Buon sabato! Oggi ci sarà l’ultimo
appuntamento con la rubrica Pensieri a briglia sciolta curata da
Luigi Mancini, prima dell’interruzione
estiva. Le sue parole, come leggerete, sono tutte rivolte alla meravigliosa e
terribile città partenopea.
Camminando
per le vie della mia città, in quei ritorni estivi, come questo che sto
vivendo, o Natalizi, come accade nel periodo delle belle luci, mi sono sempre
chiesto: dove si nasconde la spada nella roccia? Chi è il predestinato? Perché
è ovvio più di ogni altra ovvietà: Napoli ha bisogno di un glorioso Artù!
Parliamoci chiaro, gente, io adoro questi luoghi; i proverbi, le tradizioni, le
ragazze che, come veri e propri miracoli di una clamorosa bellezza, vengono
fuori dai vicoli dei quartieri, le canzoni, le feste di piazza, persino
l'idolatria manifestata a botti e grida, ma non riesco ad accettare, San
Gennaro mi perdoni, la strafottenza generale, la totale mancanza di rispetto
nei confronti dell'adorabile Dea Partenope.
Siamo un popolo viscerale, questo è
vero, abbiamo le nostre maniere, le nostre usanze, il nostro modo, la nostra
vita, ma siamo anche, ahinoi, troppo menefreghisti, assenti nel bisogno. Non
parlo di aiuto morale, dei 10 euro prestati alla vicina che non può comprare il
latte, ma dell'aiuto che chiede la nostra amata città!
Ci governano dei papponi
senza dignità alcuna, ma questo non può e non deve essere una scusante, perché
siamo noi la nostra identità, siamo noi il nostro futuro; impariamo la nostra
storia, acculturiamoci della nostra cultura, respingiamo il neomelodico,
pretendiamola questa poesia, quest'arte che ci appartiene! Aiutiamo certe
strade a non peggiorare, litighiamo solo ed esclusivamente con chi tifa juve,
aspettiamo un momento prima di reagire nel male, perché, forse, riflettendoci,
c'è qualcosa di buono che potremmo fare: aiutare Napoli, aiutare la nostra
amata città, mettendo in atto quell'estrosità che tanto proclamiamo.
Non è
facile, lo so, ma è più difficile se si è da soli, e noi, gente, non siamo
soli, non lo siamo mai stati, abbiamo noi, la nostra storia, la nostra
tradizione, la nostra città! Io vivo lontano da qui, ho scelto la via facile,
sono un disertore, quindi? Non lo so...
Ma voi, voi che respirate quest'aria,
che attraversate queste vie e che potete godere ogni sera del miglior quarto di
luna possibile, aiutate Napoli a curarsi le ferite, non feritela pensando di
non poterle più causare del male, perchè ne soffre, ne soffre e si sente abbandonata
dai suoi stessi figli.
Aiutate
la vostra città, nonostante i politici e le loro nefandezze, nonostante i
vostri guai, nonostante l'indifferenza di quest'Italia brutale, che non ci
merita, che non ci ha mai capiti, cosa che, invece, ha sempre fatto il resto
del mondo.
Da qualche parte, dimenticata e luccicante, si
nasconde la spada nella roccia; cerchiamola!
Luigi Mancini
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