Eccomi con il secondo post di
oggi dedicato ad una recensione speciale per un libro che sembrerebbe per
bambini e invece è adatto a qualsiasi età. Olga di carta
di Elisabetta Gnone,
edito da Salani, è un meraviglioso
viaggio alla ricerca di se stessi e all'affermazione della propria identità
senza avere paura della diversità.
Titolo: Olga di carta
Autore: Elisabetta Gnone
Editore: Salani
Pagine: 304
Genere: Romanzo
Prezzo: € 14,90
Uscita: 2015
TRAMA
Olga
Papel è una ragazzina esile come un ramoscello e ha una dote speciale: sa
raccontare incredibili storie, che dice d’aver vissuto personalmente e in cui
può capitare che un tasso sappia parlare, un coniglio faccia il barcaiolo e un
orso voglia essere sarto. Un giorno, per consolare il suo amico Bruco, dal
carattere fragile, Olga decide di raccontargli la storia della bambina di carta
che partì dal suo villaggio per andare a chiedere alla maga Ausolia di
trasformarla in una bambina normale, di carne e ossa. Inizia così un lungo e
avventuroso viaggio che vedrà Olga di carta attraversare cieli, mari e monti,
affrontare mille pericoli e trovare finalmente ciò che stava cercando.
Olga di carta non è una storia per bambini anche se potrebbe sembrarlo.
Così, guardando la copertina, leggendo il titolo, dando un’occhiata alla trama, fermiamoci un attimo e pensiamo: i libri per ragazzi sono scritti soltanto
per quel genere di lettori o quelli fatti bene, ma proprio bene, possono
piacere anche agli adulti, ma soprattutto contengono messaggi, riflessioni,
consapevolezze che vanno oltre il semplice e comune intrattenimento infantile?
La risposta è sì, alcuni
romanzi vanno oltre tutti questi semplici e banali limiti per prendersi, con coraggio e merito, il traguardo dell’essere talmente completi e belli da
poter essere letti da chiunque.
Olga Papel era una ragazzina esile come un ramoscello, mangiava come un uccellino, faceva respiri brevi e il suo esistere, quasi sempre, produceva pochissimo rumore, se non un leggero fruscio, come la pagina di un libro mossa dal vento.
Olga di carta è una
storia ovviamente fantastica, di una bambina di nome Olga Papel che è
famosissima nel proprio villaggio perché ha la capacità di raccontare
tantissime storie, tutte talmente incredibili da sembrare vere. Dai bambini
agli anziani, passando per gli adulti e le persone di qualsiasi età, tutti
vengono conquistati ed incantati dalle sue parole e dai suoi racconti. Dopo si
fermano a chiedersi, soprattutto i
bambini, quanto di vero ci sia in quelle incredibili storie ma nessuno sa
quale sia la verità.
Olga è una bambina
generosa ed apprensiva per questo quando si accorge che il suo amico Bruca sta
male, decide di raccontargli una storia molto particolare che ha come protagonista
proprio una bambina che ha il suo stesso nome: Olga, una nuova Olga ma questa
volta di carta.
Questa fanciullina non è
di carne ed ossa ma è appunto fatta di carta e decide di partire per un viaggio
molto lungo e pericoloso alla ricerca della maga Ausilia, l’unica che può
aiutarla a diventare umana.
La bambina di carta non pensò neanche un minuto ad arrendersi. È troppo presto per tornare a casa, si disse.
Naturalmente in questo
genere di narrazioni, il viaggio è la metafora principale che assume molteplici
significati, soprattutto quello della maturazione, della conoscenza, della
presa di coscienza di se stessi e di ciò che ci circonda. Olga di carta
incontrerà tanti personaggi, vivrà mirabolanti avventure e alla fine tutto ciò
che ella attraverserà, da sola o in compagnia, conterrà un messaggio
subliminale, a volte più chiaro, altre più nascosto, che dalla storia, dovrà necessariamente giungere al lettore, da quello
più grande fino al più piccolo.
La stessa definizione di
bambina di carta è già di per sé un’importante metafora. Di carta… la carta su
cui si cui si scrive, la carta che dà vita a questa storia, la carta della
creazione, la carta stessa che diventa mezzo e fine di una nuova conoscenza, di
apprendimento e superamento degli ostacoli che ci pone davanti la vita.
