofita dell'Ordine sapienziale dell'Uroburo, e Uszrany, cavaliere dell'Ordine militare del Grifo, si trovano coinvolti nello scontro tra gli adepti dell'Armonia e della Malia, due forme di magia che si contendono il dominio sulla vibrazione del Suono Sacro.
Le difficoltà con cui saranno messi a confronto durante la lotta per il possesso di un magico cristallo e del trono del regno, permetteranno ai due giovani di crescere e di diventare consapevoli del loro ruolo e delle loro responsabilità in questa guerra per il potere sul mondo e sugli uomini.

Daniela Lojarro è nata a Torino. Terminati gli studi classici e musicali (canto e pianoforte), vince alcuni concorsi internazionali di canto che le aprono le porte fin da giovanissima a una carriera internazionale sui più prestigiosi palcoscenici in Europa, negli U.S.A., in Sud Corea, in Sud Africa nei ruoli di Lucia di Lammermoor, Gilda in Rigoletto e Violetta in Traviata. Alcuni brani che ha inciso sono entrati nelle colonne sonore di diversi film, fra i quali «The Departed» di M. Scorsese, «Il giovane Toscanini» di F. Zeffirelli e «I shot Andy Wharol» di M. Harron. Si dedica anche all’insegnamento del canto e alla musico-terapia come terapista in audio-fonologia, una rieducazione della voce e dell’ascolto rivolta ad adulti o bambini con difficoltà nello sviluppo della lingua oppure ad attori, cantanti, commentatori televisivi, insegnanti, manager per sviluppare le potenzialità vocali. 

Incipit

L'estate volgeva al termine ma il sole dardeggiava ancora su Tuhtmaar, la capitale del regno di Arjiam. L'acqua scorreva lenta nel letto dei due fiumi, il Suszray e il Whahajam: sembrava adattarsi al ritmo sonnolento di quel pomeriggio afoso trascinandosi pigramente in mezzo alle canne, aggirando rocce e massi per lambire le rive con un debole sciabordio. A un tratto, la fiacca di quelle ore torride fu percorsa da un tremito e poi da una vibrazione d'energia mentre nel cielo si stagliava la sagoma di un'aquila del deserto. Il rapace sorvolò le residenze delle nobili Famiglie di Arjiam, volteggiando più volte sui lussuosi padiglioni del palazzo ter Hamadhen per poi dirigersi al Santuario del Suono Sacro sull'isola in mezzo al fiume Suszray. L'aquila penetrò nel cuore del Santuario e si posò sulla pietra di luna sospesa sulla grande vasca sacra, restando immobile, come in attesa, con gli occhi chiusi. Quando una voce di donna si elevò con dolcezza ipnotica da una delle otto cappelle del Santuario, l’aquila, spalancati gli occhi, girò il capo per fissarne l'entrata. La Magh, attratta da una consonanza incomprensibile e ignota, uscì indugiando però sulla soglia nello scorgere il rapace. Soggiogata dalla forza di quello sguardo magnetico, andò a collocarsi sotto la pietra di luna della piscina sacra, tramutando l'inno del raccoglimento in quello della contemplazione. Il canto acquisì vigore animandosi in un ritmo sempre più frenetico, mentre l'enorme gemma iniziò a vibrare. L'acqua della vasca sacra prese a ruotare rapidamente, innalzandosi in un vortice che, avvolta completamente la donna, giunse a sfiorare la pietra di luna. La voce della Magh fu incrinata da un tremore d'indecisione. Avrebbe desiderato con tutta se stessa abbandonarsi a quelle vibrazioni magiche; ma aveva promesso al suo compagno di non compiere più alcun rito per non mettere in pericolo la vita che portava in grembo. La donna tentò di smettere ma gli occhi dell'aquila tornarono a scrutarla. Il Suono Sacro, la vibrazione che aveva dato vita a tutto il Mondo e che lo animava, non avrebbe mai potuto essere pericoloso per la sua creatura. Rassicurata da quel pensiero che l’aquila pareva averle suggerito, Xhanys dispiegò la sua voce nelle sillabe arcane dell'inno sacro: affrontò con sicurezza le luminose note acute per sprofondare poi nel baratro vellutato e tenebroso di quelle gravi, cedendo al sentimento di piacere e d'ebbrezza che la stava invadendo. Suono e Silenzio, Luce e Oscurità, si cancellarono nella sua percezione e Xhanys si disciolse nella vibrazione della sua Armonia unita al Suono Sacro. L'aria si accese di lampi azzurrognoli e un improvviso scoppio agghiacciante la fece barcollare. La donna, sconvolta dalle immagini che sorgevano dal Tempo che sarebbe venuto, lanciò un urlo di terrore: l'incantesimo s'infranse, l'acqua di colpo ricadde in onde scomposte e l'aquila, dopo aver lanciato uno strido, svanì. 


