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sabato 12 dicembre 2015

Ally Rose e la quinta vittima di Morgan Cavendish Recensione

Buon sabato! La recensione di oggi riguarda il romanzo di Morgan Cavendish, autrice italiana, intitolato Ally Rose e la quinta vittima, una storia che mescola molto bene Thriller e Paranormale, dunque perfetto per tutti gli amanti del genere!



Titolo: Ally Rose e la quinta vittima
Autore: Morgan Cavendish
Editore: Selfpublishing
Pagine: 337
Genere:  Thriller/Fantasy
Prezzo: € 2,99 Ebook
Uscita: Ottobre 2015

TRAMA


Redrock Bay, Nova Scotia. Una serie di brutali omicidi macchia di sangue le strade della città. La polizia brancola nel buio e l’Ispettore Alicia Rosslyn McPharson, contro la volontà del suo Capitano, si affida all’aiuto di una medium: un’altra vittima sarebbe dovuta morire quella stessa notte. Qualcosa, però, non va come previsto. Una donna viene uccisa, ma non è quella designata dalla veggente. Alicia, coinvolta in prima persona nella vicenda, viene così catapultata in un mondo spaventoso che le sconvolgerà la vita, popolato da creature sovrannaturali di cui ignorava l’esistenza. Dopo essere scomparsa per un anno senza lasciare traccia, torna dalla sua famiglia e dai suoi colleghi completamente cambiata e pronta a catturare il misterioso assassino che, nel frattempo, è tornato a uccidere. Affiancata nelle indagini da due ambigui vampiri bicentenari, da un detective privato, da una medium e da un ex partner rissoso, Alicia dovrà combattere per impedire che le strane morti continuino a susseguirsi. La lotta contro il tempo si farà serrata e, mentre il collegamento tra le uccisioni stenterà ad apparire, la protagonista dovrà districarsi tra vaghi sospetti, prove inconsistenti, amori pericolosi e rapporti perduti, tra magia, sangue e mistero fino ad una inaspettata conclusione. Fino a che punto puoi resistere quando il mondo intorno a te cade a pezzi e tutto quello a cui avevi creduto fino a quel momento viene messo in discussione? Un avvincente thriller sovrannaturale in cui tutti mentono e niente è come sembra.




Ally Rose e la quinta vittima è un romanzo che fa parte di una duologia molto particolare nella quale oltre a riscontrare elementi tipici del giallo, c’è anche un aspetto non trascurabile ma fondamentale che è l’elemento soprannaturale.

Senza girarci intorno, Ally Rose parla di vampiri e di una condizione assolutamente intrigante ed accattivante che vede il dispiegarsi della storia centrale attraverso una serie di omicidi di cui la protagonista, appunto Ally, è la quinta vittima.

Ella diventa una vampira e a causa della sua nuova esistenza si trova coinvolta in un mondo che oltre ad essere estremamente strano, inquietante, profondamente marcato da una serie di regole e di leggi di cui è difficile comprendere la natura, è una realtà piena di morte, di sangue, di tradimenti e di vendette. Insomma al suo interno straripa il Male.

“La donna vista dalla medium, quella destinata a morire quella notte, ero io.”

L’inizio del romanzo è principalmente incentrato sull’avvicinamento e sulla conoscenza di Ally di quel mondo soprannaturale da cui viene subito attratta ma verso cui cerca di mettersi a tutti i costi in guardia. Ally è una detective, abituata ad indagare sugli omicidi ed è proprio questo il compito che le viene affidato anche adesso che ha smesso di essere umana ed è diventata una creatura immortale. E chi gli affida questo compito di certo non facile, che è quello di indagare sull’ignoto serial killer che per due anni non fa altro che mietere vittime senza che mai nessuno riesca a scovare le sue tracce? 

La risposta è contenuta in due splendidi esempi di vampiri ultracentenari: Alexis e Yvel. Il primo è il mentore di Ally, colui che le insegna come sopravvivere in questa nuova condizione ed è anche colui che avendo scelto di  non cibarsi di esseri umani e di vivere una vita piuttosto tranquilla e regolata, è anche l’essere che cerca di indirizzarla soprattutto a seguire il suo esempio. Ma non è tutto facile come sembra per la donna, soprattutto con la presenza costante di Yvel, nipote di Alexis, con il quale evidentemente ci sono delle magagne, che rappresenta l’esatto opposto dello zio. 