I tanti personaggi
incontrati sul proprio cammino, così strani, strambi, venuti da mondi che
sembrano immaginari, come il bambino sulla mongolfiera che recupera le cose
perdute, il tasso, il coniglio parlante, sono tutte creature ricche di
significato che fungono da passaggio vivente per i vari stadi di accettazione
dell’essere della protagonista.
I messaggi che devono
essere raccolti durante la lettura sono chiari e sempre molto sofisticati, addolciti
da uno stile poetico, amante ed amato da una storia ricca di colore e di
passione. L’unicità è il valore più grande che abbiamo. Il tema della diversità
è il concetto principale che si affronta nel libro e che viene esposto in tutta
la sua interezza proprio per cercare di fornire, attraverso la fiaba e la magia
della scrittura, le chiavi per trasformare quella diversità in forza e non in
debolezza.
Sa cos'ho scoperto, signora maga, durante questo viaggio? Che non sono fatta solo di carta...
Un viaggio fatto non
solo di parole ma anche di meravigliose illustrazioni, realizzate in papercut,
che tinteggiano colori e immagini incastrate perfettamente ai momenti narrati,
impreziosendo le frasi già deliziose di per sé con una presenza fiabesca e
indimenticabile.
Elisabetta Gnone è
autrice piena di talento, di musicalità, di sogni. La lettura scorre placida e
sinuosa, leggi e non te ne accorgi, è come essere accompagnati da una favola
notturna mentre stai per addormentarti.
Non so, a me ha rilassato, è come se mi avesse riconciliato con la parte più
dura, quella che ciascuno di noi usa per affrontare il mondo. Una storia capace
di accarezzare e di addolcire, di sussurrare senza gridare.
I disegni, i caratteri
di stampa diversi e stilizzati, quell’odore di carta così forte che mi ha
accompagnato per il tutto il tempo, lo sento ancora, mentre sto scrivendo.
Olga di carta è una
lettura che consiglio vivamente a tutti, davvero, senza alcuna differenza di
età, di gusti, o cose simili. E’ un racconto diverso, appassionato,
immaginifico che non stanca, ma che anzi invoglia a continuare su quella strada. E’ un insegnamento, un guardare oltre
qualsiasi ostacolo e un esempio per trasformare la diversità di ciascuno di noi
non in normalità ma in unicità. Oltretutto, se fossimo tutti uguali, il mondo
sarebbe privo di fantasia e proprio chi
ama la massa e uniformarsi è privo di immaginazione, si accontenta di
ciò che è banale e non scoprirà mai le sorprese di ciò che non è usuale.
La cover esprime perfettamente
l’idea del romanzo, la sua dolcezza ma anche la sua forza, e l’odore, la
consistenza del libro in sè, tenendolo tra le mani, è una sensazione impagabile.
Un testo come questo,
pieno di magia, di bellezza, di armonia, va vissuto fino in fondo e va
conservato come un pezzo che fa parte di sé e non importa quanto di bambino ci
sia ancora nel nostro cuore, da qualche parte ci sarà un posto, comodo e
accogliente dove Olga di carta si sentirà a casa dentro di noi.
Al momento ho una particolare predilezione per la narrativa per bambini e ragazzi; della Gnone ho letto la saga di Fairy Oak che non mi ha particolarmente colpita, forse Olga di Carta rimedierà :)
RispondiEliminaIo non leggo molta narrativa per bambini ma questo romanzo è davvero completo! :)
EliminaNe parlate tutti così bene che state iniziando a convincermi!!!
RispondiEliminaPuoi dargli una possibilità, Ilenia! ^_^
EliminaHo letto ottime cose su questo libro e la tua recensione è una ulteriore conferma.
RispondiEliminaE' davvero bello. :-)
EliminaFelice che sia piaciuto anche a te *_*
RispondiEliminaGrazie, Rowan! <3
EliminaSembra proprio una storia incantevole e anche particolare. Ho letto con piacere la tua recensione: i libri per bambini possono essere speciali.
RispondiEliminaVerissimo, sopratutto romanzi come questo sono pieni di tante cose. :-)
EliminaChe gioia e magia c'è nel voltare la pagina di un libro e inebriarti del suo profumo e farti sentire così felice da sentirti, almeno in quel momento, ancora un bambino ...
RispondiEliminaLe tue parole cadono a pennello per questa storia... perfette... è proprio così! <3
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