Penultimo appuntamento con lo Special Blogtour Lettori come stelle!

Buon martedi'! Oggi dedico questo post al nuovo appuntamento con lo Special Blogtour Lettori come stelle, di cui manca solo l'ultima tappa che sara' on line giovedi' 1 Ottobre!





Vi riporto come sempre tutti gli appuntamenti sul mio blog.

1 ottobre: TAPPA 14




Quale commento tra questi che vi proponiamo vi invoglia di piu’ a leggere il libro? Quali elementi di una recensione vi attirano di piu’?



Recensione di Emiliana ErriquezIN VOLO CON TE” di Jessica Maccario


Ecco una delle recensioni più recenti per SAL SISTERS” di Giusy Moscato




Recensione del blog "Libri di cristallo” di ERA DEL SOLE” di Elisa Erriu

Questo e'  un libro che tocca valori al di fuori del fantasy, tocca drammi che nella realta' accadono ogni giorno, descrive gli aspetti dell'amore malato di un folle e dell'amore puro di un amante. La scrittrice ha avuto un'idea geniale mettendo insieme i pezzi della sua storia e io non riesco a dire altro.
Il punto e' che parlando della scrittura o dei personaggi particolarissimi e ben delineati, potrei scrivere molto, ma ogni cosa tornerebbe a un solo aggettivo: speciale.



Recensione di ECHI DALLE TERRE SOMMERSE” Di Federica Leva



Recensione di Marika Bovenzi di FLAMEFROST Due cuori in gioco” di Virginia Rainbow

''Ho letto Flamefrost in un giorno e mezzo, quasi per puro caso, ma devo dire che sono rimasta ugualmente colpita, prima di tutto per la storia, per i personaggi e poi per il modo di scrivere della stessa autrice. Andando con ordine direi che sin dalle prime pagine si riesce ad apprezzare il libro, perché non scade nella banalita’ o nella noia o in una qualche specie di remake, e’ una storia a se stante, originale e fresca, che mantiene viva l’attenzione del lettore con le continue vicende.()Il tratto che piu’ mi ha colpita e' stata la psicologia dei personaggi, entrambi subiscono una sorta di evoluzione, di crescita durante tutto il libro. Gered che inizialmente si prefissa di conquistare la ragazza con tutti i mezzi possibili, comportandosi a volte da perfetta antitesi alla figura del gentiluomo, Sarah schiva e quasi inaccessibile per lui, poiche’ non si lascia incantare facilmente dalle solite costanti di turno, bellezza, fascino La loro crescita morale risiede nel fatto che a poco a poco si lasciano scoprire, fanno si’ che la loro essenza, il loro vero carattere in qualche modo venga fuori, abbassando le difese. () Ad accompagnare la loro ’relazione’’ ci sara’ la missione dei due principi, Gered e Nardos, che dona alla storia suspense, mistero e lascia senza fiato per gli enigmi che soltanto alla fine la scrittrice stessa  decidera’ (in parte) di sbrogliare.
Lo stile narrativo di Virginia Rainbow e’ forte, deciso, non lascia nulla al caso, ogni cosa, persona o azione che sia, viene descritta minuziosamente, come a voler donare al lettore il suo punto di vista, quasi riesce a ricostruire in ognuno la sua percezione dei particolari e delle sfumature...!''


