Buon
mercoledì! Oggi potrete leggere la seconda recensione di Federica che ci propone la sua opinione su Tutto
ciò che sappiamo di noi due di Colleen Hoover. Una
recensione piena di calore e di emozioni che vi spiega perchè vale così tanto
la pena leggere questa autrice!
Titolo: Tutto ciò che sappiamo di noi due
Autore: Colleen Hoover
Editore: Fabbri
Pagine: 283
Genere: Romance
Uscita: 2015
Uscita: 2015
Prezzo: € 15,90
TRAMA
La
poesia ha insegnato a Will e Layken ad amarsi, per stare insieme hanno dovuto
superare ostacoli che sembravano insormontabili, hanno dimostrato al mondo che
quando si è uniti si può affrontare ogni difficoltà e riemergere più forti e
determinati di prima. La vita li ha messi di fronte a enormi responsabilità:
sono giovanissimi, ma devono prendersi cura dei fratellini, cercando allo
stesso tempo di ritagliarsi un piccolo spazio dedicato soltanto a loro due. Ma
un giorno, all’improvviso, il passato di Will torna a bussare alla porta, e
lui, per non turbare il difficile idillio con Layken, decide di tenerla
all’oscuro di tutto. Ma lei lo scoprirà lo stesso, e sarà costretta a chiedersi
su cosa si fonda davvero il loro rapporto, arrivando addirittura a mettere in
dubbio la sincerità dei sentimenti di Will. La loro storia è a rischio, devono
decidere se lottare per un futuro insieme o se rassegnarsi a stare lontani. Fin
dove sarà disposto a spingersi Will per dimostrare a Layken che il suo amore
durerà per sempre? La sua risposta cambierà non solo la loro vita, ma quella di
tutte le persone che li circondano.
Questo libro è dedicato a chi ha letto
“Tutto ciò che sappiamo dell’amore”. Siete stati voi a spingermi a continuare
la storia di Layken e Will.
…
Questa è la dedica con la quale Colleen Hoover ci dà il benvenuto appena ci ritroviamo
questo libro tra le mani. Ma adesso, prima di immortalare su queste pagine
QUELLO che lei ha immortalato nel mio cuore che, lasciatemelo dire, è ancora un
po’ scombussolato, mi piacerebbe sapere chi di voi non ha ancora letto Tutto ciò che sappiamo dell’amore.
Scommetto
che in questo preciso momento avrete alzato gli occhi da questa pagina, vero? E
starete cercando il modo di sotterrarvi da qualche parte come facevamo – o come
facciamo – tra i banchi di scuola, quando l’insegnante dietro la cattedra si
abbassa gli occhiali sul naso e per un tempo che ci sembra un’eternità prende a
scrutarci attentamente uno per uno per poi, inesorabilmente e senza alcuna
possibilità di revoca, beccare chi non ha studiato per l’interrogazione … e
intanto dentro di noi, mentre il desiderio e la speranza che quella sedia su
cui eravamo seduti ci avesse risucchiato ormai non è che un’ombra fatiscente, ripetiamo
“Ma come cavolo ha fatto a capirlo? Per caso ha uno schermo radar piantato
sulla testa che gli studenti non possono vedere?”, e quando ci alziamo come se
stessimo andando al patibolo vorremmo che il pavimento si aprisse a metà per sprofondarvici
dentro e restarci per sempre.
Ma io
non sono un’insegnante, sono soltanto una persona come voi che si è innamorata
follemente, perdutamente e incondizionatamente di questa storia che meriterebbe
davvero di essere letta da tutti, o perlomeno da chiunque senta il bisogno, il
desiderio di evadere dalla realtà, da quella realtà che a volte – per non dire
spesso o sempre – ci fa venire la voglia di metterci a urlare per
l’esasperazione, per la frustrazione e scappare, scappare il più lontano
possibile, anche se poi alla fine non lo facciamo, e dove trovare rifugio se
non tra i milioni di libri che occupano gli scaffali delle librerie, delle
biblioteche?