Feroce, sfrontato, aggressivo, violento, vive la sua esistenza cercando costantemente di superare il limite e mostrando il più delle volte il lato peggiore di sé ad Ally. Nonostante la donna sappia che la natura di quel vampiro è assolutamente pericolosa e tenti in  tutti i modi di stare lontano da lui, c’è una sorta di attrazione sottile, la cui natura è impossibile da decifrare che la spinge a cercare qualcosa di più profondo ed umano oltre la maschera che Yvel ha evidentemente assunto. Ma siamo sicuri che sia una maschera? 

Ally non ha tempo per preoccuparsi di affari così vicini al cuore, perché la ricerca del serial killer la coinvolge completamente soprattutto quando, indirizzata dai vampiri, ritorna nel suo mondo e incontra i vecchi colleghi ed amici tentando di riallacciare i vecchi rapporti per avere più possibilità di indagare sugli omicidi senza che la sua nuova natura possa essere scoperta.

“Realizzavo solo in quel frangente di appartenere ad un mondo sconosciuto e spietato.”

Morgan Cavendish mi ha sorpreso con questa storia, piacevolmente. Amo i gialli e ancor di più quelli che contengono elementi soprannaturali se ben strutturati e soprattutto amalgamati ma andiamo per ordine e cerchiamo di capire cosa ho davvero apprezzato di questa autrice che non conoscevo.

Prima di tutto lo stile. Semplice, diretto, privo di fronzoli, però molto descrittivo. Subito, già nelle prima pagine, ho notato che l’autrice ha impiegato molto tempo anche soltanto per descrive il ritrovamento di un cadavere. I particolari saltano subito all’occhio sia per quanto riguarda i luoghi fisici che soprattutto le qualità estetiche e caratteriali dei suoi personaggi. 

Morgan è anche una grafica, ed è chiaro il suo occhio nel cogliere ogni piccola sfumatura e grazie a dio è anche capace, possedendo la capacità di scrivere, di riportarlo fedelmente su carta. Ed è così che ogni personaggio diventa uno schizzo, una figura per nulla accennata o provvisoria, che appare ben inserita come fosse una vera e propria fotografia all’interno dell’album del romanzo. Questa caratteristica del suo stile mi ha immediatamente colpito soprattutto perché accompagnata da una pulizia della scrittura, priva di refusi e di errori vari e questo è un caso molto raro.

Un altro aspetto che mi ha convinto è stata la scelta di mescolare un’ottima dose di suspense tipica del thriller con scenari di sangue nei quali è davvero difficile giungere a capo di qualcosa. Cosa significa? Significa che per quanto vi sforziate di capire cosa realmente sta accadendo, è davvero molto difficile indovinare dove l’autrice voglia condurvi. Quindi, consiglio personale, se decidete di leggere questo libro e io vi invito a farlo, sappiate che formulerete una miriade di ipotesi prontamente smontate dagli eventi.

Insomma un giallo intricato nel quale, con mio immenso piacere, l’autrice ha inserito non solo i vampiri ma anche altre figure fantastiche come i licantropi e le streghe che intensificano l’apporto magico e incantato di un mondo assolutamente personale e immaginario.

La protagonista è forte, caparbia, intelligente e convinta del proprio lavoro, sostenuta dai due vampiri che diventano come ombre sulla sua vita non si sa fino a che punto benevole. Ma è anche questo il bello, che in questo romanzo niente è come appare, e nulla, soprattutto, è scontato.

“Ancora mi domandai come mai avessi queste reazioni così umane quando, in realtà, ero solo un vampiro.”

Una tecnica visiva molto intensa, una preparazione creativa non indifferente, esperienza alle spalle, e una buona dose di consapevolezza rendono questa autrice una doverosa scoperta e questo romanzo, Ally Rose, una storia che riesce  a mescolare più gusti narrativi e più elementi che permettono di non annoiarsi mai. Non ci sono momenti vuoti, non ci sono sospensioni, l’intento è quello di “imbambolare” il lettore, ed è egregiamente portato a termine. 

Ho notato anche una sorta di rigore nello stile, e anche nella stesura stessa. Un particolare interesse, quasi ossessivo, affinchè fosse tutto alla perfezione, e questo senso di completezza e di correzione arriva fino al lettore, un senso che ha a che vedere con il desiderio di perfezione. Ally Rose e la quinta vittima è una scatola perfettamente squadrata, che puoi prendere in mano, girare, voltare e agitare, non subirà alcun tipo di scombussolamento. E’ un meccanismo che funziona e che non s’inceppa neanche per sbaglio, posso assicurarlo.

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