Recensione di AMETHYST” di Silvia Castellano


Ecco l'ultima recensione per LA STRATEGA ANNO DOMINI 11642”di Giovanna Barbieri



Recensione di IL CIELO OSCURO DI ROMA” di Ilaria Tomasini




Recensione del blog Reader’s Benchdi L’INTOCCABILE” di Federica Leone

Il libro di Federica Leone apre una nuova saga incentrata su vampiri alle prese con la salvezza del mondo e con amori adolescenziali. Una scrittura limpida e scorrevole, un uso eccellente della prima persona, ci trasportano in modo frenetico nella vita di Daphne, improvvisamente complicata (solo complicata?) dall'incontro con il nosferatu Adam e con tutti i segreti che lui e i suoi amici portano con loro. Il ritmo e la sceneggiatura sono capaci di tenere incollato il lettore, facendo da supporto ad una trama intrigante ma non sempre così sorprendente. Un difetto, corretto gradualmente man mano che si va avanti con la lettura, può essere trovato nell'ambientazione, nebulosa e poco definita all'inizio, meglio caratterizzata in seguito.

Una cosa distingue L'Intoccabile dagli altri Paranormal Romance che ho letto, ed e' il suo principale pregio: il non essere cosi' tanto Paranormal”. Ben inteso: ci sono i vampiri, la magia, alcuni personaggi hanno poteri quasi divini per quello che fanno. Ma l'opera di Federica Leone è soprattutto la storia di una ragazza che cresce, sbaglia, si arrabbia e si dispera. E con lei anche i suoi amici vampiri, centenari ma tanto adolescenti”. Paranormal Romance si, ma anche storia di giovani un po' incasinati adattissima per lettori della loro stessa età e con gli stessi problemi (magari senza vampiri).

Un bel libro insomma, che lascia ben sperare per il continuo della saga e per la carriera di una scrittrice davvero brava.


Recensione del di THE VAMPIRE COMMUNITY” di Simona Busto






Tutti i libri sia in versione digitale che cartacea saranno in sconto speciale per tutto il mese di Settembre.

CARTACEO:

FLAMEFROST Due cuori in gioco 20% di sconto (13,50 anziché 16,90) + spese di spedizione gratuite

FLAMEFROST Insieme controcorrente  20% di sconto (12,50 anziché 15,90) + spese di spedizione gratuite

FLAMEFROST L’ultimo respiro 20% di sconto (14,00 anziché 17,90) + spese di spedizione gratuite

SAL Sisters 20% di sconto (16 a copia anzichè 20) + spese di spedizione gratuite

Era del Sole  30% di sconto (12 a copia anzichè 17,00 )+ spese di spedizione gratuite

In volo con te 20% di sconto (10 a copia anziché 12,90) + spese di spedizione gratuite

L’intoccabile 20% di sconto (12 a copia anziché 15,00) + spese di spedizione gratuite

E-BOOK:

The Vampire Community, Il cielo oscuro di Roma, Amethyst, La stratega, anno domini 1164, SAL Sisters, Era del Sole, Echi delle Terre Sommerse, L’intoccabile a 0,99 .
In volo con te a 1,49 (anziché 2,70).



Per informazioni riguardo il cartaceo rivolgersi:

Virginia Rainbow: https://www.facebook.com/lamascheranera.romanzo

Giusy Moscato: https://www.facebook.com/giusy.moscato.7?fref=ufi

Elisa Erriu: https://www.facebook.com/elisa.erriu.3?fref=ufi

Jessica Maccario: https://www.facebook.com/jessica.maccario.3?fref=ufi


Riguardo Federica Leone, guardare sul sito della casa editrice: http://www.sesatedizioni.it/lintoccabile-catalogo-2/

lunedì 28 settembre 2015

Waiting Room di Bianca Rita Cataldi Recensione

Buon lunedì cari lettori! La recensione di oggi è dedicata al romanzo di Bianca Rita Cataldi, intitolato Waiting Room, una storia di ricordi, memoria, passione e soprattutto amore.


Una lettura molto intensa che vi consiglio!



Titolo: Waiting Room

Autore: Bianca Cataldi

Editore: Butterfly

Pagine: 154

Genere: Narrativa

Prezzo: € 12,00

Uscita: 2013



È il 1942. In una Puglia bruciata dal sole, Emilia e Angelo condividono la passione per il sapere, il desiderio di libertà e il tempo della loro giovinezza. Settant'anni dopo, seduta nella sala d'attesa di un dentista, Emilia rivela a se stessa la verità negata di una giovinezza che adesso, per la prima volta, ha il coraggio di riportare alla luce. Con una scrittura che è poesia del ricordo e caleidoscopio di emozioni, Bianca Rita Cataldi accompagna il lettore tra i sorrisi e le lacrime di una donna come noi, raccontando la storia di un amore mancato, di una generazione nell'età dell'incertezza, di un'attesa che attraversa tutta una vita.