Però, io in questo libro non ho solamente trovato quel rifugio,
sono stata letteralmente strappata dal mondo in cui vivo e trasportata lontano
lontano, ho avuto l’enorme opportunità di vivere in un pianeta che credo non
potrebbe mai far parte del nostro sistema solare, un pianeta che personalmente
chiamerei “IL POSTO DOVE L’IMPOSSIBILE DIVENTA POSSIBILE”, e sì, lo so che è
decisamente troppo lungo e che forse calzerebbe a pennello per il titolo di un
libro … dove l’Amore, l’Amicizia, l’instancabile e improrogabile bisogno di aiutarsi
l’uno con l’altro spazza via nel giro di un nanosecondo l’idea che uno ha della
definizione di FAMIGLIA, dato che realmente pochi di noi possono dire di sapere
che cosa significhi visto che magari gli riesce più facile associarla a
un’orticaria o a un’insolazione, e come del resto ho raccontato nella
recensione precedente, questi sono gli ingredienti – a parte uno, di cui ve ne
parlerò dopo – che rendono queste pagine memorabili e immortali. Ragion per cui
ho DOVUTO rileggermi e rileggermi, e sì, ancora rileggermi alcuni passi. Dovevo
capacitarmi che quelle parole fossero davvero davanti ai miei occhi e non
stessi avendo delle allucinazioni. Devo ancora riprendermi, però. Ammesso che
ci riesca!
Tutto ciò che sappiamo di noi
due,
come This girl – che non è stato
ancora pubblicato da noi e che è inutile dirvi QUANTO la sottoscritta lo stia
aspettando!! – a differenza di Tutto ciò
che sappiamo dell’amore, è narrato dal punto di vista di Will, che tocca le corde del nostro
cuore come solo lui può fare e che ci basta leggere quello che scrive sotto
forma di diario all’inizio di ogni capitolo … per far capitolare noi.
“Come me, anche mio padre amava scrivere.
Mi diceva sempre che scrivere ogni giorno i suoi pensieri era terapeutico, gli
faceva bene all’anima. Forse se ho faticato così tanto a farmi una ragione di
tutto quello che mi è capitato negli ultimi anni, è stato anche perché non ho
seguito il suo consiglio. Pensavo che una serata di slam una volta ogni tanto
fosse abbastanza come “terapia”. Ma forse mi sbagliavo.”
La
storia comincia non esattamente dal punto in cui era finito il primo libro, ma
da qualche mese dopo.
Colleen
Hoover non lo sa, ma scrivendo questo libro mi ha fatto un preziosissimo
regalo: mi ha fatto entrare nella mente di un uomo. Quante volte mi sia
ritrovata a desiderare che Will potesse smaterializzarsi da queste pagine per
materializzarsi davanti ai miei occhi annebbiati dalle lacrime e che mi
stringesse forte, che si prendesse cura di me, non lo so, davvero, non lo so.
Entrare nella sua mente vuol dire capire CHE COSA è disposto a fare un uomo
sinceramente innamorato di te, che non si azzarderebbe mai e poi mai né a
tradirti né a pensare di farti del male, che cose come la dolcezza, la tenerezza
e la costante premura che ha nei tuoi confronti e il mettere i tuoi bisogni davanti
ai suoi senza che sia tu a chiederglielo non è sinonimo di debolezza, di
perdita della virilità ma di maturità, di essere, secondo me, degno e stradegno
di essere definito uomo. Perfino
quando la sincerità del suo amore per Lake
viene messa in discussione, non molla né allenta un attimo la presa. Anzi. E’
l’autenticità e la devozione dei suoi sentimenti per lei che lo spinge a fare
l’impossibile per DIMOSTRARLE e non solo a dirle perché è innamorato di lei, e
come potrebbe farlo se non con la poesia?
Quale
donna al mondo non vorrebbe essere amata così? E quale fratellino non vorrebbe
avere per fratello maggiore un fratello che ti insegna a essere già un uomo a
undici anni? La caratterizzazione dei personaggi secondari, se nel primo libro
mi aveva lasciato sorprendentemente a bocca aperta, qui mi ha travolto come un fiume
in piena al punto che non so cosa darei per avere Kiersten come vicina di casa!!
La scrittura, altro ingrediente essenziale di questo libro, ha davvero del
miracoloso, e che sia nel tenere un diario, nello scrivere versi di una poesia
o di una lettera, è quello speciale e unico mezzo grazie al quale si può
trasmettere quello che è marcato a fuoco in quell’organo speciale che ti pulsa
al centro del petto.
Cara Federica, è una recensione bellissima come sempre, piena delle tue emozioni che arrivano senza mezze misure. <3
RispondiEliminaLe emozioni che arrivano a me nel leggere le tue parole mi scaldano il cuore come mai nessuno aveva fatto prima d'ora... <3
RispondiEliminaInutile dire che come te ho amato alla follia questo romanzo. Ma forse è ancora più inutile dire che ho amato follemente anche questa recensione. Perché tu sei brava, brava, brava e mi hai fatto rivivere ogni emozione. Grazie <3
RispondiEliminaGlinda, dovrei mettermi a consultare il mio vocabolario che un giorno o l'altro mi resterà in mano ... per trovare le parole che adesso non mi vengono.
RispondiEliminaChissà quando mi riprenderò da questa miriade di emozioni!!
Un abbraccio forte forte. <3 <3 <3