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sabato 19 dicembre 2015

Quinto appuntamento con la rubrica Pensieri a briglia sciolta di Luigi Mancini!

Dopo una lunga pausa, oggi riprendono gli appuntamenti con la rubrica Pensieri a briglia sciolta di Luigi Mancini. Le parole che leggerete di seguito sono interamente dedicate alla sensibilità, ai ricordi, alle memorie mai perdute e agli attimi eterni fatti di emozioni che non smettono di tornare.
Inoltre, da oggi fino al 21 Dicembre, sarà GRATIS su Amazon, il romanzo di esordio di Luigi Mancini, Il punto esatto di due anime pubblicato con Butterfly Edizioni. Se non lo avete ancora letto, è un'occasione imperdibile!
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Nello strazio di certe sere, quando mi prende la malinconia, devo tenermi forte alla ringhiera, lasciare casa mia, rimandare tutto e tutti, farmi complice del mio male, di quel vino amaro che sono costretto a bere, di quella musa grave e del suo pugnale d'argento. 

Da bambino, davanti ai vetri della mia infanzia, restavo ipnotizzato dalla pioggia, ammaliato dalle foglie, dai racconti delle stagioni, e mi feriva ogni soffio di vento, ogni sasso rimasto più in là, ogni invisibile solitudine, ogni passante, incurante di tutta quella sofferenza. Non capivo, percepivo soltanto, sentivo fortemente e mi tenevo tutto dentro, stipato a sangue. 

Come potevo raccontarlo agli altri? Quali parole avrei potuto dire? Per dire cosa? Io soffrivo senza una ragione, imparavo a morire... perdevo la direzione, la lezione in classe, gli appunti, gli amici. Come fanno, mi chiedevo, come possono essere così felici? 



C'è un fuori che trema, che sanguina e chiama il nessun nome delle cose perdute. Eppure, ahimè, loro erano sempre felici, urlanti e scherzosi, sicuri e bellissimi. 

M'innamorai di una ragazza, di una qualsiasi, bella come io percepivo la bellezza, di una bellezza nascosta, quindi, di una timidezza fatale, di un salutare lieve, di un ciao silenzioso, un ciao privato, sofferto, con appena un accenno di sorriso. 



M'innamorai di una ragazza, e il pugnale mi fu dolcissimo, quel morire mi fu altalena, risalita e discesa, un tutto quanto altissimo, un fortissimo e continuo schianto emotivo. M'innamorai di una ragazza, è vero, ma non le ho mai detto nulla. 

Mi succede ancora, mi succede ogni sera, e ho voglia di piangere, di morire per qualcosa, di morire per qualcuno, di sentire la vita esplodermi nel petto, di essere felice della mia tristezza, questa musa infinita e tragica, magica, mia, soltanto mia... 

Ti odio, sensibilità, per tutte le foglie che lasci cadere, creando in me, maledetta, uno schianto terribile. Ti amo, sensibilità, per tutte le foglie che lasci cadere, creando in me, mia diletta, una musica incantevole.


Luigi Mancini




1 commento:

  1. Nice Inspirations

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