 Bianca Rita Cataldi è nata nel 1992 a Bari, dove frequenta la facoltà di Lettere e studia pianoforte in conservatorio. Finalista al Premio Campiello giovani 2009, ha esordito nel 2011 con il romanzo “Il fiume scorre in te” (Booksprint Edizioni). Waiting room, finalista della II edizione del premio Villa Torlonia, è il suo secondo romanzo.




Waiting Room è la seconda prova narrativa della giovane autrice Bianca Cataldi, che scrive un romanzo pieno di riflessioni e di affondi sentimentali e vitali, proponendo un escursus ingiallito nella memoria di un’anziana protagonista che si chiama Emilia alle prese con le vicissitudini amare e dolorose che hanno caratterizzato la sua prima giovinezza e naturalmente la nascita dell’amore.

Particolari sono le prime scene del romanzo, ambientate nella sala di un dentista, una sala d’attesa per l’appunto, la Waiting room, nella quale oltre ad esserci Emilia che aspetta il suo turno, accanto a lei è seduta una ragazza molto giovane che ha tutte le caratteristiche per essere proprio l’autrice, che più tardi rivelerà la sua completa identità. La ragazza affronta quella interminabile attesa con un taccuino in mano ed una penna, riportando continuamente i suoi pensieri su carta, intrappolata in un mondo invisibile e sconosciuto del quale non sembra trasparire assolutamente nulla.

Emilia, invece, proprio tra quelle mura silenziose e per certi versi distensive, inizia il suo viaggio a ritroso nella memoria, conducendo il lettore in una spirale di vicende che la vedono come protagonista effettiva della vita familiare nella quale è cresciuta, rinchiusa in un piccolo paese della Puglia negli anni quaranta, periodo in cui la volontà dei genitori era indiscussa e ogni loro parola un dovere. Emilia vuole studiare e non ha molta voglia di sposarsi soprattutto da quando ha incontrato Angelo, un giovane di cui si innamora e al quale dona tutto il suo cuore.

Il ragazzo è un ribelle e la conquisterà fin dal primo sguardo, fin dalla prima volta in cui con le sue fragili mani, suonerà una melodia indimenticabile al piano, fin da quella frase, pronunciatagli all’orecchio con cui davanti a lei si prospettava un futuro elettrizzante e soprattutto tanto sconosciuto quanto affascinante.

“Questo fatto del pianoforte mi riportò alla mente una cosa che non avrei voluto ricordare. Una persona. Mi si conficcò nel petto come una spina, il ricordo, facendomi provare dolore là dove credevo di aver consumato la carne e di aver lasciato la pietra.”

Il romanzo si snoda tra passato e piccoli affacci sul presente che ricordano continuamente al lettore lo stato attuale in cui è abbandonata la protagonista: la solitudine della vecchiaia, il peso dei ricordi, il dolore di un amore mai vissuto fino in fondo e la certezza di aver bruciato qualcosa di bello e di indimenticabile.

“Noi due faremo la rivoluzione.”

Lo stile di Bianca Cataldi è come il sole che intensifica qualsiasi colore. Una storia che potrebbe essere quella di altri mille, attraverso le sue parole, la sua sensibilità, la sua dolcezza, diventano forma di uno straordinario universo narrativo che scorre delicatamente fino a raggiungere la tua anima.

Attimi di poesia che vengono donati come fossero piccoli e profumati regali che dall’autrice arrivano a noi, sprazzi di felicità consumata su se stessa, momenti di odio infinito per gli altri e per quella mancanza di coraggio che ha reso vana una parte dell’anima.

La storia tra Angelo ed Emilia non è bella, è una storia triste, autunnale, il cui epilogo felice è volato via come volano le foglie ingiallite dal tempo quando si è fatto troppo tardi persino per parlare.
Eppure la protagonista continua a farlo, racconta con il cuore in mano tutto ciò che l’ha turbata, tutto ciò a cui ha rinunciato, tutto quello che le ha strappato di dosso i sogni per renderla una donna che probabilmente non ha più amato da allora, da quando Angelo ha smesso di toccarla, di baciarla, di farle sentire quel sentimento di cui lei conosceva a malapena il nome, lasciandoglielo cucito addosso per un’eternità.

“Va bene, portami con te alla stazione, lascia che ti veda partire, andare via, svanire in una nuvola di fumo, tu, il tuo treno, la tua presenza prossima all’assenza, e Roma all’orizzonte, ferma lì dove non la vedrò mai.”

E adesso che la vita ha fatto il suo corso, che le cose si sono messe a posto e che la solitudine ha iniziato a sgretolare i rapporti, a rinchiudere gli affetti e a proporsi come l’unica alternativa possibile alla morte, Emilia guarda in faccia la realtà, ammettendo a se stessa di aver sbagliato forse a non prendere quel treno che le avrebbe cambiato la vita ma che soprattutto le avrebbe regalato l’amore.

Waiting room ti conquista per una prosa scorrevole ma originale, evidenziata da un fluire narrativo intervallato da attimi di autentica poetica acerba e da pensieri che appaiono come chiodi appuntiti pronti ad appendere quadri di carne sulla tua pelle. Bianca Cataldi senza giri di parole, senza omissioni, senza paure, va a fondo dell’animo umano e ne porta fuori gli inganni, gli sbagli, i peccati.
In un’atmosfera inquieta, come se il racconto fosse attraversato da un eterno tramonto, la vita di Emilia si presenta a noi in tutta la sua bellezza ed oscurità, nel suo rimpianto e in quello che non c’è stato e che non potrà esserci mai. Nonostante ciò il clima non è pesante né banale, il tutto è costantemente attraversato da un tocco di particolarità stilistica che è attribuibile esclusivamente alla vena creativa dell’autrice.

Tutti siamo eternamente in una sala d’attesa, è questo il senso del titolo ed è il senso della vita di Emilia, della stessa Bianca, e di tutti coloro che vivono un’esistenza aggrappati alla speranza, in perenne attesa di qualcosa.

Una visione morbida, priva di spigoli se non fosse per quelli rappresentati dal dolore della perdita, una consapevolezza cresciuta ed ammessa, uno sguardo privo di illusioni su una realtà che molto spesso ci è soltanto nemica.

L’amore parla da sé tra le righe degli incontri tra i due protagonisti, si disvela attraverso i loro sguardi e le loro mani, incapaci di toccarsi. Gli abbracci che non dovrebbero finire mai, i baci che raccontano di mondi da oltrepassare strappandosi di dosso tutte le paure, ma alla fine la sopravvivenza è una lotta inutile perché il destino, a volte, è più forte di qualsiasi scelta.

I sentimenti raccontati da Bianca Cataldi si vestono di malinconia, una nostalgia imbevuta di passione impolverata, resa schiava dei ricordi eppure non del tutto sopita, perché la memoria di Emilia è ancora sveglia, il suo cuore è vigile e con cura e attenzione porta avanti quel piccolo batuffolo intinto nell’amore con il quale ha colorato la propria esistenza.

Un amore forte ma non abbastanza. Un amore che è diventato lontananza ma non dimenticanza. Quello mai, quello no.  Anche se non c’è stato coraggio, anche se l’attesa è diventata un universo insopportabile, anche se la vecchiaia adesso non è una buona soluzione, perché non è capace di sanare, non è in grado di salvare. Forse perché non c’è nulla da salvare né da mettere via. Ciò che è stato, è ormai andato.

La lettura di questo romanzo lascia con un alone di perdita addosso, un senso di incompiuto, come se questa storia fosse in grado di sospenderti nel tempo. Come se tu, da lettore e quindi esterno, fossi ancora lì ad aspettare che la storia tra Emilia e Angelo abbia il suo lieto fine.
E’ questa la bravura dell’autrice, nel riuscire a stamparti sulla pelle anche a te che leggi, quell’aria di attesa che permea l’intero romanzo e quando lo chiudi, vorresti guardare verso quel treno e respirare soddisfatto. Ma non puoi farlo perché il treno è già passato da un pezzo e tu rimani così, un po’ disperso.